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Barcellona, 29 luglio - 15i Campionati Mondiali di Nuoto FINA 2013 (50m)/ Giorno 2/29 Luglio – La Nota

BCN13/NUOTO 2: Ruta Meilutyte fantastica

La sedicenne lituana, scatenata, realizza il record del mondo nelle semifinali dei 100 rana. Fabio Scozzoli (100 rana) è quinto e Ilaria Bianchi (100 farfalla) sesta.

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Le illusioni svaniscono al tramonto. E così le speranze di medaglia di Fabio Scozzoli e Ilaria Bianchi. Entrambi quinti alle Olimpiadi di Londra 2012, i due Azzurri speravano in un riscatto e puntavano al podio. Così non è stato. Nei 100rana Scozzoli ha ripetuto il quinto posto di Londra mentre la Bianchi è scivolata un posto indietro, giungendo sesta nei 100 farfalla. Dopo Katie Ledecky, sedicenne, protagonista della prima giornata, un’altra sedicenne, la lituana Ruta Meilutyte, ha illuminato la seconda giornata vincendo la propria semifinale dei 100 rana con un fantastico record mondiale. Ma vediamo, in una veloce panoramica, i fatti più salienti della sessione pomeridiana della seconda giornata.

FINALI

100 rana uomini. Fabio Scozzoli, in corsia uno,  ha nuotato bene, benissimo. Si è tuffato prontamente ed ha lottato per la medaglia di bronzo fino all’ultimo. Quarto ai 50metri in 27.51, con Van der Burgh davanti scatenato a virare per primo in 26.83, il nostro nulla avrebbe potuto né contro l’australiano Christian Sprenger né contro il sudafricano, in possesso di personali nettamente più veloci, rispettivamente 58.46 e 58.93. Il personale di Scozzoli è di 59.42. Il romagnolo, pur migliorando le sue precedenti prestazioni di Barcellona, ha chiuso in 59.70, 28 centesimi sopra il personale. Seconda la legge delle piscine chi non riesce a migliorarsi difficilmente può salire sul podio. E così è stato. Come già a Londra 2012 a Scozzoli  sono mancati gli ultimi metri: gli è mancato quel guizzo irresistibile che gli ha consentito di vincere tante medaglie. Ha prevalso Sprenger. Nell’irruento finale l’australiano ha bruciato Van der Burgh e ha vinto in 58.79, con 18 centesimi di vantaggio sul rivale (58.97). Per il sudafricano una medaglia d’argento che lo soddisfa perché, dopo una stagione opaca, è tornato in forma al momento giusto, un anno dopo il suo trionfo londinese. Sprenger e Van der Burgh sono stati gli unici finalisti a toccare in meo di 59 secondi. Per la medaglia di bronzo il brasiliano Felipe Lima, con 59.65, ha preceduto di 3 centesimi lo sloveno Damir Dugonjic  (59.68) e di 5 centesimi il nostro Scozzoli (59.70). Al sesto posto l’indomabile giapponese Kosuke Kitajima, l’ultimo finalista a scendere sotto il minuto, con 59.58. Kitajima aveva iniziato proprio, dieci anni fa, la sua strepitosa carriera internazionale

100 farfalla donne. Dopo quattro anni la svedese Sarah Sjostrom,25 anni, torna sul gradino più alto del podio mondiale e vince la medaglia d’oro. Una vittoria netta, al termine di una gara volitiva. Tocca in 56.53 (26.40), davanti all’eclettica australiana Alicia Coutts (56.97) e alla primatista mondiale, campionessa olimpica e campionessa mondiale uscente Dana Vollmer (USA) che per il bronzo precede di 3 centesimi la danese Jeanette Ottesen Gray,in 57.24.A Roma 2009 la Sjostrom, con il costumone, aveva vinto in 56.06, allora record mondiale e tuttora record dei campionati. Ilaria Bianchi si batte bene fino a metà gara e vira ai 50 metri in terza posizione (26.43); poi scivola al sesto posto con 58.11. Un piazzamento e un tempo che non soddisfano: un passo indietro rispetto al quinto posto delle Olimpiadi di Londra e un crono distante dl proprio personale di 57.27.

50 farfalla uomini. Il brasiliano Cesar Cielo, 26 anni, ha difeso con successo il titolo vinto a Shanghai due anni fa. Cielo ha toccato in 23.01, soltanto 4 centesimi prima dell’americano Eugene Godsoe, entrato in finale con l’ottavo tempo, e autentico outsider (23.05). Bronzo al francese Fred Bousquet, veterano di tante battaglie, compagno di Laure Manaudou, col tempo di 23.11. Bousquet ha preceduto di un decimo l’altro brasiliano Nicholas Santos. Questi, con 23.21, a sua volta, ha preceduto di un solo centesimo l’ucraino Andrii Govorov. Soltanto ottavo,invece,il fratellone di Laure, Florent, (23.35).

200 Misti Donne. Come previsto dopo le precedenti fasi qui al Palau San Jordi, l’ungherese Katinka Hosszu ha vinto con 2:07.82, infliggendo alle avversarie distacchi rilevanti. Seconda l’onnipresente australiana Alicia Coutts, 2:09.39, e terza, per la gioia del pubblico casalingo, la catalana Mireia Belmonte (2:09.45). Soltanto quarta la campionessa uscente Shiwen Ye, la cinese che, all’età di sedici anni, aveva stupito il mondo a Londra 2012, conquistando il titolo olimpico. Ma qui a Barcellona la Ye ha concluso in 2:10.48, lontana dal proprio personale di 2:07.57. Poi l’americana Caitlin Leverenz (2:10.73) e l’altra ungherese Szuzsanna Jakabos (2:10.95).

SEMIFINALI

100 dorso uomini. Vanno in finale due americani, due francesi, due giapponesi e due oceanici. I due migliori tempi sono di Matt Grevers, 52.97, e David  Plummer, 53.10, rispettivamente primo e secondo nella prima semifinale. Poi Jeremy Stravius (FRA) 53.23; Kosuke Irie (JPN) 53.41; Camille Lacourt (FRA) 53.42; Kosuke  Hagino (JPN) 53.68; Ashley Delaney (AUS) 53.74;  Gareth Kean (NZL) 53.81.

100 dorso donne. In finale due americane – Missy Franklin, miglior tempo con 59.31, non impressionante, ordinaria amministrazione; Elizabeth Pelton, terzo tempo con 59.44 ; due australiane – Emily Seebohm, secondo crono con 59.38 e Belinda Hocking , ottavo tempo con 1:00.24; una giapponese, Aya Terakawa (59.80); una cinese Yuanhui Fui (59.82); l’ucraina Daryna Zevina (59.90) e la ceca Simona Baumrtova (59.99).

100 rana donne. La famosa marcia in più. Ruta Meilutyte ce l’ha e non finisce di stupire, vince la sua semifinale con un passaggio pazzesco ai 50 metri e un chiaro vantaggio sulla pur bravissima russa Yuliya Efimova, ma soprattutto con il nuovo record mondiale, fissato a 1:04.35 (29.97). ll record precedente apparteneva all’americana Jessica Hardy (qualificatasi per la finale con il quarto tempo, 1:06.10) che l’aveva realizzato a Federal Way (Stati Uniti) il 7 agosto 2009, con il costumone. Dopo la dimostrazione di forza che la sedicenne lituana aveva esibito in batteria questo record era nell’aria. La Efimova ha nuotato al meglio: il suo 1:05.29 è superiore al proprio personale, realizzato in batteria, soltanto di 5 centesimi. Terzo, quarto, quinto e sesto tempo di qualificazione rispettivamente per Rikke Moller Pedersen (DEN)1:05.99, Jessica  Hardy (USA) 1:06.10, Breeja Larson (USA) 1:06.61, Viktoriya Solnceva (UKR) 1:06.67.

200 metri stile libero uomini. Vanno in finale due americani, due australiani, un russo, un giapponese, un britannico ed un francese. Il crono più veloce è del russo, Danila Izotov, che si era rivelato ai Mondiali Giovanili del 2008, a Monterrey (MEX), vincendo tre medaglie d’oro. Oggi Izotov ha nuotato in 1:45.84,  un crono che gli ha permesso di battere in semifinale l’americano Ryan Lochte (1:46.06, secondo tempo). Nell’ordine vanno in finale anche Kosuke Hagino(JPN) 1:46.87, Robert Renwick (GBR) 1:46.95, Yannick Agnel (FRA) 1:47.01, Conor Dwyer (USA) 1:47.05, Thomas Fraser –Holmes (AUS)1: 47.21, CameronMcEvoy (AUS) 1:47.31.

 

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