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Fondo

16esimi Campionati Mondiali di nuoto a Kazan (Russia) – 10 km maschile di nuoto in acque libere

La 10 km maschile è degli Usa con Wilimovsky. Ruffini e Vanelli senza podio, ma trovano il pass olimpico

La 10 km maschile di fondo ai Mondiali di Kazan regala un vincitore a sorpresa: l’americano Jordan Wilimovsky, oro con un’azione netta e incontrastabile negli ultimi km di gara. Ma le buone notizie arrivano anche per l’Italia, nonostante non arrivi il podio. Simone Ruffini (settimo) e Federico Vanelli (decimo) si assicurano la qualificazione per la gara olimpica di Rio 2016.

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Federico Vanelli e Simone Ruffini, entrambi qualificati per la 10km olimpica di Rio

Si preannunciava una battaglia totale nelle acque del fiume Kazanka sede della 10 km maschile, seconda prova maschile di nuoto di fondo ai Mondiali. Una gara dal peso specifico ancora più alto: era la prova che assegnava – oltre ovviamente alle medaglie iridate – anche i primi 10 pass olimpici per Rio de Janeiro 2016. E come spesso accade, l’Italfondo trova dei motivi più che validi per festeggiare. Gli azzurri, ben rappresentati con Simone Ruffini e Federico Vanelli (in copertina, nella foto di Andrea Masini / Deepbluemedia / Insidefoto), non salgono sul podio iridato nonostante delle ottime prove. Ma il duo del fondo si ricomporrà con certezza ai Giochi brasiliani. Piazzatisi rispettivamente settimo e decimo, i due saranno al via della prova olimpica sui 10mila metri dell’anno prossimo.

L’oro è andato meritatamente al giovane esordiente americano Jordan Wilimovsky, bravo a far svoltare la gara in suo favore negli ultimi 3 km, grazie a un’accelerazione piazzata al momento giusto e a una gara condotta alla guida del gruppo per oltre metà del percorso. Alle sue spalle l’argento va al campione europeo in carica sulla distanza, Ferry Weertman (Olanda) che con un prodigioso recupero nel finale costringe l’iridato in carica – il greco Spyridon Gianniotis – alla medaglia di bronzo.

Gli Usa tornano dunque sul gradino più alto del podio dopo 10 anni sulla 10 km. Allora ci pensò Chip Peterson a dare l’oro alla Nazionale a stelle e strisce. Oggi tocca a un giovane atleta di origini polacche, alla prima esperienza internazionale: Jordan Wilimovsky. L’americano trova un’azione decisiva dopo una gara condotta per larghi tratti e grazie anche al contributo e all’aiuto tattico del compagno di squadra Sean Ryan, quarto all’arrivo e anch’egli sicuro del posto per Rio. Una strategia perfetta che consente agli statunitensi di relegare indietro i temuti specialisti europei nelle acque libere. Il tempo del vincitore è notevole: 1h49’48’’2. Distanziati nettamente Weertman (1h50’00’’3) e l’espertissimo Giannotis, perdente nella volata mozzafiato per l’argento, a causa di 4 decimi di troppo. Entrambi però giungono a oltre 12 secondi dal vincitore, bravo nel fare la differenza al momento giusto. Fuori dal podio – ma alle Olimpiadi comunque di diritto – l’altro portacolori degli Usa, Sean Ryan.

Il podio della 10 km maschile in acque libere

Il podio iridato della 10 km maschile. Da sinistra l'olandese Weertman, lo statunitense Wilimovsky e il greco campione in carica Gianniotis. Photo Giorgio Perottino/Deepbluemedia/Insidefoto

 

Dietro di lui si piazzano il quotato britannico Jack Burnell, il francese Marc-Antoine Olivier e soprattutto il marchigiano Simone Ruffini. Il 25enne di Tolentino tesserato per Esercito e Circolo Canottieri Aniene giunge settimo dopo una gara piena di controllo, coraggio e personalità, passata sempre nella testa del gruppo. 1h50’09’’1 il suo tempo finale, lontano 20 secondi dal vincitore e 8 dalla zona-podio e con un piccolo rammarico di non essere riuscito ad agganciarsi alla battaglia furiosa per il podio. Tuttavia l’obiettivo “grosso” è stato centrato: Rio de Janeiro, ovvero le sue prime Olimpiadi in carriera.

Stesso destino da esordiente a cinque cerchia anche per Federico Vanelli, lodigiano di 24 anni, già quarto sulla distanza agli Europei 2014. Vanelli veleggia sempre intorno alle prime dieci posizioni per tutta la gara e controlla, agguantando proprio l’ultima posizione disponibile per Rio dopo 1h50’23’’1. Anche per l’atleta tesserato per le Fiamme Oro e l’Aniene si tratterà della “prima” olimpica. Così l’Italia porterà due suoi rappresentanti a Rio de Janeiro: solo gli Stati Uniti faranno altrettanto. Ed entrambi i team avranno un buon vantaggio sulle altre nazioni. Ma la grande soddisfazione è – oltre che per lo staff dell’Italfondo in generale – anche per il tecnico di entrambi: Emanuele Sacchi. Il suo “due su due” con Ruffini e Vanelli, renderà questa giornata sicuramente indimenticabile.

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