Tecnica del Nuoto.
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La Coppa del Mondo FINA sposta il suo circus di 7mila chilometri dopo appena quattro giorni dall’ultima fatica. È cominciata l’unica tappa europea tra le sette totali in programma per la competizione 2014: Mosca. In Russia non cambia l’andamento della manifestazione, con annessi protagonisti. Nella vasca da 25 metri dell’Olimpiysky Sports Complex, che ospitò i Giochi Olimpici del 1980 e i Mondiali in corta del 2002, si sono sfidati i nuotatori che si contendono lo scettro di re e regina di Coppa 2014. In totale, nel pomeriggio sono state 17 le gare individuali per l’assegnazione delle prime medaglie (e punti in chiave campionato) moscovite.
Inutile negare che gli occhi del pubblico di Mosca e degli appassionati di nuoto addetti ai lavori e non fossero puntati sui due leader delle classifiche generali provvisorie. Ovvero Katinka Hosszu, reduce da ben 10 vittorie nell’ultima tappa di Hong Kong (record assoluto) e il sudafricano Chad Le Clos (sopra, Photo G. Scala/Deepbluemedia), alla ricerca del titolo generale dopo averlo già vinto nel 2011 e nel 2013. E anche questa volta entrambi non hanno tradito le attese, ma – in senso globale –ha forse impressionato maggiormente Le Clos rispetto alla compagna “di leadership” Hosszu. Entrambi hanno chiuso la prima giornata di gare con tre successi a testa. E il sudafricano ha dato il meglio di sé a delfino (nelle finali di 50 e 200 metri), non andando lontano dai record mondiali. Giornata, in un certo senso, “più tranquilla” per la magiara, che continua a non risparmiarsi nel numero di gare. In ogni caso, entrambi consolidano la loro posizione di testa in graduatoria generale.
Molto bene Le Clos. Il ventiduenne di Durban centra un tris che gli permette di tenere a debita distanza i contendenti per il trono, Shields e Gyurta – usciti dalla prima sessione di finali con un oro a testa -. Il sudafricano convince sul suo stato di forma e dimostra di essere in estremo agio nella vasca di 25 metri, anche a Mosca. Lo si è capito subito dal suo primo hurrà, nei 100 stile libero. Se4 li è aggiudicati con il tempo di 46’’60, peggior crono rispetto ai quattro precedenti ori in Coppa, ma comunque sufficiente per tenersi dietro Steffen Deibler 47’’18 e soprattutto il rivale Tom Shields (47’’35).
Le sensazioni positive si sono rinsaldate nelle due gare a farfalla. Nei 200 metri, gara con la start list di interpreti forse più prestigiosa di giornata si attendeva il duello Shields-Le Clos. L’ha spuntata nuovamente il secondo, che ha anche inseguito il suo record mondiale realizzato un anno fa a Singapore. Non è riuscito nell’impresa, ma il suo 1’49’’73 realizzato in Russia è il miglior crono mondiale dell’anno. Shields ha chiuso in 1’51’’61 mentre al terzo posto si è piazzato il danese Viktor Bromer. Stesso responso dai 50 farfalla. Davvero inarrestabile il sudafricano, capace di toccare davanti a tutti in 22’’08, a sei centesimi dal personal best stagionale ottenuto a Dubai, e a 28 centesimi dal primato mondiale di Steffen Deibler. Il tedesco si deve di nuovo accontentare dell’argento in 22’’64. Terzo lo statunitense Tom Shields. Quinto (23’’17) il russo allenato dal tecnico italiano Andrea Di Nino a Caserta, Evgheny Korotyshkin.
Tris nelle tre gare sui 200 metri disputate a Mosca, per la protagonista assoluta di World Cup FINA-Mastbank: Katinka Hosszu. L’ungherese, però, non riesce nell’en plein che non l’era sfuggito a Hong Kong, capitolando in due gare. Anche questa, anche se non sensazionale, è una notizia. Ma partendo dalle sue migliori prestazioni, c’è senz’altro da segnalare quella sui 200 stile libero. Inutile o quasi ricordare la sua quarta vittoria in altrettante tappe, ma stavolta Katinka è oro senza insidiare il record del mondo di Federica Pellegrini. La magiara vince in 1’53’’18 (tempo comunque rilevantissimo). Ma dopo aver rinunciato agli 800 metri d’apertura e avendo impostato la gara con una partenza sprint per poter battere il primato, ci si attendeva un responso migliore. Già metà gara, la Hosszu ha dovuto abbassare il ritmo risultando più lenta delle precedenti tre tappe. Sul podio, ma ben staccate sono salita Veronika Popova ed Evelyn Verraszto. La leader di Coppa si è poi riscattata con le vittorie nei 200 dorso e sulla stessa distanza dei misti. Katinka vince i primi in 2’02’’05, migliorando quanto nuotato cinque giorni fa Hong Kong. E nello sviluppo della gara resiste al ritorno dell’ucraina Daryna Zevina (2’02’’87) apparsa in buona forma. Niente concorrenza nei 200 misti, dove la Hosszu on ha ripetuto il record mondiale realizzato a Dubai, ma ha nuovamente dimostrato di essere senza rivali. Gara “semplice” perché vinta avvantaggiandosi nelle frazioni a farfalla e dorso e controllata sul ritorno della spagnola Belmonte. Vince in 2’05’’81, mentre l’iberica è argento in 2’08’’25. Terza, come nella gara di Hong Kong, l’altra ungherese Evelyn Verraszto.
La striscia d’oro si chiude qui per la formidabile Hosszu. In precedenza, infatti, aveva rinunciato agli 800 stile libero – dove sarebbe stata favorita- e, di conseguenza ha dato il “via libera” a Mireia Belmonte Garcia. La 23enne catalana vince, non senza difficoltà in 8’12’’12. Seconda piazza per la cinese Yirong Bi. Quest’ultima – classe 1996 - è rimasta in testa per 350 metri, per poi subire il ritorno di Belmonte. In ogni caso, la Bi diventa la quinta nuotatrice più veloce dell’anno solare, chiudendo in 8’12’’91. La “non vittoria” per Katinka arriva dai 50 dorso. L’ungherese non riesce a ripetersi per via della presenza delle ispirate rivali: la campionessa europea nei 100 Mie Nielsen e la ritrovata Daryna Zevina, oro in 26’’33. L’ucraina vince davanti alla danese (26’’44) e alla leader di Coppa (26’’78). La magiara è terza anche nei 50 stile libero, alle spalle di Inge Dekker (vincitrice in 24’’05) e della danese Julie Levisen, argento in 24’’82, che beffa per un centesimo la Hosszu.
Sempre l’olandese Dekker è vincente – e convincente – grazie al suo 56’’68 nei 100 farfalla. Crono davvero di buon livello per l’oranje, che si conferma in uno stato ottimo di forma. Nelle quattro gare di Word Cup sulla distanza – tutte vinte – la 29enne di Assen ha nuotato in un range compreso tra il 56’’03 di Dubai e Hong Kong e il tempo ottenuto oggi a Mosca.
Tra le gare più attese spiccavano quelle maschili della rana. Su tutte i 200 metri che erano monopolizzati – facile prevederlo fin dalla vigilia –dal dualismo tra Daniel Gyurta e Marco Koch, in sfida aperta negli scenari di FINA World Cup nell’ultimo mese. L’ungherese, fresco del nuovo primato mondiale ottenuto a Dubai in settembre, contro il campione europeo (e vincitore in terra cinese con un centesimo di vantaggio) Koch. L’ha spuntata di nuovo il magiaro nonostante la partenza velocissima di Koch (in linea con il record del rivale). Ai 150 Gyurta supera il tedesco e vince in 2’01’’88. Il secondo classificato chiude con il tempo interessante di 2’02’’07, dopo una lotta serrata decisa al tocco della piastra. Nei 50 metri, invece, le posizioni si sono invertite e l’ha spuntata Koch. Il tedesco vince in 26’’52, mentre l’ungherese è costretto all’argento dopo una bella battaglia decisa per 4 centesimi di differenza.
Alto livello nei 100 dorso grazie a Christian Diener. Il tedesco ricomincia nel migliore dei modi dopo che a Hong Kong era stato costretto a cedere lo scettro sulla distanza. Vince in 50’’31. I 400 stile libero uomini hanno visto la conferma di Thomas Fraser-Holmes. L’australiano prende decisamente la testa dettando il ritmo fin dalle prime vasche e vince in 3’40’’59. Il 17enne cinese Yongwei Li strappa un po’ a sorpresa il secondo posto al serbo Velimir Stjepanovic. L’asiatico chiude in 3’42’’90. Nei 100 misti uomini vince invece Tom Shields in 53’’53.
Domani è in programma la seconda e ultima giornata di gare.
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