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La Serbia ha vinto il titolo per la terza volta consecutiva, la sesta nelle ultime otto edizioni degli Europei (dal 2001). La Serbia – campione del mondo, campione europea uscente, campione della World League e padrone di casa - ha sconfitto il Montenegro 10-8 (1-3, 2-1, 3-2, 4-2).
Per la Serbia quella di questa sera è stata la sesta vittoria consecutiva in una grande manifestazione internazionale: nel 2014 la squadra serba vinse la World League, gli Europei e la World Cup; nel 2015 nuovamente la World League, poi i Mondiali e ora gli Europei.
In copertina Milos Cuk (SRB) autore di 2 gol decisivi su 2 tiri. La foto è di Giorgio Scala/Insidesport-Deepbluemedia.
Per questa finale la Kombank Arena è stata ampliata a 18.000 posti (2.000 oltre i 16.000 annunciati). L’impressionante tutto esaurito – quasi completamente frutto della vendita dei biglietti e solo in parte degli accrediti rilasciati agli addetti ai lavori – supera il precedente record di spettatori di 17.000 spettatori registrato nel 2000, a Sydney, per la finale tra Australia e Stati Uniti del primo torneo di pallanuoto olimpico femminile. Il record assoluto per un incontro di pallanuoto risale alla finale del torneo olimpico del 1936, a Berlino, che si svolse davanti a 20.000 spettatori. Nella foto sotto - di Pasquale Mesiano/Insidefoto/Deepbluemedia - l'impressionante colpo d'occhio della Kombank Arena.
Il Montenegro - che aveva eliminato l'Italia nei quarti e l'Ungheria in semifinale conquistando il pass olimpico -, con una gara gagliarda, e persino commovente, ha segnato per primo ed è sempre andato, costringendo la Serbia a rincorrerlo. A 6'37 del terzo tempo conduceva per 6-5. Poi la Serbia, sospinta da un tifo assolutamente incredibile per coralità e sonorità, ha infilato una serie di 4 gol consecutivi un break di 4-0. Poi ci sono stati 2 gol del Montenegro, e a 2'16 dalla fine il risultato era di 9-8. Poi, dopo che i montenegrini hanno fallito in pareggio in superiorità, è arrivato in controfuga il gol di Milan Aleksic che, a 26 secondi dalla sirena finale, ha chiuso definitivamente la partita.
All’apoteosi della Serbia condivisa da tutti – giocatori, tecnici, dirigenti della squadra, autorità e, soprattutto, pubblico – ha fatto da contraltare la disperazione dei giocatori del Montenegro, tanto forte che ci è voluto del bello e del buono per convincerli a presentarsi alla cerimonia di premiazione. Alla fine sono saliti sul podio anche loro, applauditi, grazie pure all’invito dello speaker.
Le uniche bordate di fischi sono state per il presidente della repubblica, Tomislav Nikolic, che ha effettuato la premiazione assieme al presidente della Len Paolo Barelli. Nella consegna delle medaglie si sono alternati anche il ministro dello sport Vanja Udovicic, il presidente della federazione pallanuoto serba Milorad Krivokapic, e il presidente della commissione tecnica della Len Gianni Lonzi.
Prima della premiazione si è svolta la cerimonia del passaggio della bandiera Len dagli organizzatori di Belgrado a quello dei prossimi campionati europei, che si svolgeranno nel 2018 a Barcellona, in Catalogna (Spagna).
La finale di oggi, di rara intensità, disputata in uno scenario inedito e unico, davanti ad un pubblico record, o quasi, è stata memorabile, e lo sarà per molti anni a venire. Una pietra miliare nella storia della pallanuoto.
Classifica Marcatori (prime cinque posizioni)
1. Steven Camilleri (Mlt) 21
2. Denes Varga (Hun) 19
3. Prlainovic (Srb) 18
4. Fountoulis (Gre) e Negrean (Rou) 17
19. Figlioli (Ita) 12
Risultati 14a Giornata
Uomini. Finali. 11°-12° posto: Germania-Olanda 9-7 (2-1, 3-4; 2-1, 2-1). 9° posto: Romania-Francia 6-12 (1-6, 1-2; 1-2, 3-2). 7°-8° posto: Russia-Croazia 5-13 (0-2, 3-3; 1-4, 1-4).
5°-6° posto: Spagna-Italia 8-7 (2-1, 4-2; 1-3, 1-1).
3°-4° posto: Grecia-Ungheria 10-13 (2-4, 2-4; 1-2, 5-3).
1°-2° posto: Serbia-Montenegro 10-8 (1-3, 2-1; 3-2, 4-2).
Gli Award individuali
Top Scorer: Steven Camilleri (Malta) 21 gol
Miglior Giocatore (MVP): Andrija Prlainovic (Serbia)/Foto sotto, di G. Scala
Miglior portiere: Viktor Nagy (Ungheria)