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Il quinto giorno di gare degli Hancock Prospecting Australian Swimming Championships, ovvero i Campionati Australiani in vasca lunga - prova valida come trials di qualificazione per i Mondiali 2015 a Kazan - hanno vissuto la giornata dedicata alle dimostrazioni di forza dei velocisti. Il grande protagonista, ancora una volta, all’Olympic Park Aquatic Centre di Sydney è stato Cameron McEvoy, capace di vincere il duello spettacolare con il vicecampione olimpico e due volte iridato nei 100 stile libero, James Magnussen. In grande evidenza anche le sorelle Campbell, protagoniste assolute nelle semifinali della gara al femminile. Per entrambe si prospetta un nuovo salto di qualità nell’attesissima finalissima del mercoledì.
Dunque dopo la grande prestazione vincente e convincente – con tanto di crono sotto l’1’46’’ nei 200 metri -, il ventenne Cameron McEvoy (nella foto di copertina di G.Scala/Deepbluemedia.eu/ Insidefoto) si conferma in stato di grazia dopo un’ultima stagione più che positiva – tre argenti su 50, 100 e 200 sl ai Giochi del Commonwealth 2014 e l’oro nella gara regina ai Pan Pacifici - vincendo la supersfida nella gara regina contro il “Missile” James Magnussen. Il 20enne del Queensland che si allena a Palm Beach supera l’argento di Londra 2012 dopo una sfida nata da una partenza di alta qualità – 22’’61 per Magnussen contro il 22’’80 del vincitore – e recupera fino al primo posto nella vasca di ritorno. McEvoy chiude in 48’’06 davanti a Magnussen (48’’18). Ed entrambi vanno ben al di sotto del limite imposto per qualificarsi a Kazan 2015 da Swimming Australia (48’’46). Tommaso D’Orsogna, terzo, è più staccato, e chiude in 48’’54.
I 100 stile libero visti a Sydney sono senza dubbio stati una delle gare dalla maggior qualità in questa prima parte di stagione in vasca lunga. I primi due classificati aussie sono infatti balzati in cima al ranking dell’anno solare, scalzando il sorprendente olandese Sebastiaan Verschuren, autore di un ottimo 48’’25 realizzato soltanto giovedì scorso durante la Swim Cup di Eindhoven.
Qualità che sembra destinata a migliorare esponenzialmente per il ragazzino terribile della velocità maschile. Già perché dopo l’exploit di ieri, ha migliorato nettamente se stesso, il giovanissimo Kyle Chalmers. Il 16enne stileliberista più veloce di sempre in Oceania alla sua tenera età, lima ancora 20 centesimi da quanto ottenuto nelle semifinali di lunedì e ferma il cronometro con un nuovo primato personale in 48’’69. È quarto a soli 15 centesimi dal terzo gradino del podio nazionale. Un risultato che conferma le enormi potenzialità. Il suo passaggio a metà gara in 23’’57 è stato accompagnato da una vasca di ritorno davvero convincente, chiusa in 25’’12. Un recupero che tuttavia non gli ha regalato un posto sul podio. In ogni caso, il teenager potrebbe essere uno dei più giovani ai Mondiali, candidato a un ruolo importante nella staffetta veloce.
L’Australia sfreccia anche con le sue donne migliori della velocità, che danno appena un assaggio di ciò che potrebbe essere tra poche ore. Le due sorelle Bronte e Cate Campbell fanno infatti la voce grossa nella gara regina al femminile e ci sono tutti i presupposti affinché i 100 stile libero si confermino come una questione familiare. Dopo le semifinali disputate in questo martedì guidano loro la graduatoria delle qualificate alla finale in programma domani. In prima posizione si è qualificata la minore – 20 anni - Bronte, in 53’’05 – tempo già sotto il limite fissato per i Mondiali estivi – seconda migliore prestazione in carriera dopo il 52’’86 che le regalarono l’oro ai Giochi del Commonwealth di Glasgow. La 22enne Cate invece si è “fermata” a 53’’08. Più staccate le altre qualificate, tra cui spicca il terzo crono d’ingresso dell’indomabile Emma McKeon (53’’61). Le aspettative guardano oltre: Cate Riuscirà a ristabilire le gerarchie confermando il titolo per la terza volta consecutiva anticipando la sorella? I margini per abbassare nettamente le loro prestazioni cronometriche sembrano esserci tutti, così da sfidare a distanza la scatenata olandese Femke Heemskerk, che pochi giorni fa è balzata in testa ai ranking in 52’’69.
Al femminile, invece, la media d’età delle atlete sul podio dei 200 farfalla è davvero bassa. In finale vince, con tanto di nuovo record nazionale, la 19enne Madelin Groves davanti alla coetanea – su cui ci siamo ampiamente soffermati nei mesi scorsi – Brianna Thorssell. 2’05’’41 il tempo della vincitrice – campionessa nazionale anche nel 2014 a Brisbane – contro il 2’07’’29 dell’altra baby nuotatrice, velocissima anche se non migliora il suo “best”. Terza si è piazzata Kerym McMaster a quasi sette secondi dalla vincitrice. Le prime due si sono qualificate per Kazan e con questi tempi possono entrambe sperare in una finale iridata per sfidare le specialiste Belmonte e Hosszu. Se non addirittura in qualcosa in più.
La Groves conferma il titolo 2014 e aggiunge l’oro dopo l’argento conquistato nei 100 alle spalle di una super Emma McKeon. Un notevole progresso per la campionessa d’Australia, che supera il primo tempo del 2015: Mireia Belmonte Garcia. L’iberica, infatti, guidava le graduatorie annuali con il 2’05’’86 che le aveva regalato il titolo spagnolo ai Campionati svoltisi a Malaga nell’ultima settimana di marzo.
Dopo il titolo conquistato un anno fa, Daniel Tranter si conferma campione nazionale nei 200 misti in 1’58’’73, confermando di essere il più veloce del Down Under sulla distanza, dopo essere entrato nella finalissima con il primo crono d’ingresso. Alle sue spalle si devono accodare – nonostante il recupero nelle ultime due vasche a stile libero – Justin James (1’58’’86) e soprattutto Thomas Fraser-Holmes (1’59’’55). Tutti e tre, comunque, entrano nella top 10 mondiale del 2015. Davanti al vincitore Tranter, infatti, hanno finora saputo fare di meglio soltanto i quotati Daya Seto (primo nel ranking in 1’58’’27) Laszlo Cseh e Ryan Lochte. Tuttavia gli standard di qualificazione per i Mondiali molto competitivi, non sono stati raggiunti da Tranter e colleghi. Il tempo minimo da ottenere per volare in Russia, era infatti pari a 1’58’’17.
Nelle altre tre semifinali del martedì, convince il dorsista Mitchell Larkin, già campione nazionale nei 100 metri, che accede alla finale dei 200 col primo crono: 1’56’’81, già ampiamente al di sotto del pass mondiale. I 200 rana maschili vedranno partire dalla quarta corsia Nicholas Schafer (2’13’’21), primo tra i semifinalisti ma senza un tempo di primissimo piano. Mentre Taylor McKeown guida la gara al femminile dopo il 2’24’’51 che l’ha qualificata in finale col primo crono d’ingresso nonché sesto miglior tempo mondiale dell’anno.