Tecnica del Nuoto.
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Uno spettacoloso Mitchell Larkin illumina il Sydney Olympic Park Aquatic Centre. Nell’impianto dove nel 2000 si svolsero i Giochi Olimpici, che in questi giorni sta ospitando i Nationals australiani in vasca da 25 metri, è arrivato nella nottata italiana un tempo stratosferico da parte del portacolori aussie e del St Peters Western: i 200 dorso sono suoi in 1’45’’63. Record del mondo precedente cancellato di 48 centesimi.
Dunque Larkin (in copertina nella foto di Giorgio Scala/ Deepbluemedia) piazza un tempo esagerato nella distanza più lunga del dorso. L’australiano elevatosi indiscutibilmente al più forte nuotatore dell’anno nel suo stile, continua a strabiliare nel suo magic moment. Come naturale conseguenza della sua irresistibile ascesa è arrivato il suo primo record mondiale in carriera, sui 200 metri. Primato fissato, ora, a 1’45’’63. Abbattuto, cancellato, spazzato via il primato precedente che apparteneva al russo Arkady Vyatchanin, che a Berlino – in una gara valida per la Coppa del Mondo del novembre 2009 – nuotò in 1’46’’11. Ovviamente quel record era stato realizzato con il costume in poliuretano. Da oggi, il 22enne di Brisbane apre un’era chiudendone un’altra.
Con questo risultato strabiliante Larkin sigilla il suo 2015, giunta dopo un’estate travolgente culminata con la storica doppietta di titoli mondiali a Kazan, dove ha vinto i 100 e i 200 dorso, a cui ha aggiunto l’argento con la staffetta 4x100 dell’Australia. Un’impresa mai riuscita, il double 100-200 a livello individuale, a nessun atleta oceanico. Inoltre il successo nei 200 ha spezzato un dominio statunitense sulla distanza che durava da quasi due decenni tra Mondiali (1998) e Olimpiadi (1996) dopo i quali avevano vinto soltanto nuotatori a stelle e strisce. La sua cavalcata vincente era partita nel 2014, quando dai Giochi del Commonwealth di Glasgow vinse l’oro sui 200 dorso e altri tre argenti (50, 100 e 4x100 mista). Dopodiché, nel dicembre scorso si aggiudicò il suo primo titolo iridato in carriera, sui 100 metri in vasca corta. Oggi è arrivato ancora un mattone decisivo nel suo già preziosissimo palmares: il primo record del mondo in carriera. Che lo fa bussare alla porta d’ingresso della stanza dei più grandi nella storia del nuoto. In questo senso Rio de Janeiro 2016 potrebbe segnare la sua definitiva consacrazione.
Questa la sua gara da record di Sidney, nel dettaglio dei passaggi: 11’’84, 24’’46 (12’’62); 37’’81 (13’’35) 51’’35; (13’’54); 1’04’’93 (13’’58), 1’18’’42 (13’’49); 1’32’’29 (13’’87), 1’45’’63 (13’’34). Il suo best precedente era di 1’47’’72, ottenuto ai Campionati Australiani del 2014. Larkin, inoltre, ha abbattuto l’1’46’’68 – miglior tempo in tessuto -, realizzato da Ryan Lochte ai Mondiali di Dubai nel 2010.
Il talento allenato da Michael Bohl ha così commentato la sua straordinaria performance: “Non pensavo di essere così veloce. Alcuni delle mie vasche erano un po' oltre, ma sono davvero felice di questo. Se guardo indietro a quest’annata e penso che ho ottenuto davvero tutto questo in sei mesi, dico che è semplicemente fantastico. Ho chiesto al mio allenatore: cosa ho cambiato e come faccio a nuotare così veloce ora? Mi ha detto che è per via della fiducia ottenuta da Kazan, ai Campionati del Mondo. È un record in vasca corta, ma mi piacerebbe un record del mondo in lunga, naturalmente, ma ci sono passi da fare per quello anche se si tratta di uno degli obiettivi principali. Ora speriamo che la ruota continui a girare per il verso giusto per Rio e forse un paio di anni".