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Caso Melnikov/La decisione del Doping Panel della FINA porta all'oro europeo la 4x50 maschile di Herning 2013

Squalificato il russo Melnikov. La 4x50 mista italiana diventa oro europeo dopo quasi 500 giorni

Il Doping Panel della FINA ha squalificato il dorsista russo Vitaly Melnikov, positivo all'EPO durante gli Europei in vasca corta del 2013. Gli vengono tolti tutti i titoli dal 12 dicembre di quell'anno, compreso l'oro con la staffetta 4x50 mista. La Russia viene squalificata e il titolo va agli azzurri Pizzamiglio, Di Lecce, Codia e Orsi. Sono passati 459 giorni.

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Italy ITA Silver (L to R) Codia, Orsi, Pizzamiglio, Di Lecce

Dal 12 dicembre 2013 al 16 marzo 2015: ci sono voluti 459 giorni per trasformare quell’argento azzurro in vasca corta in oro. Niente inno di Mameli e niente celebrazioni in cima al podio – perlomeno nel corso della manifestazione continentale di Herning 2013 - da campioni continentali in vasca da 25 metri, ma la 4x50 mista maschile (a sinistra nella foto di Photo G.Scala /Deepbluemedia /Insideè la squadra campione europea. Un’incoronazione arrivata a tavolino dopo la squalifica per uno – e di conseguenza di tutti - dei quattro frazionisti russi, Vitaly Melnikov, positivo a un test antidoping effettuato proprio in quella circostanza. Aveva fatto uso di EPO ovvero l’eritropoietina, sostanza diventata tristemente in auge per il suo massiccio uso fatto in ambito ciclistico e nell’atletica leggera. Ma, come testimonia questo caso, anche in piscina.

Tornando agli effetti della sentenza definitiva, ci sono da celebrare Stefano Pizzamiglio (23"74), Francesco Di Lecce (26"07), Piero Codia (22"59) e Marco Orsi (20"43) che all’epoca finirono la loro prova di squadra alle spalle – con 49 centesimi di distacco- dei russi Melnikov, Kostin, Konovalov e Morozov, in 1’32’’83. È arrivata dopo 15 mesi la parola fine a una gara durata un minuto e mezzo o poco più, “conclusasi effettivamente” soltanto dopo quasi un anno e mezzo di lungaggini. Una discrepanza difficile da digerire nonostante la gioia per gli azzurri. Questa era infatti stata la prima medaglia in assoluto in azzurro per il ranista torinese Di Lecce e Pizzamiglio – entrambi si sono riscattati successivamente rispettivamente con i bronzi nella 4x50 mista medley e nei 100 misti - e la prima in un Europeo per Codia. Avrebbero – con il più “esperto” Orsi voluto sicuramente festeggiare molto prima. Ma l’ufficializzazione della squalifica di due anni per il russo Vitaly Melnikov dopo il controllo fatto durante quegli stessi Europei in Danimarca, è arrivata solo ieri.

Questa la comunicazione ufficiale della squalifica dalla FINA: “Il 12 e il 13 dicembre 2013 il nuotatore Vitaly Melnikov (Russia) è stato trovato positivo alla sostanza eritropoietina - EPO (Classe S.2: Peptidi Ormoni, fattori di crescita e sostanze correlate), in occasione dei Campionati Europei LEN tenutisi a Herning (Danimarca). Il Doping Panel della FINA ha deciso secondo la Regola FINA DC 10.2 di imporre all'atleta un periodo di due (2) anni di squalifica, a partire il 12 dicembre 2013 che concluderà il 12 Dicembre 2015 per la sua prima violazione delle regole antidoping”.

Oltre alla squalifica, Melnikov perde tutti i risultati ottenuti successivi alla data del controllo. Di conseguenza gli sono state tolte tutte le medaglie e i premi in denaro ottenuti. Il caso era stato segnalato nell’aprile dello scorso anno e da quel momento la Federazione russa aveva sospeso preventivamente l’atleta. L’effetto immediato della sanzione comminata dal FINA Doping Panel a Melnikov porta poi anche alla perdita della sua medaglia individuale d’argento conquistata allora nei 100 dorso. Per effetto della sua condanna, al secondo posto “postumo” avanzano il francese Camille Lacourt e il britannico Chris Walker-Hebborn.

Quanto all’Italia, aggiunge al suo bottino di Herning 2013 un’altra medaglia, la seconda d’oro dopo l’unica vittoria conquistata in Danimarca, i 200 stile libero di Federica Pellegrini. Inoltre, l’Italnuoto avanza all' ottavo posto nel medagliere complessivo diventando la seconda forza per numero di medaglie (14 in totale: 2 ori, 4 argenti e 8 bronzi) e ottiene il successo nella classifica per nazioni.

Ma quello giunto poche ore fa è soltanto l’ultimo “ritocco” dovuto a una squalifica dopo quei Campionati. Anche nei precedenti, fu coinvolta sempre la squadra russa. Allora toccò alla stella due volte iridata in carriera Yuliya Efimova, fermata dopo la sua positività, dopo un test antidoping a sorpresa effettuato negli Usa nell’ottobre 2013, a uno steroide anabolico androgeno endogeno. Allora, la sua estromissione – arrivata ufficialmente nel maggio del 2014 - portò all’avanzamento in classifica della 4x50 mista “mista” (Niccolò Bonacchi, Francesco Di Lecce, Ilaria Bianchi ed Erika Ferraioli)– di cui tra l’altro faceva parte anche lo stesso Melnikov – a cui fu assegnato il bronzo dopo il quarto posto in vasca. Stessa sorte per Giulia De Ascentis, giunta quarta nei 200 rana in cui la russa chiuse al primo posto.

Con l’oro di Herning, l’Italia maschile trova così il suo terzo titolo europeo sui 25 metri con la 4x50 mista maschile. In precedenza la squadra azzurra aveva già gioito – festeggiando in piscina, però – a Fiume nel 2008 e a Stettino nel 2011.

Compreso il caso-Melnikov, la Russia rimane nell’occhio del ciclone per i casi di doping riscontrati negli ultimi anni. Se ne contano ormai una ventina – tra di loro soprattutto nuotatori – da quando sono stati assegnati alla città di Kazan i Mondiali del 2015. Dal 2009 a oggi si è segnalata infatti come la nazione che conta più condanne dovute all’uso di sostanze proibite nel campo degli sport acquatici. La Russia ha ricevuto un warning perché tre suoi atleti – Efimova, Melnikov e il dorsista Sergey Makov – sono stati “pizzicati” dall’antidoping FINA (e quindi non in contesti nazionali) tra ottobre e dicembre 2013. Le regole della Federazione Internazionale dispongono infatti la sospensione totale – di due anni e per tutti gli atleti affiliati a una Federazione di quel Paese - nell’eventualità venissero riscontrate quattro positività nell’intervallo di uno stesso anno dopo la segnalazione del primo.

 

Medagliere storico dell'Italia agli Europei in vasca corta


1996 Rostock (Ger) 2 - 2 - 1 = 5
1998 Sheffield (Gbr) 1 - 2 - 1 = 4
1999 Lisbona (Por) 1 - 1 - 2 = 4
2000 Valencia (Esp) 7 - 1 - 1 = 9
2001 Anversa (Bel) 2 - 0 - 1 = 3
2002 Riesa (Ger) 5 - 2 - 2 = 9
2003 Dublino (Irl) 1 - 3 - 3 = 7
2004 Vienna (Aut) 3 - 3 - 2 = 8
2005 Trieste (Ita) 3 - 4 - 6 = 13
2006 Helsinki (Fin) 4 - 3 - 2 = 9
2007 Debrecen (Hun) 2 - 3 - 4 = 9
2008 Rijeka (Cro) 5 - 5 - 8 = 18
2009 Istanbul (Tur) 1 - 3 - 1 = 5
2010 Eindhoven (Ned) 4 - 7 - 7 = 18
2011 Stettino (Pol) 3 - 2 - 4 = 9
2012 Chartres (Fra) 4 - 2 - 3 = 9
2013 Herning (Den) 2 - 5 - 8 = 14
TOT. 50 ori - 47 argenti - 56 bronzi = 153 medaglie

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