Tecnica del Nuoto.
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FINALI
50 Stile Libero Donne
Presentazione
Sarà duello vero tra Cate CAMPBELL e Ranomi KROMOWIDJOJO. L’australiana nel 2009 a Roma, in piena era STEFFEN, si era preannunciata come il fenomeno nascente della distanza nuotando in 23.99 e conquistando a soli diciassette anni la medaglia di bronzo. L’abbiamo attesa quattro anni, ora il suo momento sembra arrivato. L’olandese campionessa del mondo viene dal bronzo dei 100 stile libero e dall’argento dei 50 farfalla e cercherà il massimo nella gara di cui è campionessa olimpica. Dalla sua parte, la partenza fulminate, poi sarà bisognerà resistere alla straordinaria potenza messa in acqua dalla CAMPBELL. Potrebbe essere l’occasione per la vincitrice di scender sotto i 24.0 secondi nuotando con un costume tradizionale. Per il terzo posto tre nomi, Jeanette OTTESEN, Sarah SJOSTROM e Francesca HALSALL, non necessariamente in quest’ordine.
La gara
Grande risposta di Ranomi KROMOWIDJOJO alla sconfitta subita da Cate CAMPBELL nei 100 metri. L’olandese prende una partenza perfetta e resiste al ritorno dell’avversaria vincendo in 24.05, esattamente il crono dell’oro olimpico. Seconda una validissima CAMPBELL, con lo stesso tempo al centesimo realizzato da Theresa ALSHAMMAR per vincere il suo primo oro mondiale nei 50 stile libero. Al terzo posto Francesca HALSALL, che salva l’onore della Gran Bretagna
Fatti e personaggi
Inge DE BRUIJN e Libby LENTON_TRICKETT straordinarie e titolate interpreti dello sprint e del nuoto mondiale, sono le sole nuotatrici ad aver vinto per due volte il titolo mondiale dei 50 stile libero, entrambe in edizioni consecutive: l’olandese nel 2001 e 2003, l’australiana nel 2005 e 2007. La KROMOWIDJOJO aveva vinto le sue prime medaglie mondiali nel 2011, con il bronzo nei 100 e l’argento nei 50 stile libero. Era allora la numero due della velocità olandese dietro a Femke HEEMSKERK. Il duello tra CAMPBELL e KROMOWIDJOJO ha deciso a favore della grande potenza europea dello stile libero veloce chi tra Australia e Olanda sarebbe diventata la prima nazione a conquistare tre medaglie d’oro mondiali nei 50 stile libero femminili. L’olimpionica di Londra ha fatto pendere la bilancia in favore del suo paese, conquistando la sua quinta medaglia mondiale, la prima d’oro.
50 Dorso Uomini
Batterie
Francesi nettamente favoriti per la finale, con Camille LACOURT forse più adatto di Jérémy STRAVIUS a questa distanza. Daniel ORZECHOWSKI per le qualità specifiche per la distanza e Matt GREVERS per quoziente tecnico sono in vantaggio sul resto del campo nella lotta per il bronzo.
La gara
Camille LACOURT, argento nel 2011, e Jérémy STRAVIUS colgono l’occasione favorevole loro offerta dagli incredibili errori in partenza con cui si sono auto-esclusi dalla finale lo statunitense David PLUMMER, leader stagionale e il sudafricano Gerhard ZANDBERG, campione del mondo nel 2007 a Melbourne e medaglia di bronzo a Roma e Shanghai, perciò a buon diritto da considerare il secondo miglior specialista di tutti i tempi nella storia mondiale dei 50 dorso. Con la sua caratteristica progressione LACOURT riesce a risalire dopo una partenza non perfetta e si impone in 24.42. Il connazionale STRAVIUS è secondo a pari-merito con il campione olimpico e mondiale Matt GREVERS, sulla carta il numero due statunitense e questo aumenterà i rimpianti di PLUMMER.
Fatti e personaggi
Quello di LACOURT è il terzo titolo consecutivo di un nuotatore europeo, dopo i due vinti da Liam TANCOCK (GBR), nel 2009 e nel 2011. Il britannico è il nuotatore più vincente in sede mondiale in questa distanza di gara, con quattro podi consecutivi dal 2005 al 2011: prima due argenti e poi due ori. La FRANCIA vince il primo titolo mondiale della sua storia nei 50 dorso maschili, sesta nazione in sette edizioni a fregiarsi del titolo, vinto per due volte solo dalla Gran Bretagna
50 Rana Donne
Presentazione
Ruta MEILUTYTE contro Juliya EFIMOVA, con la minaccia di Jessica HARDY. Praticamente tutta la storia della specialità dal 2009 ad oggi. Due primati del mondo e due titoli mondiali per la HARDY, due primati del mondo ed un titolo mondiale per la russa, ma nessuno dubita che oggi la lituana campionessa e primatista del mondo dei 100 metri, unisca la primato mondiale dei 50 conquistato ieri anche il titolo.
La gara
Ecco invece la prima sorpresa di una serata che non sarà avara di colpi di scena. Non si fa attendere la risposta di Ruta MEILUTYTE a Juliya EFIMOVA, il cui record del mondo dura lo spazio di un mattino. Juliya EFIMOVA, nuotatrice dalla intelligenza e consistenza agonistica senza eguali, trova una fessura nella corazza di Ruta MEILUTYTE e la sorprende con una gara nuotata con tecnica perfetta, senza scomporsi per la solita prodigiosa partenza della rivale. Il tempo finale è un magnifico 29.52, il secondo di sempre nella storia della specialità La lituana è seconda con 29.59, con cui ribadisce tutta la sua classe, ma oggi si deve inchinare ad una avversaria impeccabile. Record statunitense ed americano eguagliato per l’ex primatista del mondo Jessica HARDY che con 29.80 eguaglia al centesimo il tempo con cui aveva stabilito e detenuto, dal 2009 fino ad ieri, il primato del mondo. Scende sotto i 30.0 secondi anche la numero due americana Breeja LARSSON, quarta in 29.95.
Fatti e personaggi
Dopo che sia a Roma che a Shanghai questa era la stata la gara con meno paesi rappresentati (cinque), a Barcellona sono in finale nuotatrici di sette nazioni diverse, con solo gli Stati Uniti a pieno organico. La HARDY, campionessa del mondo di questa distanza di gara nel 2007 e nel 2011, argento nel 2005 e bronzo oggi, è la specialista dei 50 rana più vincente di tutti i tempi. La cinese Xuejuan LUO (CHN), che si era imposta in questa gara nelle prime due edizioni (2001 e 2003), viene raggiunta e superata da Yulia EFIMOVA, oro a Roma 2009 e oggi a Barcellona , argento a Shanghai. La EFIMOVA si candida diventare la prima donna al mondo a vincere in un Mondiale la medaglia d’oro nelle tre distanza di gara della rana. Intanto con i due ori e l’argento di Barcellona ha eguagliato Leisel JONES, che ottenne lo stesso bottino nel 2007 a Melbourne e superato Rebecca SONI, due ori e un bronzo a Shanghai. I nomi di queste due atlete possono far capire il valore dell’impresa della russa.
400 Misti Uomini
Presentazione 2013
Favorito della gara è il diciannovenne giapponese Kosuke HAGINO, già vincitore di due medaglie d’argento nei 400 stile libero e nei 200 misti, alla sua sesta finale individuale, più una di staffetta qui a Barcellona. Tyler CLARY, campione del mondo nel 2009 e argento nel 2011, entra in finale con 4:13.55, il terzo tempo, preceduto dal connazionale Chase KALISZ e dal giovane giapponese Daiya SETO, rispettivamente primo e secondo con 4:11.86 e 4:12.68. In finale anche l’argento olimpico di Londra Thiago PEREIRA, sopravvissuto per quindici centesimi di secondo all’attacco del nostro Federico TURRINI. Da questi cinque nomi usciranno il successore di Ryan LOCHTE e gli altri due medaglisti.
La gara
La vasca finale consegna il titolo al numero due giapponese Daiya SETO, che vince la medaglia d’oro migliorandosi da 4:10.90 a 4:08.69, secondo miglior tempo dell’anno. HAGINO, certamente il più forte stile-liberista in campo, dopo un passaggio ai 300 metri in 3:09.83, che lascia presagire un tempo dell’ordine dei 4:07.50, vira in vantaggio a cinquanta metri dalla fine, poi si arrende. Oltre che da SETO, si fa sfilare, con un finale da 400 misti femminili (30.94), prima da Chase KALISZ, argento in 4:09.22, poi da Thiago PEREIRA, terzo con 4:09.48 dalla corsia otto, infine anche da Tyler CLARY, quarto in 4:10.22.
Fatti e personaggi
Nelle quattordici edizioni dei Mondiali precedenti Barcellona, i nuotatori statunitensi hanno ottenuto nei 400 misti sette vittorie; cinque titoli sono stati appannaggio di atleti ungheresi; gli altri due successi andati al brasiliano Ricardo PRADO nel 1982 ed all’italiano Alessio BOGGIATTO, a Fukuoka nel 2001. Il Giappone, che aveva vinto la sua prima medaglia iridata in questa distanza di gara con il bronzo di Yuya HORIHATA a SHANGHAI, diventa quindi la quinta nazione a vantare un titolo mondiale in una delle quindi edizioni.
1500 Stile Libero Uomini
Presentazione
Il cinese Yang SUN è l’unico candidato per la vittoria. Non è in discussione neppure l’argento, che non dovrebbe sfuggire al canadese Ryan COCHRANE. Tre degli altri sei atleti, in ordine di pericolosità Connor JAEGER, Michael MCBROOM e Jordan HARRISON, dividono con Gregorio PALTRINIERI il sogno di una medaglia mondiale. nuoterà in finale in corsia alla sinistra di Ryan COCHRANE ed alla destra di Jordan HARRISON.
La gara
La gara ha il vincitore atteso in Yang SUN. Il primatista del mondo, campione olimpico e mondiale in carica, conferma anche il titolo dei 1500 con una gara di puro controllo sul canadese Ryan COCHRANE, che poi risolve con uno sprint da 54.48 negli ultimi 100 metri. Il cinese precede in 14:41.28 COCHRANE, che conquista in 14:42.48 il terzo argento mondiale consecutivo in questa distanza. Al terzo posto, al termine di una prova di rara bellezza per tecnica e distribuzione, in cui prima demolisce metro su metro la resistenza dell’australiano HARRISON, poi chiude ogni possibile spiraglio al tentativo di rientrare dello statunitense JAEGER, l’azzurro Gregorio PALTRINIERI, che migliora con 14:45.37, nuovo primato italiano e naturalmente terzo tempo mondiale dell’anno. Il precedente primato era stato stabilito da Federico COLBERTALDO, con il tempo di 14:48.28, durante i Campionati Mondiali di Roma 2009, al termine di un feroce duello per il bronzo, proprio con l’allora diciottenne Yang SUN. A seguire i passaggi e le frazioni 100 metri per 100 metri di PALTRINIERI:
57.17
1:57.02 59.85
2:56.50 59.48
3:55.81 59.31
4:55.45 59.64
5:54.60 59.15
6:53.95 59.35
7:53.16 59.21
8:52.29 59.13
9:51.66 59.37
10:51.01 59.35
11:50.46 59.45
12:49.75 59.29
13:48.52 58.77
15:45.37 56.85
Per il campione europeo, prima metà gara in 7:43.37 e seconda in 7:42.00. Un perfetto esempio di gara in “negative split”, che gli ha consentito tra l’altro di chiudere percorrendo gli ultimi 100 metri più velocemente dei primi.
Fatti e personaggi
Yang SUN completa la tripla 400-800-1500, riuscita in precedenza una sola volta nella storia del nuoto in sede di campionato del Mondo, a Montreal nel 2005 a Grant HACKETT. La Cina coglie la sua quinta medaglia d’oro nel nuoto maschile, di cui quattro vinte da SUN e una da Lin ZHANG. a ROMA, con quello che è ancora l’attuale primato del mondo negli 800. L’Europa continua a mantiene grazie a PALTRINIERI la sua presenza sul podio mondiale dei 1500, sul quale i suoi rappresentanti non sono saliti solo due volte: nella prima edizione nel 1973 e in quella di ROMA 2009, dove le sue chance furono brillantemente difese da COLBERTALDO, quarto in 14:48.24, il record oggi migliorato da PALTRINIERI. SUN e COCHRANE salgono insieme sul podio dei 1550 per la terza volta consecutiva dal 2009. Prima di PALTRINIERI altri due azzurri, Stefano BATTISTELLI a Madrid nel 1986 e Emiliano BREMBILLA a Perth nel 1998 avevano vinto la medaglia d’argento nei 1500 stile libero.
400 Misti Donne
Presentazione
La cinese Shiwen YE, campionessa olimpica e primatista del mondo, è uscita sconfitta da Katinka HOSSZU nei 200 misti. L’ungherese dall’impressionante registro competitivo sogna di tornare sul più alto gradino del podio mondiale, su cui è già salita a Roma nel 2009. La battaglia sarà durissima, perché una fuga dal primo metro è molto più difficile da gestire in questa gara che nei 200 misti e la cinese ha carattere e sa cosa l’aspetta. Per il terzo posto podio Mireia BELMONTE GARCIA e Hannah MILEY, che entra in gara da leader stagionale con 4:34.12 nell’ultimo giorno dei campionati, dovranno guardarsi dalla campionessa del mondo ed argento olimpico Elisabeth BEISEL, che quest’anno non ha dato però grandi indicazioni.
La gara
Katinka HOSSZU riconquista dopo quattro anni il titolo mondiale dei 400 misti con il tempo di 4.30.41. L’ungherese lancia dal primo metro una efficace gara di attacco e di sacrificio, che contrariamente a quanto ipotizzato distrugge la resistenza psicologica della primatista mondiale campionessa olimpica Shiwen YE. Abbastanza curiosamente, per vincere l’oro a ROMA aveva realizzato un tempo pressoché identico:4:30.31. Mireia BELMONTE GARCIA precede la campionessa mondiale uscente Elisabeth BEISEL, guadagnandosi il secondo posto con un grande primato spagnolo di 4:31.29. La statunitense, che aveva vinto il titolo mondiale 2011 con 4:31.78 e l’argento olimpico con 4:31.27, è terza in 4:31.69. al quarto posto il nome nuovo della specialità, la ventenne numero due USA Madeline DIRADO, che nuota in 4.32.70, progredendo ancora dal 4.34.34 con cui aveva vinto le selezioni nazionali per Barcellona. Hannah MILEY non va oltre 4:34.17 e conclude al quinto posto. La YE perde per fuori combattimento ed è settima in 4.38.51.
Fatti e personaggi
L’atleta più medagliata nella storia dei mondiali di questa specialità è l’ucraina Yana KLOCHKOVA con 2 ori (2001-2003) ed 1 argento (1998). Anche Kate HOFF (USA) e da oggi Katinka HOSSZU hanno vinto due titoli mondiali; la prima consecutivamente nel 2005 e 2007, la seconda nel 2009 e adesso nel 2013. Cinque sole nazioni si sono spartite i quindici titoli finora assegnati. Gli Stati Uniti hanno ottenuto a Shanghai, con Elisabeth BEISEL il loro quarto successo mondiale e raggiunto la DDR; segue la CINA, il solo paese a far suoi tre titoli consecutivi, nelle edizioni 1991-1994-1998; poi l’Ucraina vittoriosa due volte nel 2001 e 2003 e l’Ungheria della neocampionessa vittoriosa prima di oggi anche a Roma.
4x100 Mista Uomini
Presentazione
Gli USA hanno sempre vinto questa gara, tranne che nel 1998 a Perth, quando l’Australia interruppe la loro serie di sette successi consecutivi, battendoli per la prima volta. Da allora sono stati fermati solo da squalifiche, come è successo nel 2001 a Fukuoka e nel 2007 a Melbourne ed il titolo è sempre andato all’Australia.. Salvo incidenti analoghi, non dovrebbero avere problemi neppure qui a Barcellona, grazie alla superiorità in dorso di Matt GREVERS, alla qualità assicurata nella farfalla da Ryan LOCHTE, al talento del giovane Kevin CORDES e alla potenza di Nathan ADRIAN, confermato a sorprese al posto di James FEIGEN, che si era permesso di batterlo nella gara individuale. Per il secondo posto l’Australia, con in seconda e quarta frazione i campioni del mondo delle due specialità Christian SPRENGER e James MAGNUSSEN. Poi probabilmente il Giappone, che ha trovato in Shinri SIOURA un eccellente interprete dello stile libero, o la Francia, che ha la possibilità di sfruttare in farfalla il multiforme talento di Jérémy STRAVIUS. Tutti i quartetti finalisti hanno qualche ragione per ambire ad un posto sul podio. Per l’Italia in acqua Di TORA, SCOZZOLI, RIVOLTA e ORSI, che hanno cancellato dal mattino i negativi riscontri in questa specialità di Shanghai e soprattutto di Londra.
La gara
Gli Stati Uniti subiscono la terza squalifica in una (vittoriosa) finale mondiale della staffetta 4x100 mista. Il cambio irregolare è il primo e la Francia beneficia del regalo conquistando il titolo mondiale con una gara in cui i quattro moschettieri Camille LACOURT, Giacomo PEREZ D’ORTHONA, Jérémy STRAVIUS e Fabien GILOT è sufficiente far bene, maa non benissimo, per contenere l’Australia, che il campione dl mondo dei 100 James MAGNUSSEN non riesce a portare sul gradino più alto del podio pur partendo a soli 24/100 da GILOT, al quale aveva inflitto 627100 nella gara in linea. Al terzo posto il Giappone, grazie diremmo ala frazione dello stile liebro, nella quale Shinri SHIOURA, prendendo il cambio con soli 27/100m di vantaggio su Andrei GRECHIN, uno dei sei velocisti al mondo ad essere scesi nel 2013 sotto i 48.0 secondi, non solo contiene il russo, ma amplia il vantaggio nuotando in 47.82 contro 48.3. L’Italia termina in sesta posizione in 3:34.06, con u progresso rispetto al mattino interamente ascrivibile a Fabio SCOZZOLI, l’unico a migliorarsi rispetto al turno del mattino, che nuota in 58.79, con un cambio a 0.10. Poiché Scozzoli cambia abitualmente a 0.62, ciò significa una frazione del valore di 59.31, molto più che sufficiente per il podio. Solo SPRENGHER fa del resto meglio dell’azzurro con una frazione da 58.47. Una spiegazione? Il passaggio odierno più razionale in 27.46, l’equivalente di 27.98 al via, che gli ha consentito di tornare in 31.33.
Fatti e personaggi
Gli USA restano fermi a undici titoli. Altre tre volte ha vinto la formazione australiana. Oggi i francesi diventano la prima nazione europea e la terza al mondo a vincere l’oro nella staffetta attualmente più prestigiosa del nuoto. Dal 1971 ad oggi, per 42 anni consecutivi, il primato del mondo di questa staffetta è rimasto ininterrottamente nelle mani degli Stati Uniti, che lo hanno progressivamente portato al di sotto di 3:50.0 nel 1971, dei 3:40.0 ai Giochi di Los Angeles 1984 ed infine sotto i 3:30.0 alle Olimpiadi di Pechino 2008, fissandolo a Roma all’attuale 3:27.28. L’Australia è salita sul podio sei volte, vincendo in tre occasioni. L’Australia non era mai salita sul podio prima del 1998, ma nelle ultime otto edizioni ha vinto tre volte (1998-2001-2007) e conquistato un bronzo nel 2009 e l’argento nel 2011 e oggi a Barcellona. Il Giappone mette in bacheca la sua quarta medaglia, un argento e tre bronzi. Ryan LOCHTE partiva per la prima volta da titolare nel quartetto statunitense della mista: non si può dire che sia stato un esordio fortunato.
4x100 Mista Donne
Presentazione
Gli Stati Uniti non hanno oppositori reali per la riconferma del titolo, come anno dimostrato in mattinata, qualificandosi con il miglior tempo di 3:58.66, pur schierando un quartetto composto di quattro riserve. Non ci sono credibili alternative anche se l’Australia, che ha fatto riposare solo Cate CAMPBELL e parte dal secondo tempo con 3:58.73, ha cominciato a mostrare i denti dal mattino. Emily SEEBHOM ha infatti nuotato la sua frazione di dorso in 58.79, seconda prestazione mondiale della stagione, tagliando quasi tre decimi al 59.06 con cui ha conquistato l’argento nella finale mondiale qui a Barcellona. Tutte le altre formazioni finaliste hanno schierato i quartetti titolari, ad eccezione della Russia, che immetterà in finale Yuliya EFIMOVA, tenuta a riposo in batteria. Con questa mossa la squadra europea può togliere almeno tre secondi al suo tempo di ingresso in finale e probabilmente assumere il ruolo di la terza forza tra le staffette finaliste, a preferenza del Giappone e della Cina, rispettivamente medaglia di bronzo a Londra e medaglia d’argento a Shanghai.
La gara
Gli USA non fanno sconti e si impongono nettamente in 3:53.23, dominando la gara da un capo all’altro con questi parziali: Melissa FRANKLIN 58.39, Jessica HARDY 1:05.10, Dana VOLLMER 56.31 e Megan ROMANO 53.43. La FRANKLIN ottiene la sesta medaglia d’oro del suo mondiale, prima donna al mondo a riuscire in una simile impresa, anche se tre medaglie vengono da prove di staffetta, che però a sempre affrontato da protagonista. Anche oggi ha trovato modo di mettere a segno la miglior prestazione mondiale dell’anno con 58.39, di tre centesimi migliore del tempo con cui ha vinto l’oro. L’Australia ha vinto l’argento, secondo pronostico, risalendo dal quarto posto di metà gara con le ultime due frazioni della COUTTS (56.89) e della CAMPBELL (52.09). Terza, come avevamo ipotizzato, la Russia, grazie all’1:04.82 della EFIMOVA, ben sorretta dalle compagne. Il Giappone aveva avuto un ottimo lancio nella frazione di dorso da Aya TERAKAWA, che ha messo a segno il secondo tempo mondiale del 2013 con 58.70.
Fatti e personaggi
Gli Stati Uniti con quella di oggi assommano un totale di quattro vittorie e dieci secondi posti in quindici edizioni dei Mondiali, non essendo saliti sul podio mondiale solo a Roma, quando il quartetto delle riserve schierato in batteria fu eliminato (!). Oggi confermano il titolo vinto a Shanghai dopo una latenza dal più alto gradino del podio che durava da cinque edizioni, in tre delle quali la vittoria è stato appannaggio dell’Australia e nelle restanti due della Cina. Da parte sua l’Europa ha vinto in questa specialità solo quattro volte (1973-75-82-86) e sempre ad opera delle discusse ondine delle DDR.
BATTERIE
400MISTI UOMINI
Batterie
Qualificazione come sempre con tempi alti, per la difficoltà di esprimere al mattino prestazioni proporzionali al proprio vero valore tecnico da parte di tutti concorrenti, difficoltà ampiamente anticipata in sede di presentazione e oggi altrettanto ampiamente confermata. Il tempo per raggiungere la finale si abbassa rispetto a Shanghai da 4:16.53 a 4:15.81. Federico TURRINI non supera il taglio per 15/100, non riuscendo a completare per questo piccolo margine la rimonta sull’argento olimpico Thiago PEREIRA, che sopravvive con l’ottavo tempo. Tyler CLARY, campione del mondo nel 2009 e argento nel 2011, entra in finale con 4:13.55, il terzo tempo, preceduto dall’emergente connazionale Chase KALISZ e dal giovane giapponese Daiya SETO, rispettivamente primo e secondo con 4:11.86 e 4:12.68. In quarta posizione con 4:13.80 il favorito giapponese Kosuke HAGINO, alla sesta finale individuale in questo mondiale, quella che può vincere. L’altro azzurro Luca MARIN termina in quattordicesima posizione con il tempo di 4:17.71.
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Londra 2012 |
Barcellona 2013 |
alla finale |
4:13.05 |
4:16.53 |
4:13.33 |
4:15.81 |
400 MISTI DONNE
Batterie
Katinka HOSSZU dà una impressionante dimostrazione di forza è realizza il miglior tempo mondiale della stagione con 4:32.72, un tempo che anche in finale le sua avversarie potrebbero avere difficoltà a superare. La mossa dell’ungherese costringe le altre favorite a scoprirsi almeno parzialmente. Mireia BELMONTE GARCIA risponde con il 4:34.64, personale stagionale e secondo tempo del turno. La cinese Shiwen YE, campionessa olimpica e primatista del mondo, si posiziona in terza posizione con 4:34.93 posizione e con l’identico tempo si qualifica l’altra ungherese Zsuzsanna JAKABOSZ, con un progresso di mezzo secondo sul personale. La gara è di una trasparenza inusuale: si qualificano per la finale le otto nuotatrici che occupavano le prime otto posizioni delle classifiche mondiali stagionali. Non è avvenuto in nessun altra gara qui a Barcellona e non ricordiamo analoghi casi in altre manifestazioni del medesimo livello. Il tempo di accesso alla finale è 4:37.77, appena superiore a quanto al 4:37.45 ipotizzato in sede di presentazione. Stefania PIROZZI chiude un mondiale indubbiamente positivo in tredicesima posizione, con il tempo di 4:42.33
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Londra 2012 |
Barcellona 2013 |
alla finale |
4:37.47 |
4:38.18 |
4:36.09 |
4:37.77 |
4x100 MISTA DONNE
Batterie
Gli Stati Uniti si confermano senza oppositori reali per la riconferma del titolo, qualificandosi con il miglior tempo di 3:58.66, pur schierando un quartetto composto di quattro riserve. L’Australia fa riposare solo Cate CAMPBELL ed è seconda con 3:58.73. Tutte le altre formazioni si schierano con i quartetti titolari, ad esclusione delle Russia, che tiene fuori Yuliya EFIMOVA, trovando nella ottima prima frazione della quindicenne campionessa europea Darina USTINOVA (1:00.11!) la risposta giusta per non pagare l’azzardo. Le azzurre sono autrici di una prova tanto bella quanto sfortunata, realizzando di fatto l’ottavo tempo con 4:01.07, primato italiano, ma vengono squalificate per cambio anticipato di Erica FERRAIOLI (-13/100 di secondo). L’Italia onora il titolo di squadra vice-campione europea, per di più senza squalifica sarebbe stata estromessa dalla finale proprio la Germania, campione d’Europa in carica.
Queste le frazioni delle azzurre che si esprimono tutte al meglio delle loro possibilità:
PELLEGRINI Federica 1:01.31
FISSNEIDER Lisa 1:07.97
BIANCHI Ilaria 57.49
FERRAIOLI Erika 54.30
Apprezzabile in particolare la reazione al pessimo 50 rana di ieri della bolzanina FISSNEIDER e il tempo di Ilaria BIANCHI, il terzo della sua frazione, preceduta di stretta misura solo dall’argento mondale Alicia COUTTS (57.22) e per un solo centesimo dalla campionessa del mondo Sarah SJOSTROM (57.48)
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Londra 2012 |
Barcellona 2013 |
alla finale |
3:58.49 |
4:00.90 |
3:59.57 |
4:01.30 |
4x100MISTA UOMINI
Batterie
L’Italia c’è. La squadra campione d’Europa in carica vince la prima batteria in 3:34.29 ed entra in finale con il sesto tempo, riscattando la grande delusione di Londra. Tutte le squadre ad eccezione dell’Australia, che risparmia James MAGNUSSEN sostituendolo con Cameron MC EVOY, e degli Stati Uniti, che schierano le riserve, retrocedendo a questo ruolo l’argento mondiale dei 100 stile libero James FEIGEN, schierano i quartetti titolari. Il margine tra la terza, la Russia (3:34.64) e gli azzurri è di 65/100 di secondo. Ci sarà battaglia, con sei squadre in corsa per il terzo gradino sul podio. Un bel modo per chiudere un mondiale non fortunato. Resterà a guardare il quartetto britannico quarto nelle finale olimpica dello scorso anno, mentre la Germania sopravvive al taglio solo per la squalifica della Polonia. questa gara tranne in caso di squalifica (vedi Melbourne 2007).
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Londra 2012 |
Barcellona 2013 |
alla finale |
3:36.19 |
4:00.90 |
3:34.46 |
3.34.91 |