Gregorio Paltrinieri ( in copertina e sotto) nuota con il cuore, andando oltre i limiti del fisico con la forza della mente e della determinazione e si prende l'argento nonostante la mononucleosi che lo ha colpito e debilitato da inizio giugno. L'800 di Paltrinieri è strabiliante, frutto di classe, forza, caparbietà. Una gara dominante, condotta sempre in testa fino ai 700 metri con una partenza veloce che disorienta tutti. Nuota appiccicato alla corsia 8, quasi a nascondersi, e resiste fino al 7:42.11 d'argento con i seguenti i passaggi: 55.15 (1), 1:52.86 (1), 2:51.47 (1), 3:50.55 (1), 4:49.59 (1), 5:48.05 (1), 6:45.42 (2).

L'americano Robert Finke (sotto sul podio) lo passa grazie agli ultimi 50 da 26.39 contro 28.04 e vince la medaglia d’oro. Il bicampione europeo Mykhaylo Romanchuk, favorito della vigilia, è terzo in 7:42.33 (1:54.88, 3:51.98, 5:48.50). Fuori dal podio il tedesco Florian Wellbrock, campione del mondo dei 1500 stile libero e della 10 chilometri, quarto in 7:42.68. Paltrinieri difenderà il titolo olimpico nei 1500 stile libero sabato 31 luglio dalle batterie e poi si tufferà nella Tokyo Bay il 5 agosto per la dieci chilometri di fondo.

Un po' di emozione per la prima finale olimpica limita Alessandro Miressi che nei 100 stile libero è sesto in 47.86 (22.97). Il 22enne di Torino, già campione europeo e argento in carica e vice campione olimpico con la 4x100,  peggiora il 47.52 della semifinale e resta alle spalle degli dei della velocità: vince il campione mondiale statunitense dal 2017 Caeleb Dressel (sotto all'arrivo) in 47.03 davanti al campione olimpico australiano Kyle Chalmers (47.08) e il campione e primatista europeo russo Kliment Kolesnikov (47.44). Il podio del russo è appena ad un centesimo dal record italiano dell'azzurro.

Nei 200 rana maschili, l'australiano Izaac Stubblety-Cook (sotto sul podio) con il record olimpico in 2:06.38 tocca per primo davanti all'olandese Arno Kamminga in 2:07.01 e al finlandese Matti Mattsson in 2:07.13.

Nei 200 farfalla donne la cinese Yufei Zang (sotto con la medaglia) con 2:03.86 stabilisce il record olimpico, medaglia d'argento Regan Smith (USA) in 2:05.30 e medaglia di bronzo all'altra americana Hali Flinckinger in 2:05.65.

Staffetta 4x200 stile libero donne medaglia d'oro e con record del mondo per il quartetto cinese (Junxuan Yang, Muhan Tang, Yufei Zhang, Bingjje LI) (sotto) con 7:40.33, allo loro spalle gli Stati Uniti con 7:40.73 record americano, medaglia di bronzo alle australiane con 7:41.29 record oceanico.

SEMIFINALI: Mai in gara Francesca Fangio che chiude quindicesima la semifinale dei 200 rana in 2:27.56. La ventiseienne livornese, sesta agli europei di Budapest, aveva nuotato in 2:23.89 le batterie. La sudafricana Tatjana Schoenmaker, già argento nei 100 e miglior performer mondiale dell'anno, ancora avanti a tutte, ma senza record (2:19.33).

Stavolta grinta e determinazione non bastano ad Alberto Razzetti, già ottavo nei 400 misti alla prima finale olimpica della carriera, che è fuori per sei centesimi nei 200 misti in 1:57.70. L'ultimo posto in finale è dell'eterno Laszo Cseh che, alla quinta olimpiade, trova la zampata giusta in 1:57.64. In testa il cinese Shun Wang in 1:56.22.

Simona Quadarella vuole prendersi la rivincita e ci regala un'altra emozione grande. Dopo il quinto posto nei 1500 si fa strada negli 800 stile libero e mette nel mirino la finale di sabato 31 luglio. La primatista italiana, campionessa europea e vice campionessa mondiale della distanza, raggiunge la finale con una performance regolare, ben gestita, e una forza di volontà che caratterizza da sempre la sua carriera. E' terza nella heat e nel ranking generale con 8:17.32. La statunitense, primatista mondiale con 8:04.79, Katie Ledecky, campionessa olimpica a Rio 2016 e ancora prima nel 2012, le nuota nella corsia a fianco e timbra il miglior tempo delle batterie di 8:15.67, seguita dall'altra americana Katie Grimes in 8:17"05.
Si ferma al ventesimo posto con 8'33.15 Martina Rita Caramignoli (8:24.16 è il suo personale). Trentenne di Rieti, è approdata alla sua prima Olimpiade dopo un ottimo europeo in cui ha conquistato il bronzo nei 1500 e si è classificata quinta negli 800 stile libero.

Nella finale della 4x100 mista mixed dell'alba di Sabato 31 Luglio hanno prenotato un posto gli azzurri. Se la Gran Bretagna festeggia il record europeo appena stabilito con 3:38.75, molto vicino al mondiale di 3:38.41, la squadra italiana sorride per il quinto tempo di 3:42.65, non lontano dal limite nazionale di 3:42.30, che la proietta in finale. Simone Sabbioni 53.96, Nicolò Martinenghi 58.38, Elena di Liddo 57.29 e Federica Pellegrini 53.02 si piacciono e piacciono molto ai tifosi italiani.

BATTERIE: Avanza Margherita Panziera, campionessa europea e primatista italiana con 2:05.56, che nuota la batteria dei 200 dorso in 2:10.26 (1:03.41 al passaggio di metà gara) e si affaccia alle semifinali con il dodicesimo tempo. Davanti a tutte c'è l'australiana, argento iridato, Kaylee McKewon con 2:08.18. Ventesima ed eliminata Katinka Hosszu, argento olimpico a Rio 2016 e mondiale del 2017.

Federico Burdisso prova a lanciare l'assalto anche ai 100 farfalla. Ma la fortuna gli volta le spalle e si ferma al 17simo posto, primo degli esclusi, dopo aver nuotato in 51.82 (il suo personale è 51.39 del 23 maggio a Budapest). Il primatista italiano dei 200, quarto ai Mondiali di Gwangju e vice campione europeo in carica, deve comunque ritenersi soddisfatto ed orgoglioso della splendida medaglia di bronzo di mercoledì nei 200 farfalla. Trentunesimo Santo Yukio Condorelli con 52.32, anche lui lontano dal suo personale (51.62 del 25 giugno 2021 a Roma).

Photo Giorgio Scala / Deepbluemedia / Insidefoto