Tecnica del Nuoto.
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È scattata quest’oggi la 51esima edizione del Trofeo Settecolli e, come spesso ha abituato, la manifestazione non tradisce la voglia di grande nuoto internazionale in Italia. Nella vasca del Foro Italico, riempita dalla qualità dei migliori azzurri (per testare la preparazione e chi per cercare “in extremis” la qualificazione agli Europei di agosto), ci hanno pensato anche le star straniere a rendere omaggio alla bellezza della piscina romana. Su tutti, spicca la superiorità di Sarah Sjoestroem (nella foto di copertina by Rita Pannunzi/Deepbluemedia/Insidefoto), che vince le sue prime due gare (100 farfalla e 50 stile libero, con tempi eccellenti): è lei la donna della giornata. Mentre tra gli uomini, il risultato di spicco lo ottiene un lituano nei 100 rana: Giedrius Titenis, capace di battere avversari di primissima fascia come il campione olimpico van der Burgh. E gli italiani? Alcuni di loro non hanno affatto sfigurato, soprattutto tra le donne. Dando la precedenze a chi ha trovato il pass per l’Europeo, ci sono da segnalare soprattutto gli exploit di Elena Di Liddo nei 100 farfalla (argento), e di Aurora Ponselè, ufficialmente fondista, ma che ha trovato la qualifica nei 400 stile libero. Nella stessa gara, bene anche Alice Mizzau, vicinissima al limite imposto dalla Federazione Italiana Nuoto per i Campionati continentali.
Apertura di finali con i 50 dorso femminili. Se li aggiudica Simona Baumrtova in 28’’56. La nuotatrice ceca, oro sulla distanza in vasca corta nel 2013, precede due venete al tocco finale: rispettivamente Elena Gemo, per appena due centesimi, e Arianna Barbieri staccata di sette.
Niccolò Bonacchi si conferma dorsista sprinter d’Italia e si aggiudica la gara maschile in 25’’31. Il fresco primatista italiano (dall’aprile scorso) regola Stefano Pizzamiglio, secondo in 25’’39 (lontano dal 24’’90 richiesto per Berlino) e al giovanissimo, ma altrettanto veloce, Simone Sabbioni.
I 400 stile libero donne, orfani di Federica Pellegrini (ha disputato la finale B degli inediti 50 sl), vedono il dominio della stakanovista ungherese Katinka Hosszu. La 25enne di Pécs (4’05’’ la settimana scorsa a Montecarlo), riesce a vincere davanti alla connazionale Kapas. Vittoria che arriva in 4’05’’92. Benissimo Aurora Ponselè, che realizza un’ottima prestazione, giungendo terza all’arrivo e trovando il pass europeo per 28 centesimi (in 4’07’’92). Quarta un’altra azzurra, Alice Mizzau, che prenota anche lei il “400” europeo chiudendo in 4'08''27.
Nella gara sulla stessa distanza, tra gli uomini non si consuma appeino l’attesissimo duello Paltrinieri-Detti, che agli ultimi Assoluti era diventato un must a colpi di record. La musica cambia per via dell’esperto Paul Biedermann. L’ex campione del mondo su 200 e 400, proprio a Roma nel 2009, lascia sfogare i due azzurri si allenano ad Ostia con coach Morini e piazza il sorpasso decisivo ai 350 metri. Il rush finale del tedesco toglie dai giochi Paltrinieri e lascia Detti a lottare solo per il secondo posto, senza possibilità di replica per la vittoria, arrivata in 3’48’’70.
Nei 100 rana c’era attesa per il ritorno di Michela Guzzetti, alla ricerca di un tempo notevole dopo essere stata ai box per vari problemi fisici nel corso dell’ultimo anno. La portacolori del Centro Sportivo Esercito sfrutta la partenza veloce della svedese Johansson (prima in 1’07’’14), ma paga nella seconda parte di gara, perdendo anche la seconda posizione ai danni dell’olandese Nijhuis. L’1’08’’31 dell’azzurra le vale così il terzo posto, ma non il pass per l’Europeo.
Senza Fabio Scozzoli, fuori dalle finali dopo una batteria mattutina lenta (1’02’’69), condizionata dalla fase di recupero da completare dopo la rottura dei legamenti, la gara maschile dei 100 rana è uno spettacolo per palati fini. Quindi, anche se il forlivese rimane fuori dal duello con fuoriclasse come Daniel Gyurta e Cameron van der Burgh, rispettivamente primatisti del mondo e campioni olimpici di 200 e 100 rana, arriva un exploit non così previsto. Tra i due litiganti, infatti, la spunta il lituano Giedrius Titenis che realizza il nuovo record del meeting (59’’75) e il quarto tempo mondiale stagionale. Gyurta e Koch si devono accontentare di seguirlo sul podio. Quarto il primo degli azzurri, Andrea Toniato (1’00’’72, miglior tempo italiano stagionale, ma non sufficiente per Berlino 2014), mentre Van der Burg delude e si piazza settimo.
Giedrius Titenis, ranista lituano di 24 anni, vincitore dei 100 rana.(Photo Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto)
Ma sono i 100 delfino donne il momento più alto della prima giornata di finali. Merito alla presenza incredibile per qualità di partenti. Ci si aspettava un testa a testa Sjoestroem-Dekker: la seconda regge solo nei primi 50 metri. Alla virata di metà gara, l’azione della svedese è irrefrenabile e realizza il miglior crono mondiale del 2014: un 56’’50 che risponde a Jeanette Ottesen (56’’96 ottenuto pochi giorni fa a Canet-en Roussillon nella seconda tappa del Mare Nostrum). Ma da sottlineare c’è lo splendido 57’’73 di Elena Di Liddo, che conclude al secondo posto davanti proprio alla Dekker. La pugliese migliora e conferma ulteriormente la qualifica già conquistata con il tempo (58’’12) realizzato dieci giorni fa al Memorial Ottaviani. È la seconda italiana a scendere sotto i 58 secondi e, ovviamente, il suo 57’’73 vale la migliore prestazione stagionale di un’azzurra. Quarta la primatista italiana Ilaria Bianchi.
Bence Pulai, ungherese, si aggiudica i 100 farfalla maschili. Bruciati Evgheny Korotyshkin (non qualificatosi per la gara di Berlino 2014, dopo dei Campionati russi deludenti) e l’azzurro Piero Codia, secondi ex aequo. Non entusiasma il campione italiano Matteo Rivolta, soltanto sesto all'arrivo.
Nella gara più veloce di tutte, i 50 stile libero maschili, Marco Orsi ritrova un tempo che non realizzava dalla scorsa stagione: 22’’22. Un crono che tuttavia non vale il limite federale imposto per l’Europeo (22’’), ma che nei Campionati continentali del 2012 gli valse il quarto posto in finale. Secondo si piazza il campione italiano sulla distanza, Luca Dotto (22’’46).
Dopo meno di 10 minuti dalla sua prima finale, arriva la vittoria che regala la doppietta a Sarah Sjoestroem. La svedese, reduce dalla fatica “apparente” del 100 delfino, vince in scioltezza i 50 stile libero. E lo fa con un crono davvero molto interessante perché aperto ad ampi margini di miglioramento. 24’’66 che distanzia la campionessa olimpica Ranomi Kromowidjojo di 25 centesimi. Quarta l’azzurra Erika Ferraioli, che curiosamente trova lo stesso crono (25’’37) che due mesi fa le aveva permesso di vincere il titolo italiano.
Dopo il piazzamento nei 400 stile libero, Gregorio Paltrinieri si riscatta negli 800 stile libero, andando a prendersi la vittoria. Frutto di una gara impostata con parziali ottimi sin dalle prime bracciate. Il carpigiano riesce così a impostare la gara voluta sin dall’inizio e non va al di sotto del minuto ogni cento metri. Paltrinieri non dà spazio all'eventuale recupero della concorrenza (Detti e l’ungherese Gergo Kis) e chiude 7’52’’44. Un tempo di tutto rispetto, considerando il fatto che sia stato nuotato in una fase piuttosto “tranquilla” di stagione. Il livornese Gabriele Detti, invece, mantiene a distanza Kis, piazzando l’accelerazione decisiva nel finale. Che vale solo per agguantare la piazza d’onore.
I 1500 metri donne vedono il successo della tedesca Kohler (16’29’’96). Precedute, dopo una gara equilibrata, l’azzurra Martina Caramignoli e la fondista Rachele Bruni.
TUTTI I PODI DELLE FINALI A DELLA PRIMA GIORNATA:
50 dorso donne
50 dorso uomini
400 stile libero donne
400 stile libero uomini
100 rana donne
100 rana uomini
100 farfalla donne
100 farfalla uomini
50 stile libero uomini
50 stile libero donne
800 stile libero uomini
1500 stile libero donne