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Nuoto

16esimi Campionati Mondiali di nuoto a Kazan (Russia) – Nuoto/Quinta giornata - Batterie

La 4x200 donne vola a Rio 2016 e sogna il podio. Mencarini e Pizzini in semifinale. Efimova out in batteria

I margini per sperare in un podio ci sono tutti. La 4x200 stile libero femminile potrebbe regalare una nuova gioia all’Italia. Prime in batteria e qualificate alla finale del pomeriggio, le ragazze si guadagnano il pass per le Olimpiadi 2016. In semifinale due azzurri: Luca Mencarini e Luca Pizzini (200 rana). Mentre la notizia della mattinata è l’eliminazione prematura di Yuliya Efimova. La russa non difenderà il titolo nei 200 rana.

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La 4x200 stile libero femminile: da sinistra Masini Luccetti, Mizzau, Musso e Pellegrini

Non è arrivato nessun acuto di livello “mondiale” nella quinta giornata di batterie ai Campionati iridati di Kazan. Contrariamente ai giorni scorsi, le qualificazioni risentono forse del lungo Mondiale che ha superato il giro di boa. Ma le notizie positive, dopo il bagno d’argento azzurro di ieri, continuano ad arrivare. Già perché la 4x200 stile libero femminile (in copertina nella foto di Giorgio Perottino/ Deepbluemedia/ Insidefotosembra avere le credenziali per competere verso il podio mondiale. Alice Mizzau, Erica Musso, Chiara Masini Luccetti e la neo-27enne d’argento Federica Pellegrini volano in finale – che chiuderà il pomeriggio di gare – con il primo crono d’ingresso. La finalissima sarà tutt’altra cosa, ma i margini per lottare con un metallo nel mirino, ci sono tutti. A conclusione della mattinata il bilancio italiano parla di due promozioni in semifinale – Luca Pizzini e Luca Mencarini – e tre eliminazioni – Ilaria Scarcella, Christopher Ciccarese ed Erika Ferraioli. Tra i top, c’è grande attesa per il secondo capitolo della sfida nei 100 stile libero donne, con Sarah Sjostrom e Cate Campbell per ora appaiate e Daniel Gyurta, re imbattuto dei 200 rana per ora quinto e “controllato” in batteria. La giapponese Watanabe guida i 200 rana femminili, ma la notizia clamorosa arriva dall’eliminazione in batteria della campionessa nel 2013 e fresca vittoriosa dei 100 metri Yuliya Efimova. La beniamina di casa sbaglia completamente valutazione nella batteria e va fuori, prima tra le escluse.

Le speranze vive per sognare un podio – che avrebbe dell’inedito al femminile - arrivano dalla 4x200 stile libero. Alice Mizzau, Chiara Masini Luccetti, Erica Musso e Federica Pellegrini, tre di loro campionesse europee in carica, scendono in vasca per la seconda batteria di qualificazione. La Mizzau nuota in apertura in 1’58’’78 (buon tempo per lei), poi tocca alle esordienti a Kazan. Erica Musso (1’58’’05) e Masini Luccetti che soffre nei suoi secondi 100 metri, retrocedendo – 1’59’’08 migliorabile nettamente in finale - in quinta posizione l’Italia. Serve una frazione di rimonta – 1’56’’60 e seconda frazionista più veloce nel lanciato dopo la Sjostrom - per Federica Pellegrini, argento ieri sulla distanza e mette la mano davanti all’Australia. Le azzurre accedono così in finale – gara che chiuderà il pomeriggio del giovedì – col miglior crono d’ingresso in 7’52’’51 davanti – rispettivamente di 10 e 15 centesimi – alle corazzate Stati Uniti e Australia. Canada, Germania e Russia sono out. La Svezia è quarta per ora, ma a oltre un secondo dalle italiane. Con una prova d’insieme con la miglior Mizzau, Musso e Masini Luccetti – soprattutto questa dovrà migliorarsi – e con il solito rush finale di Fede si può sognare in grande. La 4x200 intanto si guadagna così l’accesso alle Olimpiadi del 2016: per ora la tabella di marcia del c.t. Cesare Butini – ovvero quella che vuole tutte e sei le staffette olimpiche col pass – è a metà dell’opera.

Sarah Sjostrom e Cate Campbell guidano alla pari la graduatoria dopo le batterie dei 100 stile libero femminili in 53’’22. Ma dietro di lei loro la seconda tra le sorelle australiane più famose preme per cercare una doppietta che avrebbe dell’inedito totale. Bronte è terza nella gara regina riservata alle regine della velocità in 53’’50. Alle loro spalle, però, premono con insistenza le due olandesi. Da una parte Ranomi Kromowidjojo, la campionessa olimpica senza titoli iridati nella gara regina, e Femke Heemskerk, quinta in 53’’89. L’equilibrio è totale e si prospettano scintille già dal pomeriggio. Eliminata Erika Ferraioli, l'unica italiana - Federica Pellegrini era iscritta, ma non ha preso parte alle batterie - al via. La veterana allenata da Mirko Nozzolillo chiude soltanto in 22esima posizione in 55''12. Per passare il turno avrebbe dovuto nuotare al di sotto dei 55 secondi, barriera già abbattuta per sette volte nel 2015.

I 200 dorso vedono consumarsi l’1’58’’31 dell’esordiente 19enne Luca Mencarini (sotto nella foto di Giorgio Perottino / Deepbluemedia / Insidefotoche gli vale la semifinale col 15esimo tempo. Il giovane tarquiniese dovrà però migliorare almeno di un secondo se vorrà puntare alla finale. Out Christopher Ciccarese, deluso ma speranzoso di mettere nel mirino l’obiettivo olimpico dopo il primo Mondiale. Il romano, arrivato anch’egli da delle ottime Universiadi coreane chiude in 1’58’’79 ed è diciottesimo. Secondo escluso a 24 centesimi da Gabor Balog, ultimo qualificato per le semifinali. Guida Mitchell Larkin, che si candida per la doppietta 100-200 metri. L’australiano nuota in 1’55’’88. Dietro di lui ci sono Ryosuke Irie – a soli 8 decimi – e Ryan Murphy a 83 centesimi. Probabilmente uno tra questi tre potrebbe succedere a Ryan Lochte, campione in carica non iscritto alla gara di quest’anno.

Luca Mencarini in azione

Non va avanti Ilaria Scarcella nei 200 rana femminili. La primatista italiana tornata a una gara iridata dal 2009, l’allieva di Massimo Meloni nuota con personalità, ma manca il guizzo finale. Dal passaggio ai 100 metri da 1’10’’50 metri, fino alla chiusura in 2’26’’40: ventesimo posto per lei. L’azzurra esce di scena, ma a parziale consolazione, si ritrova in ottima compagnia. Già perché tra le escluse c’è – con grande gelo della Kazan Arena – anche la campionessa del mondo nel 2013 Yuliya Efimova. La russa finisce clamorosamente fuori nuotando in un mediocre – per lei – 2’26’’11. Jenna Laukkanen, ultima tra le qualificate in semifinale, anticipa l’iridata nei 100 metri per 20 centesimi. Guida Kanako Watanabe in 2’23’’29, davanti all’americana Micah Lawrence (2’23’’32) e all’islandese Luthersdottir (2’23’’54).

C’era grande attesa per vedere all’opera Daniel Gyurta, ungherese imbattuto sulla distanza dei 200 rana dal 2009 in poi, e in cerca il quarto titolo consecutivo. Il 26enne primatista del mondo è quinto dopo le batterie. Davanti a lui ci sono in primis il campione europeo in carica Marco Koch (2’09’’12), poi il britannico Andrew Willis, il cinese Mao Feilian e il kazako Dmitry Balandin. Ci sarà anche l’Italia nella semifinale mondiale del pomeriggio: merito del veronese Luca Pizzini, 15esimo tempo d’ingresso. Il 26enne va avanti dopo una gara accorta chiusa in crescendo. Con un 1’03’’38 di passaggio ai 100 metri, consapevole di dover superarsi per avanzare in una semifinale, per poi chiudere molto bene in 2’11’’00 non lontano dal suo personale. Condizione essenziale per un eventuale prima finale iridata sarà battere il suo best di 2’10’’79.

Clicca qui per consultare tutti i risultati della quinta giornata e il programma del pomeriggio.

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