Tecnica del Nuoto.
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Nella notte italiana ha preso il via la quarta giornata di tuffi della Coppa del Mondo di Wuhan. Le gare sono ricominciate con la semifinale di Lorenzo Marsaglia dal trampolino di 3 metri; ieri il tuffatore romano é stato bravo, piazzandosi 11º con l’ottimo punteggio di 417 punti e oggi ne sarebbero serviti almeno 400 per riconfermare la posizione, piazzarsi tra i primi 12 atleti del mondo e accedere alla finale.
Purtroppo se ieri Marsaglia ci aveva dato l’impressione di essersi tuffato senza “dare ascolto” all’emozione, quest’oggi lo abbiamo visto approcciarsi ai suoi tuffi in maniera piú rigida, contratta. Questo modo di saltare non ha giovato e i suoi tuffi ne hanno risentito, in special modo i presalti; si é visto subito nel triplo e mezzo avanti, sessanta punti, e nel doppio e mezzo indietro, 55 punti, due tuffi non sbagliati, ma da cui ha ricavato veramente poco. Poi la rigidità di cui prima ha completamente compromesso il presalto del triplo e mezzo rovesciato ed è arrivato l’errore, l’ingresso in acqua troppo scarso. Presumibilmente l’azzurro a questo punto della gara ha perso concentrazione ed anche il triplo e mezzo ritornato non è andato come doveva.
Marsaglia ha comunque concluso la semifinale con un buon quadruplo e mezzo avanti, ma il punteggio è stato nettamente inferiore a ieri: 349.55 punti e la diciassettesima posizione; ne sarebbero serviti 403.50 per entrare, il punteggio realizzato dal veterano Ken Terauchi, dodicesimo.
A seguire l'eliminatoria sincro 10 metri con Noemi Batki e Chiara Pellacani tra le partecipanti. Batki e Pellacani hanno saltato bene, ci sono da aggiustare gli ingressi in acqua un pó in tutti i tuffi, che mancano di quella pulizia che potrebbe far fare alle due azzurre il salto di qualitá. Questa mattina si sono piazzate none con 258.60 punti e se riuscissero a guadanare almeno 10 punti in piú su ogni tuffo libero e almeno 5 nei tuffi obbligatori potrebbero aspirare ad una posizione importante e sopratutto alla qualifica per le FINA World Series del 2019 (prime sei posizioni).
La coppia cinese di Zhang Minjie e Zhang Jiaqi conduce la gara, dietro di loro a poco meno di 20 punti di distanza le nord coreane Kim e Kim, e poi le canadesi Benfeito e Mc Kay.
Nel pomeriggio (mattina in Italia) le due finali. Assenti gli azzurri da 3m, Cao Yuan e Xie Siyi hanno dato spettacolo in casa propria, disputandosi i primi due posti sul podio a colpi di voti altissimi e quantomai meritati, lasciando le briciole agli avversari.
Unico a restare a galla, almeno per la prima metà di gara, è stato il britannico Jack Laugher, il favorito per il terzo posto sul podio; all’inizio è riuscito a restare aggrappato ai due tuffatori cinesi e anzi a piazzarsi tra loro. Ma è bastata una rotazione, la quinta, per cambiare le carte in tavola: il quadruplo e mezzo avanti di Laugher, uno dei cavalli di battaglia del britannico, è finito troppo abbondante, rimediando “solo” 72 punti. Un errore fatale per le speranze quantomeno di un argento, perché i cinesi hanno piazzato il colpo del KO: triplo e mezzo ritornato carpiato di Xie Siyi da 99.90 punti, doppio e mezzo avanti con tre avvitamenti per Cao Yuan da 99.45 punti!
La gara si è così avviata verso la sua naturale conclusione, con Xie Siyi oro con 557.60 punti e Cao Yuan argento a 544.60 punti; bronzo a Laugher, con i suoi 515.00 punti che in Europa non temono rivali, ma che significano quasi 30 punti dall’argento in un contesto mondiale.
Per quanto riguarda la gara nella gara, i tuffatori fino all’ottavo posto si sono qualificati per le FINA World Series 2019: si tratta dei messicani Pacheco e Castillo, rispettivamente quarto e sesto; e poi del tedesco Hausding, che centra un ottimo quinto posto dopo una stagione travagliata, dell’irlandese Dingley (alla sua seconda qualificazione dopo quella olimpica) e del giapponese Sho Sakai.
Chiara Pellacani e Noemi Batki, a seguire, sono tornate in vasca per disputare la finale sincro dalla piattaforma.
Undici le coppie in gara dopo il ritiro della coppia di Singapore per problemi fisici, con le cinesi largamente favorite e con le altre coppie a disputarsi non solo le medaglie, ma anche i primi sei posti in classifica, che danno l’accesso alle FINA World Series 2019.
Gli obbligatori italiani sono migliorati di qualche punto rispetto al mattino, ma anche le altre coppie avversarie sono cresciute, portando le nostre azzurre a iniziare dall’ultimo posto la serie di liberi: liberi che sono cominciati “così così” con un triplo e mezzo avanti non indimenticabile, ma che sono andati in crescendo con due buonissimi tuffi, il triplo e mezzo ritornato e il doppio e mezzo indietro con avvitamento, rispettivamente da 70 e da 65 punti.
Posizione dopo posizione, le nostre azzurre hanno approfittato degli errori altrui, scalando la classifica fino all’ottavo posto finale, a 280.26 punti, distanti 11 punti – meno di quelli persi tra 107B e obbligatori – da quel sesto posto che avrebbe significato World Series e che sarebbe stato una conquista prestigiosa. Le tuffatrici italiane sono però seconde tra le coppie europee, dietro al Regno Unito distante meno di due punti, e a questo punto sognare una medaglia in vista degli Europei di Edinburgo non è più proibito.
Il podio ha rispettato le previsioni, con le cinesi Zhang Jiaqi e Zhang Minjie oro con 366.12 punti, le nordcoreane Kim Mi-Hwa e Kim Kwang-Hui argento a 328.98 punti e le canadesi Meaghan Benfeito e Caeli McKay bronzo con 324.42 punti. Alle World Series vanno anche la Malaysia (Pamg-Cheong), gli Stati Uniti (Parratto–Gilliland) e il Messico (Agundez–Orozco).