Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
Il Setterosa torna sul podio europeo a distanza di quattro anni dall'oro di Eindhoven. Dopo il successo nel girone per 9-8, batte ancora una volta la Spagna, campione uscente, nella finale per il terzo posto, col risultato di 10-9 (2-3, 2-2, 4-2, 2-2).
Sotto 4-2, le azzurre si sono portate sul 9-7 a 6'07 da giocare con una difesa eccellente, malgrado le 12 superiorità numeriche contro (5 subite), alcune in momenti decisivi. Ottima anche la percentuale in più (5/9) e la propensione al tiro da fuori nonostante l’esclusione definitiva della Garibotti, per limite di falli, nel secondo tempo.
Roberta Bianconi (in copertina - foto di Giorgio Scala/Insidefoto/Deepbluemedia) realizza 3 gol, tra cui quello del successo, a 1'28 dalla sirena, in superiorità numerica. Un gol ciascuno per Tabani, Queirolo, Di Mario, Emmolo, Pomeri, Cotti e Frassinetti con uno. Miglior marcatrice per la Spagna Rosier Tarrago, con 3 gol.
E’ la nona medaglia europea per l'Italia, sempre semifinalista dalla prima edizione a cui ha partecipato, nel 1989; nello specifico le Azzurre hanno vinto 5 ori, 2 argenti (compreso quello di Belgrado 2006) e 2 bronzi.
Sfumata qui a Belgrado la qualificazione olimpica, le Azzurre dovranno guadagnarsi il pass per Rio durante l’apposito torneo a 12 squadre che si svolgere in marzo a Gouda, in Olanda.
La cronaca (dal sito www.federnuoto.it ). Apre Tabani dopo 1’38” servita da Bianconi, al primo attacco in superiorità numerica. Quasi immediata la replica di Garcia (2’09”), poi un gol per parte in fotocopia: Bianconi a 3’45” forte e teso alla destra del portiere e Tarrago (5’05”) con tutte le azzurre ferme a guardare. Di Mario ci prova (palo), Beatrice Ortiz ci riesce tirando forte ai due metri (Gorlero non riesce a trattenere). Senza esito il timeout a 37” da giocare. Il primo quarto è della Spagna (3-2).
Si riparte e Maria Pena, appena fischiata l’espulsione a Pomeri, sorprende tutte per il primo break. Gorlero urla e rimprovera le compagne. L’espulsione per limite di falli di Garibotti dopo 11 minuti complica tutto (i suoi tiri potenti mancheranno fino alla fine). Il Setterosa accelera, chiude bene in difesa, Queirolo (13’34”) e Pomeri (15’20”) fanno 4-4 ma all’improvviso, sul finire dell’ultima azione spagnola, Tarrago pesca il secondo jolly personale.
Allora ci pensa il capitano Di Mario, che prima vince lo sprint al centro e poi va a concludere con alzo e tiro. Tutto in venti secondi. Ancora Di Mario protagonista al minuto 20’29”, quando serve Frassinetti al centro che batte Ester con una deviazione al volo (seconda superiorità sfruttata). Neanche il tempo di esultare che Tarrago è fortunata nel battere a rete (Gorlero para ma la palla ha oltrepassato la linea di porta) e Perea la mette nel sette da media distanza per il nuovo vantaggio iberico. Sono trascorsi 21 minuti. Il Setterosa è vivo e adesso anche più “cattivo”: il tiro mancino di Emmolo (23’13”) e la schiacciata di Cotti (23’58”) valgono il controsorpasso a tre quarti di gara (8-7).
Inizia l'ultimo periodo. Ogni azione potrebbe risultare decisiva. La palla si fa sempre più pesante con il trascorrere dei secondi. Bianconi rimedia ad un errore collettivo in fase di circolazione palla in superiorità numerica e fa 9-7 (25’53”). Gli arbitri ci mettono il carico con le espulsioni temporanee. La difesa azzurra resiste per quasi due minuti di azione prolungata. Alla fine Beatrice Ortiz rimette in gioco la Spagna (29’36”) e poi passano altri trenta secondi e Pena pareggia (9-9). Ma Bianconi, di nuovo lei, a 30’’32” riporta avanti l’Italia e sarà il gol decisivo. Scorrono gli ultimi 40 secondi, palla azzurra; alla Spagna ne rimangono 17 ma Tarrago, pressata, stavolta la spedisce fuori. Stand up Setterosa!
Così il CT Fabio Conti (sotto festeggia con la squadra – foto di Giorgio Scala/Insidefoto/Deepbluemedia): "Ci prendiamo la medaglia, che fa morale, senza dimenticare che dobbiamo lavorare per migliorare e contrastare la crescita degli avversari. L'obiettivo resta la qualificazione olimpica".
Felice Tania Di Mario, la capitana di lungo corso: "Non avevo mai conquistato un bronzo europeo e ci sono riuscita a 36 anni, sono contenta. Dopo la sconfitta con l'Ungheria abbiamo avuto la forza di rialzarci. Ci siamo riuscite molto bene. L'ultimo minuto, sul 9-9, lo porteremo dentro a lungo e servirà a crescere a tante ragazze. Abbiamo ripreso una partita contro una grande squadra che in altri momenti avremmo perso".
Lucida la sintesi del presidente federale e LEN, Paolo Barelli. "Il Setterosa è di nuovo sul podio, come ai campionati mondiali di Kazan. Una conferma importante in vista del torneo preolimpico, raggiunta attraverso un cammino impegnativo fisicamente e psicologicamente e il successo di una finale dalla grande intensità e personalità".
Il Tabellino
Spagna-Italia 9-10 (3-2, 2-2; 2-4, 2-2)
Spagna: Ester, Bach, A. Espar, B. Ortiz 2, M. Ortiz, Pareja 1, C. Espar, Pena 2, Forca, Tarrago 3, Garcia 1, Lopez, Herrera. All. Oca.
Italia: Gorlero, Tabani 1, Garibotti, Queirolo 1, Radicchi, Aiello, Di Mario 1, Bianconi 3, Emmolo 1, Pomeri 1, Cotti 1, Frassinetti 1, Teani. All. Conti.
Arbitri: Kun (Hun) e Stavridis (Gre).
Note - Uscita per limite di falli Garibotti (I) a 4'46 del secondo tempo. Superiorità numeriche: Spagna 5/12, Italia 5/9.
Sul sito federale tutti i podi dei Campionati Europei femminili e tutte le formazioni delle Nazionali italiane sul podio: http://www.federnuoto.it/discipline/pallanuoto/pallanuoto-news/item/36871-europei-fem-italia-spagna.html