Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
All’estero la chiamano clean sweep, ed è l’impresa di conquistare il massimo delle medaglie disponibili in una competizione internazionale: la Cina c’è riuscita altre tre volte in Coppa del Mondo (nel 2006, nel 2012 e nel 2014), ed è tornata a fare l’en plein di medaglie in questa edizione casalinga della World Cup di Wuhan.
I due tuffatori cinesi nella finale maschile dalla piattaforma, la gara regina, sono stati a dir poco stellari. Mostruoso Chen Aisen, oro con 557.80 punti e cinque tuffi su sei tra i 94 e i 100 punti; per lui una sola imprecisione, quella sul triplo e mezzo indietro carpiato, fruttato comunque 70 punti. Altrettanto bravo Yang Jian, secondo con 537.40 punti: aveva fatto scalpore qualche anno fa per il suo coraggio di portare il quadruplo e mezzo avanti in posizione carpiata, e poi sparito per qualche anno a favore di atleti più esperti e costanti. Oggi ha raggiunto vette più elevate, tra cui i 102.60 punti sul triplo e mezzo indietro, ma è stato meno costante nei punteggi e alla fine il suo rischioso tuffo da 4.1 non ha pagato abbastanza.
Poco da fare per gli altri in gara: c’ha provato con un certo impegno l’australiano Domonic Bedggood, in scia dei cinesi fino a metà gara, salvo poi sbagliare il triplo e mezzo indietro; gli altri invece sono apparsi subito lontanissimi, più impegnati a mettere nel mirino il terzo posto (per chi ne aveva le possibilità) o uno degli altri cinque piazzamenti che garantiscono l’accesso alle FINA World Series 2019. Bronzo andato al fotofinish all’americano David Dinsmore, che con i suoi 489.80 punti ha soffiato la medaglia a Benjamin Auffret per pochissimi punti. Alle World Series, oltre al francese, anche i messicani Villareal e Berlin, il russo Shleikher e l’australiano Bedggood, tutti sopra 450 punti.
In notturna, in semifinale, era stato eliminato Vladimir Barbu. L qualificazione in finale non era un risultato scontato né facile, ma nelle corde dell'azzurro, che lo ha dimostrato più volte, compreso ieri; la sua prestazione però è iniziata leggermente sottotono, con i primi due tuffi, doppio e mezzo rovesciato e triplo e mezzo avanti, eseguiti in maniera poco efficace, tanto da posizionare Barbu in 17ª posizione.
Con la verticale e triplo indietro ed il triplo e mezzo ritornato ha però riguadagnato terreno, portandosi 13º, ad un passo dalla qualifica; purtroppo il triplo e mezzo indietro, che sarebbe dovuto essere il tuffo della svolta, lo ha concluso abbondante, tornando nelle retrovie della classifica.
Peccato, un'occasione mancata perché con i suoi 400 punti il tuffatore italiano si sarebbe guadagnato il diritto di partecipare alla finale, ma questa mattina ne ha totalizzati 367.95, chiudendo 16º.
La Coppa del Mondo FINA a Wuhan si è chiusa con un altro ottavo posto nel sincro per la nazionale azzurra: Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi, questa mattina none nell’eliminatoria di riscaldamento (nessuna eliminazione), sono riuscite a guadagnare una posizione e a incrementare sensibilmente il proprio punteggio.
Resta tuttavia qualche rimpianto perché la prestazione delle nostre azzurre è stata dello stesso livello di coppie ben più esperte, come quella ucraina o quella malese, o più affiatate, come quella olandese; e quel rimpianto ha un nome, il doppio e mezzo indietro da 50 punti, già individuato questa mattina come tuffo chiave della gara delle nostre atlete. Sono soltanto 7, infatti, i punti che separano l’Italia dalle quinte classificate a pari merito di oggi, quel piazzamento che avrebbe garantito alle nostre atlete la ghiotta occasione delle FINA World Series 2019.
Resta comunque l’impressione di una buona gara da parte delle azzurre, che ha visto come perla il doppio e mezzo avanti con avvitamento da ben 66.60 punti, uno dei migliori dell’intera gara, e il punteggio finale di 267.78, buono e comunque migliorabile visto il già citato errore. Agli Europei di Edinburgo, con una preparazione adeguata, si può sognare un piazzamento prestigioso.
Il podio ha rispettato tutti i pronostici: tredicesimo oro su altrettante gare per la Cina, che con i 334.80 punti di Shi Tingmao e Chang Yani completa l’en plein (per la loro nazionale anche i 4 argenti delle doppiette delle gare individuali!). L’argento è andato al Canada di Jennifer Abel e Melissa Citrini-Beaulieu con 302.04 punti, mentre il bronzo all’Australia di Anabelle Smith e Esther Qin con 290.10 punti. Alle World Series 2019 si qualificano Olanda, Ucraina e Stati Uniti.