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Nuoto

Trofeo Settecolli/Internazionali d’Italia 2015 - prima giornata

Sjostrom strepitosa nei 100 farfalla: primato europeo. Elena Gemo super, record italiano e pass mondiale

Lo spettacolo del Trofeo Settecolli è iniziato. I 52esimi Internazionali d'Italia regalano subito risultati pesantissimi dalle star in azione nella vasca dello Stadio del Nuoto di Roma. Su tutti una fenomenale Sarah Sjostrom, nuovo record europeo nei 100 farfalla in 56''04. Alla grande anche Florent Manaudou e ruta Meilutyte. Cade il record italiano dei 50 dorso donne: merito di Elena Gemo che nuota in 28''07 e trova il pass mondiale. "Vedono" Kazan anche Elena Di Liddo e Martina Caramignoli.

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Sarah Sjoestroem  SWE Sweden

Oltre 650 atleti provenienti da 36 nazioni di tutto il mondo hanno iniziato quest’oggi – e lo faranno fino a domenica 14 – a sfidarsi nella magnifica vasca dello Stadio del Nuoto al Foro Italico per il 52° Trofeo Settecolli/Internazionali d’Italia. E, come sempre succede, l’impianto di Roma (che è stato anche olimpico e mondiale) non ha deluso le attese. In ballo ci sono per molti dei protagonisti in azione nella Capitale, l’avvicinamento ai prossimi Campionati Mondiali di Kazan (2-9 agosto) e per molti degli italiani in gara – 18 di loro hanno già staccato il pass agli scorsi Assoluti Primaverili - la qualifica iridata.

Le superstar non hanno deluso in questo venerdì d’apertura. Merito delle stelle internazionali Sarah Sjostrom (nella foto di copertina di Giorgio Scala/ Deepbluemedia/ Insidefoto), Florent Manaudou e Ruta Meilutyte hanno reso omaggio appieno al meeting più importante e storico organizzato in Italia. La svedese ha regalato al Foro Italico il nuovo record europeo nei 100 farfalla, in 56’’04. La svedese ha poi replicato nei 50 stile libero trionfando con il sesto crono mondiale dell’anno. Manaudou dà spettacolo nella gara in cui è campione olimpico: i 50 stile libero. E Ruta Meilutyte passata da ragazzina terribile a monarca totale della rana, che domina da ormai tre stagioni, ha risposto nei 100 metri, confermandosi la leader sulla distanza nel 2015.

L’Italia c’è, soprattutto al femminile. Ed è proprio da una veterana che arriva l’unico record italiano della giornata. Elena Gemo migliora il suo primato precedente “gommato” nei 50 dorso. E grazie al crono di 28’’07 trova anche il pass per i Mondiali di Kazan. Tra le atlete più in spolvero ci sono anche Elena Di Liddo e Martina Caramignoli. Entrambe – la prima nei 100 farfalla e la seconda nei 1500 sl – vanno al di sotto del limite A che le qualificherebbe di diritto per i Campionati iridati. Meno brillanti gli uomini, tra i quali spicca comunque la certezza Gregorio Paltrinieri. Al di sotto delle attese altri due pezzi “da novanta” azzurri: Fabio Scozzoli –ancora fuori dalla rosa per Kazan – e Marco Orsi, condizionato da qualche problema. Federica Pellegrini, in attesa della supersfida con la Sjostrom nei 200 sl, si è ben distinta nei 100 farfalla. Una gara sicuramente non sua, nella quale si è comunque qualificata per la finale A.

 

Ecco nel dettaglio le gare del pomeriggio allo Stadio del Nuoto.

I 50 dorso femminili, prima finale A dell’edizione 2015, premiano una strepitosa Elena Gemo. Il suo 28’’07 le vale il nuovo record italiano – 28’’27 datato 2009, proprio da lei nella stessa vasca del Foro Italico – e la 28enne padovana dell’Aniene vola così a Kazan, superando nettamente il 28’’1 richiesto da Federnuoto per volare in Russia. Per lei arriverà la quinta avventura iridata in vasca lunga dopo le partecipazioni nel 2005, 2007, 2009 e 2011. “Sentivo di stare bene, - ha detto ai microfoni Rai la dorsista allenata da Mirko Nozzolillo - e l’obiettivo era quello di scendere sotto i record. Ho migliorato i tanti particolari che sbagliavo e con queste condizioni giuste è arrivato questo record”.

Elena Gemo  Forestale ITA ItalyIl sorriso sul podio di Elena Gemo. Il suo 28''07 le è appena valso il nuovo record italiano e il pass mondiale nei 50 dorso. Photo Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto.

 

Al maschile, tocca la piastra prima degli avversari il primatista italiano Niccolò Bonacchi. In 25’’16 si prende la prestigiosa soddisfazione di battere l’iridato nel 2013 Camille Lacourt, dietro al pistoiese di 3 centesimi. Terzo è il già qualificato per i Mondiali sui 100 metri, nonché campione italiano ai Primaverili anche nella distanza più breve, Simone Sabbioni (25’’39). Bonacchi, ventenne di stanza a Pistoia con Tamas Gyertyanffy, non riesce però a prendersi il pass iridato. “Non sono ovviamente soddisfatto – ha detto - perché avrei voluto dedica dedicare la vittoria ma soprattutto il pass a mio padre, che due giorni fa se n’è andato”.

Nei 400 stile libero femminili sfiora la vittoria Diletta Carli anche se viene superata ai 350 metri dalla quotata ed estremamente esperta Coralie Balmy. L’azzurra (già certa del viaggio a Kazan con la 4x200 sl) non riesce a mantenersi davanti alla francese nell’ultima vasca. La viareggina trova però il record personale e il settimo miglior crono mondiale dell’anno in 4’05’’49 (precedente ottenuto a Riccione in aprile, in 4’06’’78) pur facendosi sorprendere dall’accelerazione finale della transalpina. Il primato personale arriva anche per Erica Musso – anche lei allieva, come la Carli, al Centro Federale con coach Stefano Morini –, terza all’arrivo e miglioratasi di quasi un secondo e mezzo.

Sulla stessa distanza, ma al maschile decide il 3’48’’83 timbrato dall’ungherese Peter Bernek. Dietro di lui segue il duo francese composto da Damien Joly e da Jordan Pothain. Quarto il primo azzurro Samuel Pizzetti. Il lodigiano nuota in 3’53’’20 ma non riesce a salire sul podio e a strappare il pass mondiale, distante 6 secondi.

I 100 rana femminili hanno visto lo show della campionessa olimpica e mondiale Ruta Meilutyte. La 18enne lituana concede uno split eccezionale ai 50 metri, in 30’’34. E chiude in 1’05’’68. Molto distante, nonostante il buon crono, Jennie Johansson (Svezia) che chiude al secondo posto davanti alla prima delle italiane Ilaria Scarcella (1’08’’02). Dietro di lei il bronzo europeo in carica e già qualificata per i Mondiali nei 50 metri, Arianna Castiglioni (quinta in 1’08’’54). Per entrambe le azzurre il pass nella gara individuale iridato rimane lontano.

Ci si poteva attendere il duello tra i ranisti d’élite Fabio Scozzoli e il campione olimpico Cameron van der Burgh, compagni di allenamenti a Graz con Dirk Lange. E invece la spunta il lituano Giedrius Titenis, già habitué di buone prestazioni al Settecolli. Vittoria convincente in 1’00’’10 e ingresso nella top 10 del ranking mondiale 2015. Alle sue spalle si piazzano i due veterani van der Burgh e Scozzoli – rispettivamente in 1’00’’77 e in 1’00’’89 -. Il forlivese, argento ai Mondiali 2011, cala negli ultimi 25 metri dopo una buona gara. “Mi sento bene, ma dal tempo di oggi manca qualcosa. È sicuramente un passo in avanti – ha detto Scozzoli - rispetto a due mesi fa. Bisogna lavorare dal punto di vista tecnico. Abbiamo aggiustato l’indirizzo del corpo, ma è comunque il mio miglior crono stagionale. Per arrivare ai miei tempi più buoni e ai più forti del mondo, dovrò lavorarci ancora”.

100 Rana Breaststroke men podioIl podio dei 100 rana maschili. Da sinistra Cameron van der Burgh, Giedrius Titenis e Fabio Scozzoli. Photo Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto.

 

Monologo totale e fragoroso per la regina del venerdì romano: Sarah Sjostrom. Nei 100 farfalla la svedese trova con eccezionale facilità un crono di livello mondiale, che va addirittura a sfiorare il record mondiale di Dana Vollmer (distante 6 centesimi). Per la 21enne di Stoccolma arriva il successo in 56’’04, che ritocca il suo stesso primato europeo – 56’’06’ - realizzato allo Stadio del Nuoto nel 2009. I suoi secondi 50 metri (da 29’’5) sprigionano e liberano tutta la sua potenza. Molto più che incoraggiante – e tempo ufficialmente sotto al limite che Federnuoto ha richiesto per partecipare a Kazan 2015 – il 57’’75 di Elena Di Liddo, balzata al sesto posto tra i migliori crono dell’anno al mondo. Nella stessa Finale A si è vista anche una positiva Federica Pellegrini in versione delfinista, che ha chiuso ottava in 1’00’’17.

Matteo Rivolta, campione italiano e già qualificato per Kazan, chiude vincendo i 100 farfalla in 52’’30. Un crono incoraggiante per il milanese primatista italiano, che precede di 5 centesimi il rivale Piero Codia. “Non immaginavo di fare questo tempo – ha detto Rivolta all’arrivo – ora a tutto bene, perché mi sto divertendo ed è questo che determina i buoni risultati. Dopo un anno e mezzo molto difficile, sono contento”.

I 50 stile libero, massima espressione della velocità acquatica, premiano il campione olimpico e mondiale Florent Manaudou. Nella finale A dalle forti tinte straniere – cinque su otto – arriva un podio tutto estero. Primo e inarrivabile è il transalpino con un crono stellare in 21’’69, tra i suoi migliori tempo dell’anno, che fa presagire un mondiale con sorprese. Secondo giunge l’ucraino Andrey Govorov a pari merito con il finlandese Ari-Pekka Liukkonen (22’’09). Dietro gli italiani: quinto, in 22’39 è Federico Bocchia, seguito da Luca Dotto (22’’46). A sorpresa, il primatista italiano – in 21’’64 realizzato agli Invernali 2014 - Marco Orsi non si era qualificato per la finale A nelle batterie mattutine. Il suo 22’’64 era stato infatti superiore di un centesimo al crono realizzato dal compagno di allenamenti al CN Uisp Bologna, Federico Bocchia (ottavo e ultimo crono d’ingresso). Nella finalina, il 24enne di Budrio peggiora di 5 centesimi il crono mattutino, risentendo evidentemente dei carichi di lavoro effettuati nelle ultime settimane. Tra un mese o poco più dovrà cambiare nettamente marcia, così come ha ammesso: “Sono qui per allenarmi, - ha detto Orsi - so che questi tempi non sono un granché. Siamo stati negli Stati Uniti in collegiale in cui abbiamo lavorato molto e con soddisfazione. Nelle ultime due settimane ho caricato molto. Non mi preoccupo perché so cosa sto facendo e so cosa valgo e proveremo a fare decisamente meglio a Kazan”.

Il bis di giornata arriva in 24’’44 per Sarah Sjostrom (sesta donna più veloce del 2015 sulla distanza). Ancora una volta la svedese “rimbalza” letteralmente la concorrenza con la sua solita naturalezza e classe. Indietro le altre: 24’’94 per la terza, la canadese Chantal van Landeghem. La prima delle italiane è Silvia Di Pietro, terza in 25’’23. La romana, in ripresa dopo una stagione condizionata dai problemi fisici, è lontana 43 centesimi dal limite richiesto per i Mondiali.

Negli 800 stile libero maschili arriva la zampata del campione europeo nel 2014 Gregorio Paltrinieri che domina la gara in 7’52’’35. Crono interessante se si considera che il carpigiano è rientrato soltanto ieri da un periodo di allenamento e di carico in altura – in Sierra Nevada – con parte della Nazionale italiana. Dietro di lui si piazzano l’ungherese Gergely Gyurta e (7’54’’77) e il francese Damien Joly (7’55’’22). “Ho fatto una gara discreta – ha detto la stella azzurra -, sono appena rientrato e il tempo ci sta. Sono comunque soddisfatto. Questo Settecolli è per me una tappa di passaggio verso il Mondiale, ma sta andando tutto bene finora”.

L’altra gara del mezzofondo nella prima giornata romana, i 1500 stile libero femminili, ha visto svilupparsi dapprima il duello tutto italiano tra Martina Caramignoli – condizionata pesantemente agli Assoluti Primaverili per problemi fisici – e Aurora Ponselè – già qualificatasi per Kazan sulla distanza -. Agli 800 metri s’inserisce nella lotta anche la magiara Boglarka Kapas, che passa in testa ai 950. L’ungherese allunga nei confronti della reatina e vince in 16’09’’48, mentre l’azzurra è seconda con un tempo (16’12’’44) sotto al limite “A” imposto da Federnuoto. Una prestazione che potrebbe valerle la convocazione per il Mondiale.”Da Riccione,dove ho avuto un virus intestinale le cose sono migliorate. Dopo aver passato due settimane e mezzo di preparazione in montagna questo è un buon tempo. Non so se basterà per andare ai Mondiali, - ha osservato la mezzofondista - ma sono contenta oggi e sicura che ai Primaverili valevo un tempo inferiore”.

Clicca qui per consultare i risultati completi e il programma del Trofeo Settecolli Clear/Internazionali d’Italia 2015. Ricordiamo che domani e domenica, l’evento sarà trasmesso in diretta tv dalle ore 17 su RaiSport 2.

 

Tutti i podi delle Finali A di venerdì 12 giugno

50 dorso femminili
1. Elena GEMO (Ita - Forestale/CC Aniene) 28''07 CR-IR
2. Daryna ZEVINA (Ucr) 28''41
3. Mimosa JALLOW (Fin) 28''46

50 dorso maschili
1. Niccolò BONACCHI (Ita) 25''16
2. Camille LACOURT (Fra) 25''19
3. Simone SABBIONI (Ita) 25''39

400 stile libero femminili
1. Coralie BALMY (Fra) 4'05''26
2. Diletta CARLI (Ita) 4'05''49
3. Erica MUSSO (Ita) 4'08''09

400 stile libero maschili
1. Peter BERNEK (Ung) 3'48''83
2. Damien JOLY (Fra) 3'49''88
3. Jordan POTHAIN (Fra) 3'51''33

100 rana femminili
1. Ruta MEILUTYTE (Lit) 1'05''68
2. Jennie JOHANSSON (Sve) 1'07''19
3. Ilaria SCARCELLA (Ita - CC Aniene) 1'08''02

100 rana maschili
1. Giedrius TITENIS (Lit) 1'00''19
2. Cameron VAN DER BURGH (Saf) 1'00''77
3. Fabio SCOZZOLI (Ita - Esercito/Imolanuoto) 1'00''89

100 farfalla femminili
1. Sarah SJOSTROM (Sve) 56''04 ER-CR
2. Elena DI LIDDO (Ita - CC Aniene) 57''75
3. Liliana SZILAGYI (Ung) 59''20

100 farfalla maschili
1. Matteo RIVOLTA (Ita) 52''30
2, Piero CODIA (Ita - Esercito/CC Aniene) 52''35
3. Mehdy METELLA (Fra) 52''45

50 stile libero femminili
1. Sarah SJOESTROEM (Sve) 24''44
2. Chantal VAN LANDEGHEM (Can) 24''94
3. Silvia DI PIETRO (Ita - Forestale/CC Aniene) 25''23

50 stile libero maschili
1. Florent MANAUDOU (Fra) 21''64 CR
2. Ari-Pekka LIUKKONEN (Fin) 22''09
2. Andrey GOVOROV (Ucr) 22''09

800 stile libero maschili
1. Gregorio PALTRINIERI (Ita) 7'52''35
2. Gergely GYURTA (Hun) 7'54'77
3. Damien JOLY (Fra) 7'55''22

1500 stile libero femminili
1. Boglarka KAPAS (Ung) 16'09''48
2. Martina CARAMIGNOLI (Ita) 16'12''44
3. Aurora PONSELÈ (Ita) 16'19''03

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