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Nuoto

Eurojunior 2014 a Dordrecht (Olanda) - quarta giornata

Eurojunior 2014: Sabbioni gigante, oro e record mondiale giovanile. Arrivano altri due bronzi

L'ha inseguito tanto quest'oro europeo Juniores. E stavolta l'ha trovato. Simone Sabbioni centra la vittoria nei 50 dorso e trova anche il record mondiale Juniores in 25''22. La giornata dell'Italia agli Europei di Dordrecht ha il culmine con la vittoria del riccionese. Ma festeggia anche i terzi posti di Emanuel Turchi (200 dorso) e della 4x100 mista "mixed".

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Simone Sabbioni, oro e record mondiale Juniores nei 50 dorso

Pare proprio che il nome racchiuda un destino di gloria. Tra “Simone” o “Simona”, la garanzia di vittoria resiste agli Eurojunior 2014. Un nome, in entrambe le sue varianti, che porta l’oro in bocca alla Nazionale giovanile impegnata a Dordrecht, in Olanda. Perché il terzo titolo azzurro arriva da Simone Sabbioni, dopo la doppietta di Simona Quadarella nel mezzofondo. Stavolta a far festa è il dorsista romagnolo, una festa attesa. Perché l’azzurrino vince l’oro nei  50 dorso con tanto di record mondiale Juniores in 25’’22. Ma il dorso non ferma la sua dispensa di gioie all’impresa di Sabbioni, perché porta in dote anche il bronzo di Emanuel Turchi nei 200 metri. Infine, ci pensano anche le ragazze e i ragazzi della staffetta 4x100 mista “mixed” (Simone Sabbioni, Eleonora Clerici, Giacomo Carini e Rachele Ceracchi) a regalare un altro terzo posto all’Italia. In totale sono tredici medaglie italiane alla vigilia della chiusura di manifestazione di domani.

Impossibile non descrivere l’imperiale sforzo vincente di Simone Sabbioni. Finalmente centra il suo primo oro individuale europeo in carriera. E lo trova all’ultima opportunità per inserirlo nella sua ricca striscia vincente nelle categorie giovanili (e non solo). Ma il dorsista che viene da Riccione è uno spettacolo raro sull’acqua. Spettacolo che gli vale il primato mondiale di categoria. Il tempo? Un’eccezionale 25’’22 necessario a distanziare (stavolta a parti invertite dopo l’incredibile gara dei 100) il greco Apostolos Christou, anche lui sotto il primato precedente. Questa volta l’azzurro festeggia al 100%. Ne ha ben ragione. Anche perché con la sua prova superba s’inserisce al 19esimo posto nel ranking mondiale 2014, tra gli assoluti. Inoltre si issa a quarto atleta più veloce di sempre in Italia senza considerare i tempi realizzati con i costumi gommati.

In un curioso gioco di parole e medaglie, accostiamo il dorso e dorsale adriatica: i protagonisti della quarta giornata di Europei viaggiano su questo filo conduttore. Dall’oro del riccionese Sabbioni, al bronzo del ragazzo di Osimo (Ancona) Emanuel Turchi. La prima finale, quella dei 200 metri, aveva regalato presto il podio all’Italjunior. Merito del 18enne tesserato per la Vela Schiavoni Ancona. Un terzo posto forse non così prevedibile alla vigilia dei Campionati in terra d’Olanda. Ma costruito con un crescendo di prestazioni assolutamente repentino, ma regolare dalle batterie sino in finale. Il marchigiano conclude la finale in 2’00’’57, limando per la terza volta consecutiva il suo primato personale. Finale sempre in controllo per una posizione da podio, veloce e sicuro come un veterano. Emanuel passa a metà gara in terza posizione (58’’63), mettendo nel mirino il primatista mondiale Juniores (poi argento) dei 100, Apostolos Christou. Il suo recupero però non si compie appieno nell’ultima vasca, per via della reazione del greco. Va bene così e il sorriso dell’azzurro sul podio, lo confermerà. La vittoria, invece, è andata all’imprendibile scozzese Luke Greenbank. Imprendibile dalla concorrenza: il suo tempo è di alto livello: 1’58’’05.

En plein di presenze da podio (finora) delle staffette italiane. Oggi è arrivato un bronzo splendido dalla 4x100 mista mixed. Il quartetto azzurro (Simone Sabbioni, Eleonora Clerici, Giacomo Carini e Rachele Ceracchi), battaglia alla grande con le potenze d’Europa e si guadagna la medaglia in 3’54’’51. Lanciato da una splendida prima frazione a dorso di Sabbioni (chiusa davanti a tutti in 54’’56), Eleonora Clerici ha proseguito non potendo evitare di scivolare indietro (molti dei ranisti erano maschi). Il delfino di Giacomo Carini ha portato gli azzurri stabilmente in zona podio. E ancora una volta, la Ceracchi è decisiva in un arrivo in volata con la britannica Davies. C’è voluta tutta la sua abilità nel lottare “spalla a spalla” per avere la meglio e toccare terza, mentre nel frattempo la Germania volava verso l’argento col suo frazionista (maschio) Wierling. E la super Russia (record europeo di categoria in 3’49’’05) volava verso l’oro con Daria S Ustinova, che festeggerà assieme alla sua omonima Daria K, dorsista, e ai compagni maschi Chupkov e Sadovnikov.

Di certo non avrà avuto pensieri così positivi, fino a pochi minuti prima, Rachele Ceracchi. Quando ha visto il tabellone luminoso con impresso con il suo primato personale nei 200 stile libero: 2’01’’17. Non le era bastato, purtroppo, per salire di nuovo sul podio dopo i suoi precedenti tre bronzi tra 100 sl e staffette (cui aggiungerà a fine sessione quello della 4x100 mista mixed). La 16enne stileliberista laziale si è fermata a 15 centesimi dalla terza classificata, la tedesca Leonie Kullmann, che rosicchia il vantaggio accumulato dall’azzurrina proprio nell’ultima vasca. Peccato, perché la condotta di gara della Ceracchi è apparsa equilibrata tatticamente. La gara, si sapeva da subito, doveva giocarsela contro le altre concorrenti, escludendo dalla contesa le solite imprendibili russe Openysheva e Mullakaeva. Così ha fatto, provando anche a impensierirle. Alice Scarabelli ha concluso la sua seconda finale Junior in carriera sulla distanza, al settimo posto (2’03’’57).

Nella sfida per la vittoria tutta russa dei 200 sl, proprio Arina Openysheva centra il tris d’ori individuali, dopo gli hurrà nei 100 e nei 400 metri. La 15enne è accorta nella sua tattica di gara e sprigiona la sua potenza negli ultimi 100 metri, recuperando posizioni e sfilando la prima piazza alla connazionale Mullakaeva, in testa per metà gara. Tutto, apparentemente, molto facile. Non male, il suo 2’00’’18. Considerando anche il fatto che sia al primo anno Juniores e che questo rappresenta il suo terzo miglior crono in carriera (essendo stata capace di andare sotto il muro dei 2’ già una volta, nel mese di maggio).

In totale, la quarta giornata di gare ha visto la presenza di altre due azzurre in finali. In primis Sofia Iurasek, entrata in finale dei 100 farfalla col quinto tempo e il personale (1’00’’97), riesce a migliorarsi “solo” a metà. Rende migliore il suo crono nuotato in carriera (1’00’’86), ma all’ultimo atto conclude al sesto posto. Il miglioramento del suo personale pre-Europei è incoraggiante (28 centesimi). E non è andata lontanissima dalla zona medaglie nella gara vinta dalla tedesca Lisa Katarina Hoepink in 59’’93.

Progressi a non finire per la velocista veneta Leyre Casarin, impegnata in una scalata inarrestabile dalle batterie alla finale dei 50 stile libero femminili. Partita per Dordrecht con un personale di 26’’25 in dote dagli Assoluti 2014, la Casarin si migliora tre volte fino al 25’’93 in finale ed entra nella top 10 italiana "Assolute" nel 2014 sulla distanza. Finirà quinta nella gara che ha visto la solita doppietta Russia stavolta con Daria S Ustinova (con un buono ma non superlativo 25’’39) e Maria Kameneva (25’’57). Terzo posto per l’olandese van Roon in 25’’69.

L’altro azzurro che aveva la diretta possibilità di giocarsi una medaglia era il mezzofondista Andrea Manzi. Il campano, impegnato negli 800 stile libero, ha chiuso la serie veloce al sesto posto in 8’12’’38 (sarà decimo nella classifica complessiva). Una prova abbastanza buona per l’azzurro classe 1997, a meno di due secondi dal suo primato personale nuotato agli Assoluti di aprile. L’oro è andato all’ucraino Mykhaylo Romanchuk, con l’interessantissimo tempo di 7’54’’81. È il nuovo record dei campionati e al contempo l’undicesimo miglior crono stagionale mondiale.

Ma la giornata ha visto anche il completarsi del quadro delle finali in programma domani (domenica), con eccezione delle staffette (4x200 donne e 4x100 mista uomini), delle prove sui 50 metri e dei 400 misti maschili. Fari puntati su cinque italiani già certi di competere per una possibile medaglia.

Su tutti spicca un ritrovato Nicolangelo Di Fabio, che risponde presente nella semifinale dei 200 stile libero maschili. L’azzurrino tra i più esperti allo Sportboulevard di Dordrecht, nuota alla grande dopo una batteria forse troppo controllata, superata per un margine di appena 4 centesimi (14esimo crono). Il ragazzo di Vasto si rifà sin dalla partenza e tocca per secondo all’arrivo della sua semifinale, vinta dal tedesco Auboeck in 1’49’’75. Di Fabio termina la sua prova in 1’49’’77. Esattamente lo stesso tempo totalizzato in finale A negli ultimi Assoluti Primaverili. In precedenza (in batteria) erano stati eliminati gli azzurri Mattia Zuin (per 4 centesimi di troppo), Peron e Occhipinti.

In finale, una doppia finale, ci andranno assieme Ilaria Cusinato e Sara Franceschi. L’ultimo atto dei 200 misti femminili parlerà italiano. La prima accede col quarto tempo complessivo, migliorandosi per ben due volte dalla batteria (personale abbassato di quasi un secondo, fino al 2’17’’29 in semifinale). La livornese Franceschi, entra con il settimo tempo (2’18’’54) peggiorando di un decimo quanto nuotato in batteria.

I 100 farfalla maschili avranno un solo interprete azzurrino nella finale di domani, Filippo Berlincioni. Il fiorentino eguaglia il suo personal best in batteria (54’’46), nuota in maniera quasi identica la semifinale (54’’48) ed entra in finale con l’ultimo tempo disponibile. Una finale che vede i partecipanti racchiusi tutti in poco più di un secondo. Eliminato Giacomo Carini (11esimo crono in semifinale, 54’’58), mentre vanno out anche Tavoletta e Masiero, che avrebbero superato le batterie nei ranking, sforando però il tetto di due semifinalisti della stessa nazione.

Dopo la delusione nei 200, ci riproverà di sicuro Giulia Verona. La ranista è nella finale dei 100 metri con il quarto tempo d’ingresso (1’10’’20 che costituisce il suo nuovo personale). In testa, neanche a dirlo, la russa Astashkina (con un importante 1’07’’94, nuotato senza difficoltà apparenti) che a questo punto vorrà tentare il tris dopo le vittorie nei 50 e 200 rana. Dietro la capofila provvisoria, però, ogni risultato appare in bilico. Fuori in batteria Eleonora Clerici, mentre Sara Gyertyanffy ha rinunciato alla semifinale.

Non ci saranno italiane nella finale dei 100 dorso donne. Escono in semifinale Federica Sarti Cipriani e Chiara Miglietta. Federica chiude 14esima in 1’04’’39, mentre Chiara fa meglio (ma non basta per passare il turno), piazzandosi 11esima in 1’03’’73. Guida la classifica la solita Daria K Ustinova (1’01’’19 in batteria!) che preannuncia spettacolo per domani.

Domani la quinta e ultima giornata di gare. Questi i link per poter seguire la diretta streaming della manifestazione (batterie dalle ore 8:45 e semifinali e finali dalle 17:15) e le informazioni su programma e risultati.

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