Collaborazione per testo e fotografie di Alessandro Mencarelli, tecnico.

In una delle giornate più dense d’impegni per il nuoto, l’Universiade 2015 ha ancora una volta regalato soddisfazioni da podio (e non solo) alla combattiva e competitiva spedizione italiana a Gwangju.

Anche quella di giovedì è stata una buona mattinata per i colori azzurri all'Aquatics Center di Nambu. Le prime a scendere in acqua sono le raniste dei 50 rana; Martina Carraro con 31"18 si attesta al quarto posto mentre Ilaria Scarcella con 31"28 è quinta. Poi i ragazzi veloci dei 50 stile libero: Mattia Dall'Aglio pasticcia sul l'arrivo e chiude la sua gara con 23"81 fuori dalle semifinali, mentre Giuseppe Guttuso vince la sua batteria con 22"72 e centra le semifinali.

Alessia Polieri e Stefania Pirozzi nei 200 farfalla controllano la situazione e con 2'12"96 e 2'10"22 accedono al turno successivo. In acqua le ragazze della velocità; Aglaia Pezzato con 25"63 riesce ad andare avanti, mentre si ferma Giada Galizi con 26"58.
Ancora protagonisti i nostri ragazzi nella 4x200 stile libero; Lestingi, Pellizzari, Boffa e Maglia chiudono la loro provano con 7'23"51 un sesto posto in una finale che si è rivelata scoppiettante.

Il fondo femminile ci regala il primo ed il secondo posto di accesso negli 800 stile libero: Martina Caramignoli con 8'35"54 e Martina De Memme con 8'38"39.

Il pomeriggio di questo penultimo giorno inizia con Matteo Furlan che nei 1500 stile libero è battagliero e termina le sue fatiche con il personale a 15'13"76. Per lui una sesta piazza costruita grazie ad un passo regolare. A sorpresa vince il giapponese Hirai Ayatsugu con l'ottimo tempo di 14'56"10.

Subito dopo arriva la splendida finale per Piero Codia. Il triestino allenato da Sandro D'Alessandro (nella foto in basso, è a sinistra con il suo atleta) presente come coach qui a Gwangju, è solo secondo al russo Koptelov (51"50) ma il suo crono rappresenta il personale: 51"69, ad una manciata di centesimi dal record italiano di Matteo Rivolta.

L'Australia vince il suo primo oro in piscina nei 50 dorso con Barratt Holly 28"04, nella stessa finale la nostra Arianna Barbieri è sesta con il migliore stagionale di 28"59. Una strepitosa Martina De Memme, ci regala un bronzo dal sapore dolcissimo. La livornese, riprende il piglio giusto, negli occhi la determinazione come non mai e con una gara regolarissima regola l'americana e frantuma il suo record personale chiudendo ad 1'59"14.

I nostri due romani del dorso, non raccolgono quanto seminato; Christopher Ciccarese, ripete il suo tempo della semifinale 1'57"83 e chiude al quarto posto a 15 centesimi dal podio. In una gara dove Pebley conquista l'oro con 1'56"29. Giorgio Gaetani è sesto nella sua prima finale a livello internazionale con 2'00"07 con una gara condotta all'attacco.

Questione di centesimi per Andrea Toniato, il veneto (nella foto qui sotto) non ripete la grande prestazione delle batterie e chiude a 27"41 per un argento. La gara è stata vinta dal serbo Siladi con 27"34. Bello e convincente Giuseppe Guttuso nei 50 stile libero che con il crono di 22"38, vince la sua semifinale e getta la maschera per una finale che si preannuncia spettacolare.

Ancora un grande record italiano per Martina Carraro, l'allieva del tecnico federale Fabrizio Bastelli, si regala un 50 rana da 30"89. Sulla sua scia, Ilaria Scarcella che sigla il personale a 31"13. Domani entrambe le ragazze saranno chiamate ad una grande finale.

Nei 200 farfalla, Stefania Pirozzi con 2'09"11 e Alessia Polieri con 2'09"26 accedono rispettivamente con il 2° e 3° tempo per la finale di domani. Agguanta per un centesimo la finale Aglaia Pezzato nei 50 stile libero con il crono di 25"41. La veneta allenata da Tonino Spagnolo, presente come tecnico accompagnatore, è autrice di una prestazione di carattere.

La mascotte ufficiale dell'Universiade di Gwangju. Si chiama Nuribi: in coreano è l'unione delle parole "nuri" (ovvero mondo) e "bi" (che signigica volare). Simboleggia un messaggero della luce.