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Dopo il bagno di medaglie del giovedì – un oro con Sveva Schiazzano e ben tre argenti – non arrivano podi italiani ai Giochi Europei di Baku, giunti alla penultima giornata per quanto concerne il nuoto. Ma l’Italjunior ha scaldato i motori in previsione di un gran finale del sabato. Saranno infatti ben otto i finalisti che vedremo sicuramente in azione tra poco meno di 24 ore all’Aquatics Centre della Capitale dell’Azerbaigian. Tra di loro si scalda Ilaria Cusinato (in copertina nella foto di Andrea Masini/ Deepbluemedia/ Insidefoto), già d’argento in questa manifestazione, si presenterà nella finale dei 400 misti, forte del record italiano giovanile eguagliato (2’14’’35) nella semifinale odierna.
Ma la quarta giornata con “soli” sette titoli assegnati , ha visto in azione l’Italia in due finali. In chiusura, infatti, la staffetta 4x100 mixed mista ha sfiorato la medaglia di bronzo, giungendo quarta dopo una gara in rimonta. Oltre a questa sfortunata prova azzurra, com’era previsto dopo i risultati di ieri nelle semifinali, si è visto solo un italiano – Jacopo Bietti – impegnato in una finale individuale, quella dei 200 dorso. Ha chiuso al settimo posto. Per il resto, Baku ha celebrato l’inglese Luke Greenbank, oro proprio nella gara di Bietti e autore del nuovo record mondiale Juniores (1’56’’89). La squadra russa ha però fatto incetta di ori: ben cinque su sette.
Sopra, Luke Greenbank. Lo scozzese è stato il grande protagonista della quarta giornata del nuoto a Baku: ha vinto i 200 dorso in 1'56''89, record mondiale Juniores. Photo Andrea Masini/Deepbluemedia/Insidefoto
Cominciando dall’ultima gara pomeridiana, c’è da sottolineare il quarto posto la 4x100 mixed mista, giunta in finale con l’ultimo tempo utile ad appena sei centesimi dalla Repubblica Ceca, prima tra le escluse dopo le batterie (nelle quali hanno nuotato Martina Rossi, Federico Poggio, Christian Ferraro e Camilla Tinelli). Nel pomeriggio, l’Italia cambia tre quarti dei suoi componenti per l’ultimo round e migliora decisamente rispetto al 4’04’’99 del mattino. I quattro azzurrini – Martina Rossi a dorso, Giulia Verona a rana, Giacomo Carini a delfino, per chiudere con l’argento nei 100 sl Alessandro Miressi - si spingono ben oltre e finiscono ai piedi del podio, non emulando tuttavia quanto fatto dalla “mixed mista” 2014 agli Eurojunior di Dordrecht, quando il quartetto azzurrino giunse fino al bronzo. A Baku la Rossi apre bene in 1’03’’50 (a sette centesimi dal suo personale realizzato stamattina nella gara individuale), prosegue la duecentista Verona in 1’10’’62. Prima delle ultime due frazioni coperte da entrambi i maschi schierati in finale, gli azzurrini sono settimi e penultimi. Ma il recupero di Carini prima (53’’18 lanciato) e di Miressi poi (48’’87 i sui 100 metri), è prorompente, ma arriva solo a lambire il bronzo tedesco. Il tempo finale degli italiani è 3’56’’17 contro il 3’54’’27 della Germania. L’oro è andato alla formidabile Russia, che ha schierato ben quattro campioni di Baku – Kameneva, Chupkov, Pakhomov e Openysheva – sfiorando anche il record mondiale di categoria, mancato per 64 centesimi.
La 4x100 medley mista dell'Italia (Martina Rossi, Giulia Verona, Giacomo Carini e Alessandro Miressi) si appresta a nuotare la finale. Finirà al quarto posto. Photo Andrea Masini/Deepbluemedia/Insidefoto
Il finalista italiano del venerdì, Jacopo Bietti, non va oltre il settimo posto in una finale in cui l’azzurrino ha provato a sorprendere con una gara d’attacco – passaggio al secondo posto in 57’’76 ai 100 metri – salvo poi cedere inevitabilmente nelle ultime due vasche. Chiude in 2’01’’33, peggiorando di 30 centesimi il suo miglior crono nuotato ieri in batteria. Il 17enne dell’Aniene ha comunque preso parte da protagonista a una gara velocissima e storica, vinta dal britannico Luke Greenbank con il nuovo record del mondo Juniores: 1’56’’89. Tempo che migliora di 5 centesimi il precedente primato giovanile detenuto dal cinese Li Guangyuan e che fa balzare il 17enne inglese al nono posto del ranking mondiale stagionale sui 200 dorso.
Come avvenuto sui 400 metri, anche i 200 misti femminili potranno contare su due azzurrine nella finalissima per le medaglie di sabato. Si tratta dell’argento sulla doppia distanza Ilaria Cusinato e della livornese Sara Franceschi. La prima accede alla finale di domani – ore 15:00 italiane – con il primo tempo: 2’14’’35. È lo stesso identico crono – che corrisponde anche al record italiano Junior – realizzato a Riccione durante gli Assoluti Primaverili di aprile, nei quali la 15enne padovana vinse il bronzo. Ma l’azzurro raddoppia in finale grazie anche alla toscana Franceschi, ottima quinta accreditata in finale dopo il suo 2’15’’85, performance a quattro decimi dal suo personale in carriera. Anna Pirovano era uscita nella batteria d’apertura, nonostante l’ottavo tempo complessivo. La lecchese classe 2000 esce di scena dopo aver nuotato 2’18’’37 – terzo tempo tra le italiane. L’argento nei 200 farfalla Elisa Scarpa Vidal viene eliminata dopo aver nuotato 2’25’’00, 25esimo tempo totale.
Martina Rossi e Tania Quaglieri saranno le due finaliste italiane nei 100 dorso donne. La prima abbassa di 37 centesimi (1’03’’43) il suo precedente primato personale già in batteria. In semifinale non si migliora ulteriormente– 1’03’’62 -, ma conquista in ogni caso la finale con l’ottavo miglior tempo del lotto. Percorso inverso per la 14enne modenese Quaglieri, in crescendo tra batteria e semifinale, chiusa col sesto tempo del seeding, ovvero 1’03’’25 (il suo primato personale prima di Baku era 1’03’’57). Fuori dai giochi sin dal mattino la finalista nei 200 metri Giulia Ramatelli, autrice di un buon 1’04’’58 (12esima in totale, ma terza classificata italiana) e la finalista dei 50 di ieri Martina Menotti (20esima in 1’05’’35).
L’Italia mostra in vasca una delle sue certezze più ferme a Baku: Giacomo Carini. Il vicecampione d’Europa dei 200 farfalla e primatista italiano Juniores sulla distanza, si dimostra in ottima forma anche dopo la gioia d’argento e, anche se si dimezza la distanza del suo stile, sarà tra gli otto finalisti dei 100 farfalla con il quarto tempo d’ingresso. La sensazione è che il 53’’79 del quasi 18enne piacentino possa metterlo in condizione di dire la sua per le medaglie – l’oro sembra vedere avvantaggiato il campione dei 200, il russo Pakhomov – perché gli altri finalisti sono tutti molto vicini. In batteria era andato avanti anche il montebellunese Christian Ferraro (55’’55 e successivamente 55’’50), ma la sua prestazione vale la 15esima piazza tra i semifinalisti. Era andato fuori in batteria Enzo Nardozza (55’61 e personal best), che ha fatto peggio del compagno di squadra Ferraro – ultimo tra gli ammessi in semifinale - di soli 6 centesimi.
Parallelo al percorso di Carini, è quello di Giulia Verona. Anche lei duecentista – ma nella rana -, anche lei reduce da uno splendido argento nella “sua” gara prediletta, nel “day after” si è espressa altrettanto bene sui 100 metri (sempre a rana). La 16enne vola nella finale di domani con 1’09’’44, secondo tempo d’ingresso e personal best abbassato di un centesimo. L’unica capace di precedere l’azzurra e tutte le altre rivali - non una novità viste le vittorie già acquisite nei 50 e nei 200, quest’ultima con record del mondo di categoria - è la russa Maria Astashkina. Avanza in 1’07’’88, tempo che lascia pensare a un crono di livello mondiale per la 15enne di Penza.
Nei 200 stile libero maschili, l’Italia aveva perso già tre atleti su quattro iscritti dalle batterie, ma si gode un finalista forse insperato, ma per questo ancora più soddisfatto. Infatti, al secondo turno pomeridiano era avanzato solo Filippo Megli, 15esimo nelle batterie in 1’52’’15 – personale abbassato di 33 centesimi. Il 18enne fiorentino nuota poi bene in semifinale, abbassando nettamente il proprio limite a 1’51’’24, tempo che lo fa entrare nella top 20 degli italiani più veloci in stagione. E che gli garantisce soprattutto l’ottava e ultima casella di partecipazione alla finale. Erano finiti subito out invece Alessio Proietti Colonna (1’53’’24), Matteo Cinquino (1’53’’87) e la medaglia d’argento sui 100, Alessandro Miressi (1’55’’51). Avrebbero dovuto nuotare almeno 1’52’’84, ultimo crono d’ingresso in semifinale.
I 100 rana segnano il riscatto di Alex Baldisseri. L’altoatesino vola dritto in finale dopo la controprestazione di ieri nei 50 metri. Dopo l’1’02’’95 in batteria, il 18enne (1’02’’11 di primato personale) trova la qualificazione con l’ultimo posto disponibile nuotando in 1’02’’98. Per lui è comunque sufficiente per agguantare l’ultimo atto e giocarsi le proprie carte con gli otto Junior più forti del continente, contro i quali proverà a migliorarsi. A proposito, i tempi dei capiclassifica in semifinale – ossia Chupkov e Sidlauskas, primo e secondo in 1’00’’95 e 1’00’’99 – sono a 11 e a 15 centesimi dal record mondiale giovanile del primo. Squalificato in batteria il secondo azzurro iscritto alla gara: Federico Poggio.
Finisce in semifinale la corsa dei due italiani avanzati dal mattino nei 50 dorso. Cristiano Hantjoglu (26’’66) e Lorenzo Mora (26’’74) non vanno oltre il 13esimo e 15esimo tempo – Mora peggiora di quattro centesimi rispetto al mattino -, che estromette entrambi dalla finale poi vinta dal russo Shopin in 25’’40. Il terzo azzurrino iscritto alla gara sprint del dorso, Lorenzo Glessi, era stato eliminato nella batteria di qualificazione chiusa in 27’’01.
Clicca qui per consultare tutti i risultati e il programma completo del nuoto dal sito ufficiale di Baku 2015. Le sessioni pomeridiane di finali, al via dalle ore 14:30 italiane, sono trasmesse in tv su Sky Sport 3 (canale 203 della piattaforma satellitare).
Di seguito, tutti i podi e i piazzamenti degli italiani nelle finali di venerdì 26 giugno:
200 dorso maschili
1. Luke GREENBANK (Gbr) 1’56’’89 WJR
2. Mikita TSMYH (Blr) 1’59’’46
3. Roman LARIN (Rus) 1’59’’60
7. Jacopo BIETTI (Ita) 2’01’’33
200 stile libero femminili
1. Arina OPENYSHEVA (Rus) 1’58’’22
2. Marrit STEENBERGEN (Ola) 1‘58‘‘99
3. Leonie KULLMANN (Ger) 1‘59‘‘77
100 farfalla femminili
1. Polina EGOROVA (Rus) 59’’36
2. Amelia CLYNES (Gbr) 1’00’’12
3. Ilektra Varvara LEBL (Gre) 1’00’’54
3. Laura STEPHENS (Gbr) 1’00’’54
800 stile libero maschili
1. Nicolas D’ORIANO (Fra) 7’59’’87
2. Marcos RODRIGUEZ MESA (Spa) 8’01’’73
3. Henning MUEHLLEITNER (Ger) 8’04’’33
50 stile libero femminili
1. Maria KAMENEVA (Rus) 25’’23
2. Marrit STEENBERGEN (Ola) 25‘‘27
3. Julie JENSEN (Dan) 25‘‘41
50 dorso maschili
1. Filipp SHOPIN (Rus) 25’’40
2. Marek ULRICH 25’’44
3. Andrii KHLOPTSOV (Ucr) 25’’71
4x100 mixed mista
1. RUSSIA (Kameneva, Chupkov, Pakhomov, Openysheva) 3’49’’53
2. GRAN BRETAGNA (Greenbank, Attwood, Clynes, Coates) 3’52’’03
3. GERMANIA (Wolters, Schmidt, Tesch, Gottwald) 3’54’’27
4. ITALIA (Rossi, Verona, Carini, Miressi) 3’56’’17