Tecnica del Nuoto.
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Per la famosa rivista americana Swimming World Magazine non vi sono dubbi: i 200 metri stile libero femminili saranno la gara dei Giochi. Oddio, non che manchino altre opzioni. Dai duelli a farfalla fra Chad Le Clos e Michael Phelps, a quello fra Gregorio Paltrinieri e Yang Sun nei 1500 stile libero (se il cinese si presenterà al blocco di partenza), per non parlare dei 100 metri stile libero maschili e femminili le Olimpiadi di nuoto a Rio suscitano attese ed emozioni di elevata intensità.
Tuttavia, il fatto che la fenomenale americana Katie Ledecky, 19 anni, (foto sotto, di Giorgio Scala/Deepbluemedia) praticamente sicura vincitrice dei 400 e 800 metri stile libero, abbia ormai acquisito una consolidata padronanza di gara anche nei 200 stile libero – il titolo mondiale vinto a Kazan è li a dimostrarlo, induce gli osservatori americani a pronosticare per le la tripla d’oro, concedendo però che la vittoria nella gara più breve delle tre non è affatto scontata.
Si mette in luce come la Ledecky, che nei 200 parte dalla seconda prestazione mondiale stagionale (1:54.43), è imbattuta su tutte e tre le distanze, e come questo fattore vada a suo grande vantaggio. Per lei tre punti a favore: il titolo mondiale, la “winning streak” e la motivazione speciale per realizzare la tripla.
Ma si rileva anche che la svedese Sarah Sjostrom (foto sotto, di Andrea Staccioli/Deepbluemedia), autrice del crono più veloce nel 2016 (1:54.34), per la prima volta si è detta determinata ad affrontare le rivali in uno scontro diretto in questa specialità. Per lei, dunque, due punti a favore: il miglior crono dell’anno e la determinazione specifica di vincere questa gara.
Anche per Federica Pellegrini (sotto fra Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri - La foto è di Giorgio Scala/Deepbluemedia), che detiene il terzo tempo 2016 (1:54.55), tre punti a favore: la continua presenza sui podi olimpici (argento ad Atene 2004 e oro a Pechino 2008; soltanto a Londra 2012 è rimasta fuori dal podio, quinta), Mondiali ed Europei dal 2004 in questa gara; la migliorata velocità di base dimostrata dal suo miglior tempo nei 100 stile libero realizzato in giugno al Sette Colli e il suo miglior tempo in tessuto sui 200 metri; la determinazione per riuscire a prendersi a Rio quanto si era lasciata sfuggire a Londra.
Si aggiunga che la Pellegrini è tuttora la detentrice del record mondiale (1:52.98), sia pure realizzato con un costume di alta tecnologia ai Mondiali di Roma 2009; inoltre, oggi è un’atleta sicura del fatto suo, consapevole che può realizzare qualsiasi impresa, e per niente intimorita dalle avversarie.
“Ce ne sono tante”, ci ha detto al centro Federale di Verona qualche ora prima della partenza per Rio. In effetti, oltre alla Ledecky e alla Sjostrom ci sono le australiane Emma McKeon (quarta nel ranking stagionale, 1: 54.83) e Bronte Barratt (9a, 1: 55.95, e medaglia di bronzo a Londra 2012). C’è anche l’altra americana Missy Franklin (11a, 1: 56.18, e medaglia di bronzo a Kazan) che sembra non avere ancora ritrovato la forma smagliante dei suoi giorni migliori ma che potrebbe ritrovarla proprio a Rio.
Tante avversarie ma per Federica un unico scopo, ancorché non apertamente confessato, la medaglia d’oro.
Una motivazione in più le verrà certamente dall’essere portabandiera della delegazione italiana durante la cerimonia di apertura dell’Olimpiade, il 5 agosto, giorno del suo 2° compleanno.
Per Swimming World il podio sarà così composto:
Oro: Katie Ledecky, USA
Argento: Sarah Sjostrom, Svezia
Bronzo: Federica Pellegrini, Italia
Per noi il podio sarà formato quasi certamente da queste tre nuotatrici. In quale ordine non sappiamo, ce lo dirà il campo.