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Fondo

Verona, Domenica 22 Novembre 2015 – Collegiale

Nazionale a Verona con obiettivo Rio 2016

Nell’annata olimpica l’Italfondo vuole riaffermare il proprio ruolo di eccellenza a livello internazionale.

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Da domenica 22 novembre la Nazionale di nuoto di fondo è a Verona per un collegiale di ripresa in vista della nuova stagione presso il Centro Federale “Alberto Castagnetti”. Vi rimarrà fino al 5 dicembre.

Questi gli atleti: Arianna Bridi (Esercito / RN Trento), Rachele Bruni (Esercito), Giulia Gabbrielleschi (Nuotatori Pistoiesi), Greta Gavazzoni (Nuotatori Milanesi), Barbara Pozzobon (Hydros), Laura Sossari (Ranazzurra/Aurelia Nuoto), Alisia Tettamanzi (Nuotatori Milanesi), Alice Franco (Esercito /Asti Nuoto), Andrea Bianchi (RN Spezia), Alberto Brumana (CN Torino), Matteo Furlan (Marina Militare / Team Veneto), Francesco Ghettini (RN Spezia), Andrea Manzi (CC Napoli), Edoardo Stochino (Fiamme Oro/Nuotatori Genovesi), Dario Verani (Nuoto Livorno).

In accordo con il CT Massimo Giuliani, che al Convegno SIT di Chianciano ha commentato la stagione 2015 e spiegato il programma per il 2016, coordina gli allenamenti il vice Valerio Fusco, coadiuvato da un ampio staff tecnico: allenatori Fabrizio Antonelli, Filippo Tassara e Marco Formentini; preparatore atletico Federico Andreoli; fisioterapista Iacopo Patuzzi; medico Sergio Crescenzi; psicologo Diego Polani. Presente anche Stefano Rubaudo, dirigente responsabile del settore.

Arianna Bridi e Matteo Furlan sono reduci da un soggiorno di quasi tre settimane in Brasile, per un collegiale a Rio de Janeiro e allenamenti in gara con la partecipazione al Campionato brasiliano Open, a Salvador de Bahia.

Con loro anche Rachele Bruni (Esercito), Martina Grimaldi (Fiamme Oro Napoli / UISP Bologna), Simone Ruffini (Esercito / CC Aniene), Federico Vanelli (Fiamme Oro Napoli / CC Aniene) e i tecnici Emanuele Sacchi  e Fabrizio Antonelli, coordinati da Stefano Rubaudo.
Il programma settimanale svolto includeva quattro allenamenti in mare, ciascuno tra i 10 e i 14 chilometri, 6 allenamenti in piscina da 50 metri nelle strutture del Botafogo e della Scuola Navale della Marina, e 3 sedute di palestra. 
Durante gli allenamenti sul tracciato olimpico simulato è stato utilizzato il GPS, che ha consentito agli allenatori di seguire in tempo reale velocità, ciclo di bracciate e, soprattutto, di correggere la rotta. Testati anche rifornimenti e condizioni del mare.

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