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Nuoto

Trofeo Settecolli/Internazionali d’Italia 2015 - seconda giornata

Elena Gemo raddoppia: primato italiano e pass mondiale nei 100 dorso. Martina Carraro, 50 rana da record

Al Trofeo Settecolli 2015 la stella internazionale che illumina la scena è di nuovo Sarah Sjostrom. La svedese regola la campionessa olimpica Kromowidjojo nei 100 sl. Arriva lo squillo di un altro olimpico come Cameron van der Burgh, molto veloce nei 50 rana. L’Italia fa festa con due record italiani: Elena Gemo (100 dorso in 1'00''22) e Martina Carraro (50 rana in 31'').

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Elena Gemo alla partenza dei 100 dorso che le hanno regalato il nuovo record italiano

Ancora tanta alta qualità al 52° Trofeo Settecolli/Internazionali d’Italia. Nella seconda giornata di gare al Foro Italico di Roma, i protagonisti non deludono le aspettative dopo il venerdì d’esordio. Ancora una volta la prestazione più convincente delle finali arriva dalla fenomenale Sarah Sjostrom. Reduce dal record europeo dei 100 farfalla, la fuoriclasse svedese trova un ottimo crono nella gara regina dei 100 stile libero in 53 secondi. Qualità altissima nella rana di Cameron van der Burgh, che vince i 50 rana in 27’’01. L’Italia si fa rispettare ancora una volta grazie alle sue donne. Prima fra tutte forse l’azzurra giunta più in forma al Settecolli 2015: Elena Gemo (nella foto in copertina di Diego Montano/ Deepbluemedia/ Insidefoto). La dorsista veneta si conferma velocissima anche nei 100, in cui coglie il nuovo record italiano (1’00’’22) dopo quello ottenuto nei 50. In entrambi i casi la veterana azzurra sarà in gara ai Mondiali di Kazan. Primato nazionale anche per Martina Carraro e per la sua rana superveloce. La genovese chiude in 31’’ i 50 metri e cancella uno dei record gommati ancora resistenti.

 

Martina Carraro, neo primatista italiana nei 50 rana

Martina Carraro in azione. Ha nuotato i 50 rana in 31 secondi netti: nuovo record italiano assoluto.Photo Andrea Masini/Deepbluemedia/Insidefoto.

 


Di seguito il dettaglio delle 10 finali A disputatesi nel pomeriggio romano.

Hanno aperto la giornata di Finali A, i 200 farfalla femminili. Sin dall’inizio Zsuzsanna Jakabos duella con la canadese Audrey Lacroix che fino ai 150 metri si contendono la testa. Poi, nell’ultima vasca passa davanti a tutte la statunitense Cammile Adams, che rimonta in progressione nell’ultima delle quattro vasche. Il tempo finale per la campionessa degli ultimi Giochi Pan Pacifici è 2’07’’52 (sesto miglior crono mondiale dell’anno), 41 centesimi meglio dell’ungherese Jakabos e 1’34’’ dell’altra magiara, la 18enneSzilagyi. Sesta e prima delle azzurre, è Alessia Polieri (in 2’12’’15). La 20enne romagnola è già - formalmente - qualificata per Kazan sulla distanza dopo un grande exploit nei Primaverili di aprile.

Al maschile, il ligure dell’Andrea Doria e dell’Esercito, Francesco Pavone, cercava il tempo per il pass mondiale. Il suo 1’57’’92 dista però un secondo e mezzo da quanto richiesto da Federnuoto. E l’azzurro finisce secondo dietro l’ungherese Bence Biczo (1’56’’47). C’era curiosità per vedere in azione al Settecolli il veterano e bronzo olimpico in carica Takeshi Matsuda, che chiude al quarto posto.

Come detto in apertura, i 100 dorso femminili hanno vissuto sulla conferma della dorsista più in forma del momento: Elena Gemo. La 28enne tesserata per GS Forestale e Aniene raddoppia dunque i pass mondiali – ieri aveva trova quello nei 50 metri - e coglie anche il suo secondo record italiano, stavolta sulla doppia distanza, quella olimpica. Elena nuota veloce fino a rompere il muro del primato nazionale (passaggio molto veloce in 29’’54) in 1’00’’22 e cancellando l’1’00’’25 di Arianna Barbieri – ottava e ultima in finale A – realizzato alle Olimpiadi di Londra nel 2012. La Gemo davvero trasformata dopo l’inizio della collaborazione tecnica con Mirko Nozzolillo, migliora il suo personale – del 2012 – di ben 53 centesimi. Seconda la scozzese Kathleen Dawson, mentre al terzo posto si piazza Carlotta Zofkova, davanti alla campionessa italiana ai Primaverili Margherita Panziera. “Un tempo e un record che sicuramente preferisco rispetto a quello del 50 – ha detto la Gemo ai microfoni di RaiSport - soprattutto in previsione olimpica. Per molto tempo non sono riuscita ad andare sotto l’1’01’’. A dicembre ho cambiato allenatore e avevo bisogno di stimoli in più e con Mirko abbiamo cercato di lavorare tanto sulla velocità”.

Tutto abbastanza facile nei 100 dorso di Simone Sabbioni, primatista italiano da due mesi e proprio per questo sicuro della spedizione mondiale, vince in 54’’15. Un crono importante che conferma la crescita del 18enne romagnolo allenato da Luca Corsetti, nonostante il suo prossimo impegno importante, rappresentato dagli esami di maturità. Al secondo posto si piazza il duo di Fiamme Oro e Aniene composto da Christopher Ciccarese e Luca Mencarini. Il primo recupera sul vincitore nella seconda vasca e chiude in 54’’51, 20 centesimi davanti a Mencarini, specializzato nei 200 che sono in programma domani.

Silver Medal CICCARESE Christopher ITA

Il podio tutto italiano dei 100 dorso maschili. Da sinistra, Christopher Ciccarese, Simone Sabbioni e Luca Mencarini. Photo Pasquale F. Mesiano/Deepbluemedia/Insidefoto

Stefania Pirozzi doveva provare una gara di testa nei suoi 400 misti – in funzione della qualifica per i Mondiali ancora da conquistare causa mononucleosi durante gli Assoluti –, ma si ritrova a inseguire Zsuzsanna Jakabos fuggita in testa sino alla frazione a rana. La beneventana non molla e passa davanti alla magiara – reduce dai 200 farfalla di pochi minuti prima – ai 350 metri nella frazione a stile libero. E vince in 4’40’’ netti. Crono che è superiore di 2,2 secondi rispetto a quanto chiesto da Federnuoto per essere a Kazan. Un segnale comunque positivo per la mistista, che sta rivedendo la luce dopo un’annata fin qui travagliata.

Nella gara al maschile, Federico Turrini si conferma re dei misti quando si nuota in una vasca italiana. L’italiano vince in 4’19’’17 davanti al romano – in grande ascesa in questo 2015 – Giorgio Gaetani anticipato per 11 centesimi. Entrambi, inoltre, erano reduci dal collegiale in altura in Sierra Nevada. Una gara in tranquillità per Turrini, perché nei 400 misti mondiali già ci sarà, dopo la grande prova agli ultimi Assoluti di Riccione.

I 100 stile libero femminili promettevano bene in funzione della supersfida tra Sarah Sjostrom – reduce dal record europeo di ieri nei 100 farfalla – e la campionessa olimpica, l’olandese Ranomi Kromowidjojo. Sfida che si è dissolta nella seconda vasca della scandinava nuotata in un formidabile 26’99 di ritorno, che ha vinto con la sua solita facilità in 53 secondi esatti, che le vale il terzo posto nel ranking mondiale di quest’anno. Con questo successo, la 23enne trova la prestigiosa accoppia 50-100 metri nello stile libero. L’oranje Kromowidjojo rimane in competizione fino alla virata di metà gara, salvo poi cedere qualcosa nel 53’’65 finale, comunque sua migliore prestazione dell’anno. Ottima terza, dopo le due extraterrestri è l’azzurra Erika Ferraioli – 54’’31 – lontana solo un centesimo dal suo primato personale. Quarta la primatista nazionale sulla distanza Federica Pellegrini (54’’42 e suo terzo miglior crono all-time da 11 anni a questa parte), al primo assaggio di faccia a faccia con la super svedese. Una soddisfatta Pellegrini guarda così con fiducia ai 200 stile libero di domani. Ma sicuramente i suoi progressi nella velocità sono evidenti.

 

Kromowidjojo Sjoestroem  NED Netherland SWE Sweden

Ranomi Kromowidjojo (di spalle) si congratula con la vincitrice dei 100 stile libero Sarah Sjostrom. Photo Diego Montano/Deepbluemedia/Insidefoto.

 

I 200 stile libero maschili sono sottotono e confermano il trend degli ultimi anni. Vince l’olandese Sebastiaan Verschuren in 1’47’’88, che si scrolla di dosso nel finale un positivo Damiano Lestingi, secondo in 1’48’’44 – sua migliore prestazione in tessuto - e secondo nella graduatoria 2015 dei nuotatori italiani. Terzo il giovane lituano classe 1995 Danas Rapsys (1’48’’51). Indietro gli altri italiani Alex Di Giorgio, Gianluca Maglia e Fabien Marciano, tutti con tempi oltre l’1’49’’.

La primatista mondiale Ruta Meilutyte regala un piccolo cadeau al Foro Italico, stavolta nei 50 rana. La lituana vince in 30’’07, anche se non brilla come nei 100 stravinti ieri, visto che in stagione ha già nuotato sotto la barriera dei 30 secondi nella gara più rapida. Alle sue spalle si piazzano – come nei 100 – la svedese Jennie Johansson e l’olandese Moniek Nijhuis. Ma lo Stadio del Nuoto festeggia anche un’italiana, seppur fuori dal podio finale. Già perché il 31’’00 nuotato da Martina Carraro migliora il datato primato italiano (gommato) di Roberta Panara: 31’’08 che risaliva al 2009. Il pass per Kazan 2015 era fissato a 30’’7 – limite “B” perché sulla distanza si era già qualificata, dopo gli Assoluti Primaverili, Arianna Castiglioni – quinta in Finale A in 31’’31, ma considerato il progresso dopo qualche stagione difficile per la Carraro, lo staff tecnico potrebbe premiare la quasi 22enne genovese che vive e si allena a Bologna al Nuoto Club Azzurra 91.

Cameron van der Burgh fa suoi i 50 metri rana. Il 27enne che a Kazan dovrà difendere il titolo di campione mondiale, lancia un messaggio al nuovo fenomeno Adam Peaty. Un messaggio che dura 27’’01, ovvero secondo crono mondiale del 2015 alle spalle del giovane britannico. Armonia e continuità per il sudafricano, caratteristiche uniche che lo fanno prevalere con facilità sul sorprende e redivivo Niccolò Ossola, secondo in 27’’51. Terzo il campione italiano ai Primaverili, Andrea Toniato, in 27’’56. Mentre Fabio Scozzoli non va oltre l’ottavo posto in 27’’89.

Clicca qui per consultare i risultati completi e il programma del Trofeo Settecolli Clear/Internazionali d’Italia 2015. Ricordiamo che domani, domenica 14 giugno, l’evento sarà trasmesso in diretta tv dalle ore 17 su RaiSport 2.

 

Di seguito tutti i podi delle Finali A disputate nella seconda giornata:

200 farfalla femminili
1. Cammile Adams (Usa) 2'07"52
2. Zsuzsanna Jakabos (Ung) 2'07"93
3. Liliana Szilagyi (Ung) 2'08"


200 farfalla maschili
1. Bence Biczo (Ung) 1'56"47
2. Francesco Pavone (Ita - Esercito / Andrea Doria) 1'57"92
3. Simon Sjoedin (Sve) 1'58"16


100 dorso femminili
1. Elena Gemo (Ita - Forestale / CC Aniene) 1'00"22 RI
2. Kathleen Dawson (Sco) 1'00"93
3. Carlotta Zofkova (Ita) 1'01"01

100 dorso maschili
1. Simone Sabbioni (Ita) 54"15
2. Christopher Ciccarese (Fiamme Oro / CC Aniene) 54"51
3. Luca Mencarini (Fiamme Oro / CC Aniene) 54"71

400 misti femminili
1. Stefania Pirozzi (Ita) 4'40"00
2. Zsuzsanna Jakabos (Ung) 4'41"16
3. Anja Klinar (Slo) 4'42"72

400 misti maschili
1. Federico Turrini (Ita) 4'19"07
2. Giorgio Gaetani (Ita - Larus Nuoto) 4'20"18
3. Lewis Smith (Sco) 4'22"26

100 stile libero femminili
1. Sarah Sjoestroem (Sve) 53"00 CR
2. Ranomi Kromowidjojo (Ola) 53"65
3. Erika Ferraioli (Ita) 54"31

200 stile libero maschili
1. Sebastiaan Verschuren (Ola) 1'47"88
2. Damiano Lestingi (Ita - CC Aniene) 1'48"44
3. Danas Rapsys (Lit) 1'48"51

50 rana femminili
1. Ruta Meilutyte (Lit) 30"07
2. Jennie Johansson (Sve) 30"64
3. Moniek Nijhuis (Ola) 30"65
4. Martina Carraro (Ita) 31’’00 RI

50 rana maschili
1. Cameron van der Burgh (Saf) 27"01 RC
2. Nicolò Ossola (Forestale) 27"51
3. Andrea Toniato (Ita) 27"56

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