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Continuano le sorprese negative per quanto riguarda due delle nazioni più accreditate per questi mondiali, e cioè la Cina e la Russia: se ieri Tania Cagnotto aveva matematicamente impedito il "clean sweep", ovvero la conquista di tutte le medaglie d'oro, da parte dei cinesi, oggi un altro oro è sfuggito al loro comunque pingue bottino.
Soltanto terza infatti la squadra cinese, con Xie Siji e Chen Ruolin, alle prese con una specialità tipicamente "europea" come il Team Event, introdotto per la prima volta ai mondiali.
I loro pur buoni tuffi e i 425.40 punti conquistati non sono infatti bastati per conquistare neppure l'argento, e si sono dovuti accontentare del terzo posto. Davanti a loro la Gran Bretagna, con un Daley stellare che ha superato i 100 punti con uno dei due liberi e li ha appena sfiorati con il secondo, e con una Gallantree solida che non ha sbagliato nulla. 434.65 i punti per il team UK, che torna a vincere una medaglia d'oro mondiale dopo sei anni.
Al secondo posto la squadra dell'Ucraina, data per spacciata prima degli ultimi due tuffi: ma Gorshkovozov e Prokopchuk hanno dato il meglio con gli ultimi tuffi a disposizione, e hanno compiuto il sorpasso (426.45) ai danni della Cina e soprattutto della Russia, ancora una volta fuori dalle medaglie in un mondiale in casa.
Buona prova anche per l'Italia: Michele Benedetti e Noemi Batki erano chiamati a una buona prestazione dopo il quinto posto europeo e hanno chiuso all'ottavo posto, quarti tra le nazioni europee, sopravanzando la Germania. Noemi, forse un po' stanca dopo due serie mentalmente e fisicamente dispendiose che l'hanno portata in finale mondiale, ha comunque tirato fuori un ritornato da 76.50 a fine gara; stesso punteggio per Benedetti, apparso in forma molto buona, con il doppio-con-doppio avanti. 377.05 il punteggio finale per gli azzurri, un risultato positivo.
Foto: G. Perottino/Deepbluemedia