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Nella quinta giornata della World Cup in svolgimento ad Alessandropoli, in Grecia, l'Italia cede di misura contro l’Ungheria. Le vicecampionesse iridate vengono trascinate da una superlativa Keshzthelyi autrice di una sestina. Al Setterosa non basta una prova di cuore, andando anche in vantaggio sul 6-5 a metà gara. Poi il maggior peso specifico delle veterane magiare fa la tara sul risultato finale, ma una meravigliosa Dafne Bettini (in copertina) trascina le compagne che giocano da orchestra e che dimostrano di non sfigurare anche a livello internazionale nonostante l'innesto di otto rookies. Il girone finale si deciderà domenica con gli Stati Uniti che hanno battuto Israele 10-9 ed ora sperano in una vittoria proprio contro l'Ungheria; a quel punto con tutte le squadre a pari punti deciderà la classifica avulsa. Bettini ha la mano calda, sale di gambe e spara l'1-0 dal perimetro che sblocca il risultato. Agnese Cocchiere commette fallo grave e Hajdu pareggia fulminando Aurora Condorelli. La stessa centroboa azzurra si guadagna fallo grave e Sofia Giustini firma il nuovo sorpasso in diagonale. Dopo tre occasioni in più fallite pareggia l'Ungheria con l'ex Orizzonte, Keshzthelyi, che con classe e potenza spara sotto al sette il 2-2. L'Italia spinge ma fallisce la terza superiorità numeriche mentre sul capovolgimento, Rybanska dà il primo vantaggio alle compagne con la bomba dal perimetro. Bianca Maria Rosta manovra da uno e cambia il fronte per Beatrice Cassarà brava e lesta ad insaccare il 3-3 in apertura di secondo quarto. L'Ungheria risponde subito: la stessa Rosta esce per fallo grave e Pogonyi dal perimetro segna il nuovo vantaggio magiaro con un tiro che Condorelli non riesce a respingere. Le avversarie spingono e Leimeter finalizza per Farago la prima controfuga magiara. Ancora da posizione uno manovra bene Morena Leone e trova Paola Di Maria che si stacca dalla marcatura e fulmina al centro col tap in Neszmely. In un amen le azzurre rientrano e passano col la doppia superiorità finalizzata da Leone che si muove come un giaguaro da uno e insacca il 5-5 e la stessa due del Catania che si regala il bis dalla sua mattonella per il 6-5 che ribalta il match. Al rientro Giustini ha la chance in più ma la fallisce e allora l'Ungheria si affida alla sua atleta di maggior classe: Keshzthelyi prima pareggia da fuori e poi riporta le compagne avanti dall'angolo. L'Ungheria è on fire, le azzurre si disuniscono e Leimeter le punisce col mancino in diagonale per il nuovo +2 magiaro e break di 3-0. Carlo Silipo chiama time-out e le azzurre rispondono in più con Di Maria che si regala il bis con deviazione su tiro di Bettini. Leimeter però ristabilisce il +2 in un amen ancora col diagonale mancino. Rybanska commette terzo fallo grave e l'Italia si affida all'asse catanese Leone/Bettini per il bis della 9 azzurra in più. Come al solito le avversarie in difficoltà lasciano il comando all'evergreen Keshzthelyi che è una sentenza da due metri. Il Setterosa non cede e con coraggio trova il meno uno con Rosta ma ancora Keshzthelyi è immarcabile e dal perimetro ubriaca di finte la difesa azzurra e scocca il lob da fuori. Le azzurre però spingono trovano l'undicesima superiorità che finisce con un evidente trattenuta su Cocchiere. L'azione prosegue, Silipo chiama il Var che gli dà ragione. Bettini dai cinque metri punisce le magiare per il meno uno frutto della tecnologia e il nuovo regolamento. Il tecnico azzurro Silipo trova anche il secondo challenge per una possibile deviazione di Condorelli su tiro di Leimeter che non c'era. L'Italia ha la possibilità di rientrare ma sbaglia con Giustini la dodicesima superiorità che invece ancora e sempre Keshzthelyi trasforma dall'altra parte per il 12-10. Bettini è l'ultima ad arrendersi e con determinazione trova il meno uno dopo un'azione insistita dal perimetro. La partita si innervosisce, Cocchiere e Varro vanno fuori per reciproche scorrettezze e l'Ungheria ne approfitta vittimando l'undicesimo extra player con Farago a due minuti dal termine. L'Ungheria sbaglia in più mentre Bettini sale in cattedra e a dieci secondi dalla fine segna il suo quinto centro e il meno uno che potrebbe risultare decisivo ai fini della classifica avulsa.
TABELLINO:
UNGHERIA-ITALIA 13-12 (3-2, 2-4, 6-3, 2-3)
Ungheria: Neszmely, Hajdu 1, Varro, Dobi, Domsodi, Pogonyi 1, Baksa, Keshzthelyi 6, Leimeter 2, Rybanska 1, Farago 2, Peresztegi-Nagy, Torma, Tiba. All. Cseh.
Italia: Condorelli, Leone 2, Di Maria 2, Cordovani, Gant, Cergol , Giustini 1, Colletta, Bettini 5 (1 rig.), Ranalli, Cocchiere, Sesena ne, Rosta 1, Cassarà 1. All. Silipo.
Arbitri: Cabanas (Esp) e Blaskovic (Cro)
Note: Superiorità numeriche: Ungheria 5/12, Italia 5/14 + 1 rigore. Ammonito Cseh (all. U) per proteste nel quarto periodo. Uscite per limite di falli Rybanska (U) nel terzo tempo, Pogonyi (U), Ranalli e Gant (I) nel quarto tempo. Espulse Cocchiere (I) e Varro (U) per reciproche scorrettezze.
WORLD CUP – ALESSANDROPOLI:
5^ giornata – sabato 18 gennaio:
Stati Uniri-Israele 10-9 (2-1, 1-3, 5-4, 2-3)
Ungheria-Italia 13-12 (3-2, 2-4, 6-3, 2-3)
Grecia-Australia 12-8 (3-3, 4-2, 3-2, 2-1)
Spagna-Olanda 16-8 (3-1, 3-4, 6-1, 3-2)
Foto World Aquatics