Tecnica del Nuoto.
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Il “politicamente corretto” è sempre più protagonista del panorama sportivo. L’ultima polemica ha per oggetto delle speciali cuffie da nuoto di formato maxi ideate apposta per nuotatrici e nuotatori neri dalla capigliatura voluminosa. La loro richiesta di poterle indossare alle Olimpiadi di Tokyo non è stata accolta.
Dunque, nuotatori e le nuotatrici nere non potranno gareggiare alle Olimpiadi con il «Soul Cap»: questo è il nome del brand di un tipo di cuffie studiate appositamente per mantenere asciutti i capelli delle persone di colore.
La commissione che si occupa di varare le regole per il nuoto ha deciso che queste cuffie «non seguono la forma naturale della testa e quindi non possono essere usate». Gli atleti si sono detti «molto dispiaciuti».
Alice Dearing (in copertina), prima nuotatrice nera a rappresentare la Gran Bretagna alle prossime Olimpiadi, nella maratona 10 km, è convinta che molte ragazzine di origine africana lascino il nuoto per via dei capelli, che sono molto più voluminosi e secchi degli altri e possono essere danneggiati dal cloro presente nelle piscine.
Con sedi a Londra e in California Soul Cap è un marchio di nuoto di proprietà di due soci neri, con la missione di rendere il nuoto inclusivo per tutti. Le cuffie sono vendute anche su Amazon.
I due titolari dicono: “Entrambi siamo cresciuti senza imparare a nuotare. Così abbiamo iniziato a prendere lezioni insieme, e li abbiamo incontrato una donna con i capelli afro che lottava per farceli stare in una cuffia tradizionale. Ci siamo resi conto che non esisteva un marchio di costumi da bagno che produceva cuffie per persone con capelli voluminosi, quindi abbiamo deciso di crearne uno nostro.
Le nostre cuffie sono realizzate in silicone di alta qualità e progettate proprio a Londra. Sono approvate dalla nuotatrice britannica Alice Dearing e sono stati presentati in Women's Health and Refinery29. Ciò che ci rende davvero unici è la nostra comunità, siamo persone reali che amano essere in contatto con i nostri clienti”.
La FINA ha risposto alle critiche con il seguente comunicato stampa:
“La FINA prende atto dei commenti e delle reazioni riguardanti l'uso delle cuffie da nuoto “Soul Cap” nelle competizioni FINA.
La FINA si impegna a garantire che tutti gli atleti “acquatici” abbiano accesso a indumenti da competizione appropriati laddove questi non conferiscano un vantaggio competitivo. La FINA sta attualmente esaminando la situazione per quanto riguarda "Soul Cap" e prodotti simili, comprendendo l'importanza dell'inclusione e della rappresentanza.
Non ci sono restrizioni sulle cuffie da nuoto "Soul Cap" per scopi ricreativi e didattici.
La FINA apprezza gli sforzi di "Soul Cap" e di altri fornitori per garantire a tutti la possibilità di godersi l'acqua. La FINA parlerà anche con il produttore del "Soul Cap" sull'utilizzo dei loro prodotti nell’ambito dei Centri di Sviluppo FINA.
La FINA prevede di considerare "Soul Cap" e prodotti simili in occasione di iniziative più ampie volte a garantire che non vi siano barriere alla partecipazione al nuoto, che è sia uno sport che un'abilità vitale per la sopravvivenza”.