Tecnica del Nuoto.
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Se Gregorio Paltrinieri non si era detto in forma eccellente prima di questi Europei in vasca corta, non vediamo l’ora di aspettare il momento in cui sarà al 100%. Per ora il fuoriclasse allenato da Stefano Morini piazza un colpo d’altri tempi sul suo terreno di caccia naturale: i 1500 stile libero, qualcosa di eccezionale che sembrava addirittura blasfemo – a livello natatorio, sia chiaro –pensare di scalfire prima di oggi: il mitico record mondiale di “Sua Maestà” Grant Hackett datato 2001. Ovvero di colui che aveva saputo resistere per 14 anni all’avversario più temibile dell’ultimo decennio di nuoto: il poliuretano. Gregorio (in copertina dopo l'arrivo nella foto di Giorgio Scala /Deepbluemedia /Insidefoto), 21 anni compiuti a settembre mette fine all’immortalità di “The Machine” con una spallata memorabile lunga 14’08’’06. Alla National Olympic Swimming Pool arriva il nuovo primato, che cancella di oltre 2 secondi – per l’esattezza 2,04 - quanto fatto dal grande campione d’Australia in una piscina da 25 metri.
Tutto si ferma per i 1500 stile libero, la gara più lunga anche per la ben augurante performance ottenuta dall’emiliano in batteria. La gara più attesa grazie allo straordinario talento di Greg. Arrivato a Netanya con un pedigree inconfondibile nell’ultimo anno, fatto di un titolo mondiale in vasca corta e uno mondiale in lunga, il carpigiano si prende la scena di forza. Greg fa quello che sa: forzare una gara fatta sul suo passo sostenibile da pochi per leggerezza e continuità nella bracciata. A contrastarlo ci prova il polacco Wojdak, ma desiste gradualmente dopo i passaggi micidiali sotto i 56’’7-56’’8 per ogni 50 metri. Greg vola, lo si intuisce guardando gli split inesorabili nel confronto con il suo primato realizzato un anno fa a Doha (14’16’’10). Passa sotto l’andatura del mito- Hackett ai 750 metri e continua il suo volo anche dopo la soglia del chilometro, girando a 50 metri in 28’’ e pochi decimi. Non ce n’è per nessun altro in vasca, quando si sprecano i doppiaggi per l’azzurro contro gli inermi avversari nelle corsie intorno. Il 14’10’’10 di Hackett era storia. Il 14’08’’06 di Paltrinieri lo è appena diventato.
Gregorio esulta, probabilmente non si attendeva neanche lui questo record mondiale, che vale anche il suo secondo oro in un Europeo in vasca corta dopo quello nel 2012. Glielo ricorda il suo amico, compagno di squadra e di allenamenti Gabriele Detti (nella foto sotto). Già perché alle sue spalle è risalito anche lui, fino al secondo posto agguantato dopo 14’18’’00. Un tempo quello del livornese, di livello enorme, così come il suo argento. Insomma, una serata perfetta che rimarrà nella storia del nuoto italiano, europeo e mondiale. Una festa totale anche per Stefano Morini, il tecnico che allena al Centro Federale di Ostia entrambi gli eroi del mezzofondo italiano.
Questo le dichiarazioni da Federnuoto rilasciate dal neoprimatista mondiale Paltrinieri: "Non so che dire, solo che non me l'aspettavo. Ho iniziato a scaricare due giorni fa e ho nuotato questo tempo. Già da ieri ero fiducioso di scendere sotto il mio primato europeo, ma questo tempo è impressionante. Sapevo di valere un crono del genere, ma in un periodo di forma, non ora. Volevo passare forte anche in vista del "Duel on the pool" della prossima settimana, invece mi sono accorto che potevo tenere fino alla fine anche se sono arrivato stanco. Battere Hackett, che insieme a Thorpe è uno dei miei idoli, rende ancora più bella la vittoria".