Tecnica del Nuoto.
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“È complicato, ma esiste la possibilità per cui possa arrivare il reintegro in squadra. C'è un percorso che può portare a riconsiderare il caso". Parole di Chuck Wielgus, direttore esecutivo della Federazione Nuoto statunitense. Il dirigente apre – seppur cautamente – le porte al “Kid” di Baltimora verso il suo settimo Campionato Mondiale. Da vivere come protagonista tra le corsie. L’ipotesi di cui ha discusso ieri Wielgus, interpellato dal sito del network sportivo americano ESPN.com, è ancora in fase embrionale. La dichiarazione ripresa dai media di tutto il mondo, è bene dirlo, lancia solo un punto di discussione. Qualsiasi decisione ufficiale sulla presenza del 18 volte oro olimpico a Kazan 2015 spetterebbe al direttore tecnico della Federazione Frank Busch e il comitato esecutivo di USA Swimming.
Ciò che è certo, però, è che Michael Phelps (sopra nella foto di G.Scala / Deepbluemedia.eu, in azione nei 200 farfalla d'oro ai Mondiali di Shanghai 2011) sta ancora scontando la squalifica inflittagli fino al 6 aprile 2015. Il nuotatore, o meglio l’atleta, più medagliato nella storia dei Giochi Olimpici rientrerà alle competizioni ufficiali il prossimo il 15 aprile a Mesa, in Arizona, all'Arena Pro Series Swim. Sarà la prima sua gara dopo aver scontato l’esclusione di sei mesi inflittagli perché sorpreso dalla polizia – lo scorso 30 settembre – a guidare in stato di ebbrezza e al di sopra i limiti consentiti dalla legge dello Stato del Maryland. La sanzione sportiva, definita con un coro pressoché unanime quantomeno “sproporzionata”, era dovuta alla recidività di Phelps, già caduto nello stesso reato nel 2004. Per questo, dopo l’analisi del suo caso, la Federazione lo aveva allontanato dalle competizioni fino ad aprile 2015, precludendogli, in aggiunta, la possibilità di disputare i prossimi Mondiali di Kazan (Russia) in programma nel mese di agosto. Durante gli ultimi mesi, tuttavia, Phelps ha continuato gli allentamenti a Baltimora con il suo coach storico Bob Bowman.
E proprio quest’ultima decisione potrebbe essere riconsiderata dai vertici della Federnuoto americana. Anche in considerazione di un fatto: prima della squalifica Phelps si era già guadagnato il pass iridato per tre gare individuali: i 100 stile libero, i 100 farfalla e i 200 misti, distanze sulle quali, a oggi, gareggerebbero al suo posto Ryan Lochte, Tim Phillips e Tyler Clary. Inoltre, sarebbe senz’altro stata una pedina fondamentale per le tre staffette maschili a stelle e strisce. Ma a questo c’è da aggiungere una considerazione basilare per il percorso di ritorno all’agonismo del nuotatore più forte di tutti i tempi – che aveva abbandonato le scene temporaneamente dopo i Giochi Olimpici 2012, salvo poi rientrare nei primi mesi del 2014 -. Ovvero l’assalto ai Giochi 2016 a Rio de Janeiro. Il Mondiale 2015, infatti, rappresenta de facto l’ultima possibilità per chiunque di competere a livello mondiale, e di conseguenza con tutti i più forti avversari, prima delle gare olimpiche. Un test da non perdere per chiunque cerchi sogni di gloria a cinque cerchi. A maggior ragione, gareggiare in Russia gli sarà utile dopo la lunga inattività conseguente al ritiro e in seguito al recente stop dovuto alla squalifica ancora attiva.
Dunque la porta mondiale si potrebbe aprire per il 29enne di Baltimora. Le prime reazioni degli atleti della squadra americana sembrano “spingere” i vertici federali verso l’annullamento del provvedimento disciplinare. La pensano così due dei veterani del Team Usa: Tyler Clary e Nathalie Coughlin. "La sospensione di sei mesi di USA Swimming – ha detto il dorsista oro olimpico dei 200 metri a Londra – è stata adeguata e abbastanza forte per comunicare che non vengono perdonate queste condotte da parte dei suoi membri. L’esclusione dal team per Kazan, però, avrà un effetto negativo sulla nostra squadra. Inoltre la sua squalifica termina ben prima”. La 32enne Coughlin, dodici volte sul podio olimpico, è sostanzialmente dello stesso avviso. “Non solo i Campionati del mondo non rientrano nella sospensione di sei mesi, ma l’esclusione per Kazan va a punire anche i suoi compagni di squadra, in particolare quelli della staffetta. Abbiamo sempre voglia di avere i migliori in gara. E lui ha dimostrato di essere il migliore di volta in volta. Quanto alla sua vicenda, - ha aggiunto la stella intramontabile del nuoto femminile “made in USA” – ero preoccupata del fatto che Michael fosse stato punito più per il suo status di celebrità. Detto questo, ciò che ha fatto è stato pericoloso e illegale. È un miracolo che nessuno sia rimasto ferito”.
Gli ultimi mesi sono senz’altro stati nebulosi per il campionissimo del nuoto Phelps. Dopo l’arresto, il rilascio, la conseguente squalifica sportiva e la condanna penale, il campionissimo è entrato in un programma di riabilitazione ospedaliera di 45 giorni, già a una settimana del suo arresto. Dichiaratosi colpevole delle accuse è stato condannato a 18 mesi di libertà vigilata con l’obbligo di partecipare alle riunioni degli Alcolisti Anonimi astenendosi ovviamente dal bere.
Dopo aver sostenuto il suo programma di recupero, da Phelps è arrivato un felice annuncio che ha sicuramente rasserenato i pensieri del beniamino degli appassionati di nuoto. Una notizia personale che ha deciso di condividere con tutti i suoi fan tramite i social network: lo scorso 22 febbraio ha annunciato le prossime nozze con la sua fidanzata, l’ex miss California Nicole Johnson (la coppia nella foto sotto). Sarà l’unico messaggio positivo che da qui a pochi mesi potrebbe fargli tornare il sorriso? O forse le piacevoli sorprese nel suo 2015 sono soltanto all’inizio?