Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
È scattata oggi l’ottava edizione degli Open di Francia, trasferitisi da Parigi a Vichy dal 2011. Nutrita la presenza degli azzurri, molti dei convocati per la manifestazione transalpina infatti, non hanno preso parte al collegiale in Sierra Nevada (riservato più che altro ai mezzofondisti) subito dopo la conclusione del Trofeo Settecolli e finito proprio in questi giorni. Nella cittadina francese dell’Auvergne, hanno gareggiato e gareggeranno fino a domani (sabato 5 luglio) 10 degli atleti che vedremo all’opera in agosto agli Europei di Berlino. Un utile test per misurarsi contro avversari ed avversarie di rango internazionale e capire le potenzialità degli italiani in piena fase di carico. Inoltre, dopo la partecipazione al meeting di Bari dello scorso weekend, per Fabio Scozzoli arriva un altro test per cercare nuove sensazioni e affinare il recupero dopo l’operazione al ginocchio avvenuta nello scorso settembre, ma che purtroppo lo condiziona pesantemente tuttora.
La prima giornata degli italiani viaggia sul filo delle “Arianne”, visto che le due vittorie della spedizione azzurra arrivano da Barbieri e Castiglioni. Prestazione maiuscola da parte di Arianna Castiglioni. La 16enne di Busto Arsizio va vicina al suo primato personale nei 100 rana, che le era valso il primo titolo italiano ai Primaverili 2014 in 1’08’’13. La lombarda vince in 1’08’’81 precedendo atlete ben più esperte di lei del calibro di Vanessa Grimberg e Caroline Ruhnau, entrambe tedesche ed entrambe recuperate dall’azzurra negli ultimi 50 metri.
La seconda nota lietissima (in rigoroso ordine cronologico) arriva da Arianna Barbieri, che si ritrova ad alti livelli dopo una stagione che lascia ben sperare in un suo ritorno al top. La dorsista padovana mette la mano davanti alle sue avversarie (Zevina e Gustafsdottir) nei 50 dorso. Il crono vincente è 28’’58, non lontana dalla sua migliore prestazione stagionale realizzata al Mare Nostrum di Montecarlo (28’’32 nell’australiana).
Arianna Castiglioni, compirà 17 anni il prossimo 15 agosto.
Buona la prova del velocista forse meno atteso in chiave italiana: Luca Leonardi. Il milanese di stanza a Bologna con Fabrizio Bastelli finisce sul terzo gradino del podio nella finale dei 100 stile libero. Leonardi chiude la finale A in 49’’35 a 23 centesimi dalla sua migliore prestazione stagionale. Davanti a lui dominano il vicecampione olimpico e iridato nel 2013 James Magnussen (48’’55) e il beniamino di casa Florent Manaudou (49’’15). Meno bene gli altri due azzurri Marco Orsi e Luca Dotto. Il primo finisce sesto (49’’76) mentre il veneto conclude all’ultimo posto (50’’23) crollando nel finale e peggiorando di mezzo secondo quanto nuotato in batteria.
Bisognerà ancora attendere per vedere il miglior Fabio Scozzoli, perlomeno nei 50 rana. Il vicecampione mondiale sulla distanza nel 2011 accede alla finale A, ma non va oltre il 28’’49 (ultimo all’arrivo), peggiorando il 28’’33 nuotato nelle eliminatorie. Nella stessa gara, Joao Gomes Junior, brasiliano 28enne, sorprende tutti nuotando dapprima in 27’’06 nelle batterie (terzo crono mondiale del 2014) e poi si conferma vincendo la finale in 27’’10. Quanto a Scozzoli, ci riproverà senz’altro domani con i 100 metri.
Dopo le batterie mattutine, altre due italiane si erano guadagnate un posto nelle finali A del pomeriggio: Ilaria Bianchi e Arianna Castiglioni. La delfinista emiliana, però, non incide secondo le sue potenzialità, finendo quarta in 1’00’’09 e lontana dalle sue recenti prestazioni (al Settecolli ha nuotato 58’’27). Domina Inge Dekker in 58’’07. Bene, dopo la bella vittoria dei 100 rana, la baby Castiglioni, finita settima nella finale dei 200 misti in 2’21’’78. Nella stessa gara è arrivata una delle tre vittorie della solita inesauribile e velocissima Katinka Hosszu. L’ungherese ha vinto in 2’11’’02. In precedenza aveva primeggiato nei 200 stile libero in 1’56’’40 ex aequo con la giovane sorpresa dell’anno australiana, Emma McKeon. E ha poi anche trionfato nei 200 dorso, chiudendo così con l’en plein da tris su tutte le distanze odierne di 200 metri.
Gli altri azzurri in gara erano Stefano Mauro Pizzamiglio e Matteo Rivolta. Il dorsista è stato sfortunato, rimanendo fuori dalla finale A per appena 9 centesimi, dopo aver nuotato la sua batteria in 56’’92. Finirà secondo nella finalina di consolazione. Rivolta, invece, è stato eliminato dopo aver realizzato il 13esimo crono delle batterie dei 50 delfino (24’’62).
Molto rilevante la prova della neozelandese Laureen Boyle, che nell’ultimo anno si sta allenando con la campionessa spagnola Mireia Belmonte Garcia (assente a Vichy). Il crono (8’22’’93) dell’atleta dell’Oceania è lontano dalle fenomenali prestazioni della neoprimatista mondiale Katie Ledecky, ma è di assoluto rilievo, visto che la fa salire in quarta posizione nella graduatoria mondiale stagionale. Gli attesi 50 stile libero donne vanno appannaggio dell’olimpionica olandese Ranomi Kromowidjojo (24’’53).
Tra le numerose star internazionali attese alla vasca outdoor dello “Stade Aquatique” di Vichy, Cesar Cielo Filho non ha gareggiato nei 100 sl, ma ha comunque vinto l’oro nell’altra sua gara veloce preferita: i 50 farfalla. L’ungherese David Verraszto primeggia nei 200 rana e 400 misti. Mentre l’intramontabile connazionale Laszlo Cseh ha trovato l’oro nei 200 farfalla. Vittorie anche per alcuni dei mostri sacri presenti a Vichy come il canadese Ryan Cochrane (primo in 3’50’’35 nei 400 sl) e il russo (che non parteciperà agli Europei perché in rotta con la sua Federazione) Arkady Vyatchanin, vincitore in 54’’11 dei 100 dorso.
Consulta qui i risultati completi sul sito ufficiale della manifestazione
Photo Andrea Masini/Deepbluemedia/Insidefoto