NuotoDopo la prima giornata di gare, sembrava che il ruolo dell’Australia nei Giochi di Londra dovesse assumere proporzioni veramente rilevanti. Non solo la staffetta femminile aveva dato una scossa formidabile con la fantastica vittoria nella 4x100 stile libero, ma numerose altre prestazioni sembravano indicare che gli australiani avevano centrato la condizione ottimale proprio al momento opportuno. Intanto, in virtù della poderosa frazione (52.65) nuotata nella stessa staffetta, Melanie SCHLANGER assumeva a pieno diritto il ruolo di sfidante numero uno di Ranomi KROMOWIDJOJO; poi nelle gare individuali della giornata Emily SEEBHOM era esplosa fin dal mattino nelle batterie dei 100 dorso femminili con un fantastico 58.23, record olimpico e miglior prestazione mondiale di sempre con costumi integralmente tessili; nelle semifinali dei 100 farfalla femminili Alicia COUTTS (56.85) era stata la sola nuotatrice, dietro alla scatenata Dana VOLLMER, a scendere nelle semifinali sotto i 57.00; nei 100 rana maschili Brenton RICKARD (59.50) e Christian SPRENGER (59.61) avevano avuto accesso ad una difficilissima finale con il terzo e quarto tempo rispettivamente; infine nei misti maschili e femminili Thomas FRASER-HOLMES (7°) e Stephanie RICE (6a) avevano raggiunto piazzamenti in finale in linea con il loro valore stagionale e con le attese. Ed ora gli “Aussies” erano pronti a calare il primo dei due assi che avevano nella manica: quello della formidabile staffetta 4x100 stile libero maschile, campione del mondo in carica.