Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
Nella penultima giornata dei Campionati Europei di Budapest, un impresa strepitosa della 16enne Benedetta Pilato (sopra in copertina) che nuota il record del mondo dei 50 rana in 29"30 e demolisce il 29"40 nuotato da Lilly King proprio nella Duna Arena per l'oro mondiale del 2017 con cui la 24enne statunitense, già olimpionica, realizzò la prima doppietta iridata poi bissata a Gwangju due anni dopo.
Di nuovo insieme sul podio europeo Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti negli 800 stile libero (sopra sul podio e sotto), rispettivamente argento in 7'43"62 e bronzo in 7'46"10, alle spalle dell'ucraino Mykhaylo Romanchuk, che conferma il titolo del 2018 dopo essersi preso pure quello dei 1500 davanti all'olimpionico azzurro che torna in Italia con 5 medaglie (tre d'oro nella 5 e 10 chilometri e nel team event) nuotando 20,850 chilometri.
50 RANA: Nicolò Martinenghi (sotto con la medaglia) mette alle spalle la delusione per il quinto posto nei 100 e si prende uno scintillante bronzo nei 50 rana: prima medaglia europea individuale della carriera.
L'oro, come da pronostico, va al britannico, campione e primatista del mondo (25"95) Adam Peaty (sotto), già dominatore dalla doppia distanza, in 26"21; l'argento al bielorusso Ilya Shymanovic in 26"68.
Il 21enne di Varese, già terzo con la 4x100 mista mixed, nuota in 26"68. Finisce ottavo il compagno d'allenamenti, entrambi preparati da Marco Pedoja, Alessandro Pinzuti in 26"68.
4X100 STILE LIBERO MIXED: A rendere ancora più dolce la serata per l'Italnuoto ci pensa nella gara di chiusura la 4x100 stile libero mixed che conquista uno scintillante bronzo, portando il record italiano sul 3'22"64. L'oro va alla Gran Bretagna in 3'22"07, l'argento all'Olanda in 3'22"26. Il lancio di Alessandro Miressi (47"63) è strepitoso e cambia davanti a tutti; Thomas Ceccon (47"59 - migliore frazione lanciata) e Federica Pellegrini (53"58) mantengono gli azzurri al primo posto; in chiusura Silvia Di Pietro (53"84) che paga la stanchezza accumulata in questa settimana di gare e negli ultimi venticinque metri viene sorpassata dalla britannica Freya Anderson (52"88) e dall'olandese Femke Heemskerk (51"73). Ma arriva un bronzo pesantissimo e il primato italiano, fanno meglio del 3'24"55 di Filippo Magnini, Luca Dotto, Erika Ferraioli e Pellegrini per l'argento di Londra 2016.
200 MISTI: Sara Franceschi ed Ilaria Cusinato escono fuori dall'acqua a testa alta nella finale dei 200 misti, con la consapevolezza di essersi entrambe ritrovate. La 21enne di Livorno, seguita dal papà e tecnico federale Stefano Franceschi, quinta nei 400 misti, scende per la prima volta in carriera sotto il 2'11 e chiude quarta in 2'10"65 (prec. 2'11"41 in semifinale), salendo al secondo posto tra le performer italiane. Sesta in 2'11"70 la primatista italiana Cusinato, che vanta un personale da 2'10"25. La 21enne di Cittadella, tornata ad allenarsi con Moreno Daga, nonché bronzo europeo a Glasgow 2018 nei 200 e nei 400 misti, chiude l'europeo anche con il quarto posto nei 400 misti e il quinto nei 200 farfalla. Vince l'israeliana Anastasia Gorbenko (sotto sul podio) in 2'09"99; argento la britannica Abbie Wood in 2'10"03 e terza l'ungherese Katinka Hosszu, cui non riesce il bis dopo il successo nei 400, terza in 2'10"12.
SEMIFINALI. 50 RANA: Il mondo è di una adolescente di Taranto che si chiama Benedetta Pilato (sotto) e che continua a stupire tutti, scrivendo un'altra impresa della sua breve ma già eccezionale carriera. La 16enne nuota il record del mondo dei 50 rana in 29"30 e demolisce il 29"40 nuotato da Lilly King proprio nella Duna Arena per l'oro mondiale del 2017 con cui la 24enne statunitense, già olimpionica, realizzò la prima doppietta iridata poi bissata a Gwangju due anni dopo. Un'impresa straordinaria di un'atleta che non conosce ancora quale siano i suoi limiti.
Cadono in un solo colpo anche il primato europeo (29"48), della lituana Ruta Meilutyte, campionessa di tutto tra i 14 e i 16 anni, ai Mondiali di Barcellona 2013, e il record italiano e del mondo juniores che Benedetta aveva migliorato in mattinata (29"50). Tra le migliori otto c'è anche Arianna Castiglioni che nuota il quinto tempo. La 23enne di Busto Arsizio, argento nei 100, chiude in 30"44 dopo che in mattinata aveva nuotato il personale (30"15).
200 DORSO: Margherita Panziera si qualifica per la finale con il miglior tempo. La 25enne di Montebelluna e primatista italiana (2'05"56), preparata da Gianluca Belfiore, d'argento nei 100 e con la 4x200 stile libero mixed e bronzo con la 4x100 mista mixed, come al mattino è l'unica a scendere sotto il 2'08 e chiude in 2'07"61, trasmettendo un senso di grande sicurezza. Alle spalle della veneta c'è la diciottenne austriaca Lena Grabowski in 2'08"60.
50 STILE LIBERO: Sesto tempo ex aequo in 21"86 e primato personali battuti per Alessandro Miressi e Lorenzo Zazzeri che si qualificano alla finale. Il 22enne di Torino e argento nella doppia distanza, bronzo con la 4x100 stile libero e con la 4x100 mista mixed e allenato da Antonio Satta, cancella il 21"93 siglato lo scorso 11 agosto al Sette Colli; il 26enne di Firenze, terzo con la 4x100 stile libero, abbassa il 21"89 nuotato lo scorso 31 marzo agli assoluti di Riccione. Il più veloce è il greco Kristian Gkolomeev che in 21"60 precede il francese e vice campione olimpico Florent Manaudou attardato di 7 centesimi.
100 FARFALLA: Nella finale ci sarà anche Federico Burdisso che in semifinale nuota l'ottavo tempo. Il 19enne pavese, argento nella doppia distanza, seguito da Simone Palombi, chiude con il primato personale di 51"66 (prec. 51"73) e si conferma al terzo posto tra i performer italiani. L'ungherse Kristof Milak, oro nei 200 farfalla, è il migliore con il record dei campionati in 50"62 (50"64). Eliminato il campione uscente Piero Codia, undicesimo in 51''86.
50 FARFALLA: Nessuna azzurra al via della finale. Elena Di Liddo nuota in semifinale il dodicesimo tempo in 26"23; Silvia Di Pietro ha rinunciato per risparmiare energia in vista della staffetta poi di bronzo. Conferma il miglior tempo la francesce Melanie Henique in 25"53.
TROFEO DELLE NAZIONI. Dopo 34 finali prosegue il percorso dell'Italnuoto in testa alla classifica per nazioni. Gli azzurri - 2 ori, 8 argenti ed 11 bronzi con 41 presenze gara in finale - appaiono irragiungibili dall'alto di 750 punti. Confermate anche le altre posizioni di vertice con la Gran Bretagna (689) avanti alla Russia (602); quarto posto per l'Ungheria (498), molto più lontana l'Olanda (326) che precede la Francia (275). Rimangono 34 le nazionali a punti.