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Lo Jug Dubrovnik (CRO) ha vinto per la quarta volta la Champions League, a conclusione di un percorso straordinario. Arrivato a Budapest con il terzo posto nella fase preliminare lo Jug ha battuto prima l’Eger (HUN), nei quarti, e poi ha braccato le due vincitrici dei gironi, Recco (ITA) nella semifinale e Olympiacos (GRE) nella finale per il primo posto (prima sconfitta dell’intera stagione per i greci).
Nello Jug sugli scudi Marko Bijac, miglior portiere del F6 (13 parate su 17 tiri, pari al 76,5%), e Felipe Perrone, miglior giocatore (MVP, Most Valuable Player), per la seconda volta (la prima nel 2015).
Opposto al Recco nella partita per la medaglia di bronzo, lo Szolnok ha trovato la migliore motivazione giocando davanti al pubblico di casa. Nonostante una pericolosa rimonta del Recco nel terzo tempo, da 2-4 a 5-5, la squadra ungherese è riuscita a controllare la partita e a battere la squadra italiana campione uscente.
A parziale giustificazione della duplice sconfitta il Recco può addurre il mancato supporto del suo capitano, Stefano Tempesti (che si sta riprendendo da un intervento chirurgico agli occhi), sia come un portiere sia come leader “psicologico”. (Nella foto sotto una fase di Recco Szolnok con Figlioli opposto a Mitrovic)
La squadra magiara ha segnato alcuni gol facili ma è stato soprattutto Denes Varga, capocannoniere della stagione con 33 gol, a mettere a segno un paio di gol brillanti alla fine del terzo periodo, terminato con lo Szolnok in vantaggio di 3 gol (5-8) e ormai avviato verso la vittoria; a quel punto era chiaro che non vi sarebbe stato modo di rientrare per il Recco. Su 12 presenze in F6/F4 è la terza volta che il Recco no riesce a disputare la finale. Per lo Szolnok questo bronzo è stato il suo miglior risultato di sempre sulla scena europea.
Nella finale per il primo posto ha prevalso il gioco difensivo duro, con le difese protagoniste e pochi gol (soltanto 10 in tutto): merito anche dei due portieri croati autori di prestazioni eccezionali. Di Marko Bijac, portiere dello Jug, abbiamo già detto ma il suo predecessore a difesa della porta della Nazionale croata ora estremo difenzorfe dell’Olympiacos, Josip Pavic, non è stato da meno. anche pubblicato importante parate per l'Olympiacos, ma il tiro della decidere virtuale appena scivolato in sotto la sua mano nel momento più cruciale, sul 4-4, 05:16 da tempo. Grande partita anche del grande mancino Maro Jokovic che ha molto contribuito al trionfo dello Jug. Alla fine l squadra croata ha festeggiato la vittoria con il tradizionale tuffo in piscina (foto di copertina).
Nella sconfitta dell’Olympiacos ha pesato anche un’inconsueta inefficacia con l’uomo in più. Lo Jug ha resistito alla pressione degli avversari fino all'ultimo minuto ed è riuscito a trasformare un tiro di rigore a 11 secondi dalla fine.
E’ la prima volta che lo Jug vince la Champions all’estero; nelle tre precedenti vittoriose occasioni, infatti, il torneo si era disputato a Dubrovnik.
Champions League, Final Six – Risultati della 3a Giornata
Finale per la Medaglia d’Oro
Jug Croatia Osiguranje Dubrovnik (CRO) - Olympiacos Pireo (GRE) 6-4
Finale per la Medaglia di Bronzo
Pro Recco (ITA) - Szolnoki Dozsa Kozgep (HUN) 7-11
Classifica Finale e Premi in Denaro
1. Jug € 50.000
2. Olympiacos € 40.000
3. Szolnok € 33.000
4. Recco € 31.000
5. Barceloneta € 28.000
6. Eger € 27.000
Miglior giocatore: Felipe Perrone (Jug)
Miglior portiere: Marko Bijac (Jug)
Top scorer: Denes Varga (Szolnok) 33 gol (prelims: 28, F6: 5)
Foto Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto