Tecnica del Nuoto.
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Il record italiano realizzato da Federica Pellegrini nella finale dei 100 metri stile libero e il quasi record italiano da Gabriele Detti vincendo i 200 stile libero (con la sesta prestazione italiana di sempre), hanno un comune denominatore: il raggiungimento di un obiettivo che i due nuotatori e i rispettivi tecnici – Matteo Giunta e Stefano Morini – si erano prefissati, quello di acquisire una maggiore velocità di base, da potere sfruttare nella gara preferita da ciascuno sulla distanza doppia – i 200 per la Pellegrini, i 400 per Detti – quando saranno impegnati nella lotta per le medaglie olimpiche fra poco più di 40 giorni a Rio de Janeiro.
Contestualmente le loro performance di ieri sera hanno rappresentato anche un messaggio forte e chiaro diretto a coloro che intendono sfidarli in agosto nella piscina olimpica “Maria Lenk” costruita nel Parco Olimpico di Barra de Tijuca.
Sui 100 stile libero Federica Pellegrini ingaggia il duello con Ranomi Kromowidjojo, campionessa olimpica a Londra 2012. Fede perde subito un metro con una partenza che rispetto a quella dell’olandese appare fiacca. Poi con una nuotata efficace e volitiva passa in vantaggio e ai 50 metri è prima con 27.28, 30 centesimi meglio dell’olandese (27.58). Ma è quest’ultima a vincere in 53.14, personale stagionale e suo secondo miglior tempo mai realizzato dopo Londra 2012. La Pellegrini tocca dopo soli 4 centesimi, in 53.18, record italiano (con questo tempo sarebbe stata seconda a Londra, sia ai Giochi del 2012 sia ai recenti Europei. La Pellegrini deteneva sia il precedente record assoluto (53.55, 7 marzo 2009, Riccione) sia la migliore prestazione italiana in tessuto (53.78, 20 aprile 2016, Riccione).
I tempi della Kromowidjojo e della Pellegrini sono rispettivamente il 5° e il 6° del ranking mondiale stagionale, dietro alle sorelle australiane Cate e Bronte Campbell (52.32 e 52.58), alla svedese Sarah Sjostrom (52.78) e all’altra australiana Emma Mc Keon (52.80).
Anche Gabriele Detti ha confermato la bontà de suo cammino verso Rio vincendo i 200 metri stile libero in 1:46.78 (25.96, 53.33, 1:20.43), primato personale per 94 centesimi, 6° tempo assoluto di sempre in Italia e 3° in tessuto. Soltanto Massimiliano Rosolino a Sydney 2000 e Giorgio Lamberti a Bonn 1989 furono più veloci con il costume in tessuto in occasione rispettivamente del bronzo olimpico e del primo record mondiale della storia del nuoto italiano maschile. Al secondo posto l’ungherese Dominik Kozma (1:47.38) e al terzo Marco Belotti che con 1:47.81 si è qualificato per le Olimpiadi come frazionista della staffetta 4x200 stile libero (già qualificati Gabriele Detti, Luca Dotto e Andrea Mitchell D'Arrigo).
Sugli scudi anche Nicolò Martinenghi, classe 1999, terzo nei 50 rana in 27.42 (vinti dal sudafricano Cameron Van Der Burgh in 27.28). Il tempo di Martinenghi rappresenta il nuovo record mondiale juniores (già da lui stabilito in batteria con 27.48).
Il primo successo italiani della giornata era stato di Ilaria Bianchi nei 100 metri farfalla: con 58.36 (30.90) prevale sull’emergente e longilinea sedicenne canadese Penny Oleksiak (58.41) e sull’ungherese Liliana Szilagyi (58.42).
Nei 200 metri farfalla il sempreverde ungherese Laszlo Cseh ha vinto con il record del Sette Colli, 1:54.69.