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Nuoto

16esimi Campionati Mondiali di nuoto a Kazan (Russia) – Nuoto/Ottava e ultima giornata – Finali

Sorprese e colpi di scena chiudono i Mondiali di Kazan. Sun e Ledecky atleti dei Campionati

Nel giorno attesissimo in cui “Greg” Paltrinieri si è laureato campione per la prima volta in vasca lunga, l’ultima sessione di finali ai Mondiali di Kazan ha regalato due ori per chiudere le doppiette per due donne super: Katinka Hosszu e Bronte Campbell. Certezze di nuovo alla ribalta per gli uomini come Lacourt (50 dorso), Seto (400 misti) e la 4x100 mista degli Usa. Le sorprese giungono dalla rana femminile con la Svezia e Jennie Johansson oro sui 50 metri.

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JOHANSSON Jennie SWE Gold Medal, EFIMOVA Yuliya RUS Bronze, MEILUTYTE Ruta LTU  Women's 50m Breaststroke

Ultimi otto titoli assegnati nella domenica conclusiva dei Mondiali di nuoto 2015. E per la prima volta hanno trionfato otto nazioni tutte differenti, a testimoniare la globalità conclamata del nuoto con ben 24 nazioni diverse capaci di ottenere almeno una medaglia. Oltre allo storico titolo di Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero e al giallo Sun Yang, la domenica alla Kazan Arena ha regalato incertezze ed emozioni per stomaci forti. Dal ritorno alla vittoria di Camille Lacourt, alle doppiette di Katinka Hosszu e della nuova star della velocità femminile Bronte Campbell. Gli Stati Uniti vincono la loro unica gara maschile a squadre su distanza olimpica con la 4x100 mista. Poi c’è l’Asia con la super-Cina delle donne, d’oro nella 4x100 mista e la certezza Daiya Seto nei 400 misti maschili. Ma la sorpresa più grande in chiusura è il trionfo della svedese Jennie Johansson (in copertina in lacrime per la gioia, sulla sinistra, foto di Andrea Staccioli/ Deepbluemedia/ Insidefoto) nei 50 rana e la beffa atroce del fenomeno Ruta Meilutyte, giù dal podio.

Camille Lacourt (sotto nella foto di Giorgio Perottino / Deepbluemedia / Insidefotosi prende una soddisfazione d’oro nei 50 dorso. Il 30enne francese, dopo un’annata difficile condizionata anche da una battaglia extrasportiva – ha combattuto e vinto contro un tumore benigno all’anca – vince il suo secondo titolo iridato in carriera nella vasca olimpionica. 24’’23 il suo crono, arrivato dopo una progressione, un’eleganza e una frequenza davvero importante. Il transalpino si conferma così a distanza di due anni campione del mondo nella distanza sprint del dorso. L’argento va appannaggio di Matt Grevers, che chiude i Mondiali senza nessun titolo individuale per l’altro esperto specialista del crawl alla rovescia, ma buon secondo classificato in 24’’61. Niente tris per Mitchell Larkin, già re dei 100 e dei 200 che non sale sul podio in tutte e tre le distanze della sua specialità preferita per appena un centesimo. Rimane comunque lui una delle più grandi sorprese di Kazan 2015 nonostante sia anticipato sul podio dal connazionale australiano Ben Treffers davanti a lui per un’inezia.

Camille Lacourt, oro nei 50 dorso

 

Dopo la sconfitta nei 100 rana, il secondo round della supersfida della rana al femminile decreta un nuovo pesantissimo k.o. per l’olimpionica, favorita numero uno e primatista del mondo, Ruta Meilutyte. La 18enne lituana non solo non si prende la rivincita su Yuliya Efimova nella distanza più breve – non inserita nel programma olimpico – nuotata sull’unica vasca, ma esce addirittura dal podio. Vince i 50 rana, tra lo stupore generale, la 27enne svedese e vicecampionessa europea sulla distanza Jennie Johansson. Decisiva la sua risalita negli ultimi 30 metri dopo una partenza non proprio perfetta: chiude in 30’’05. Formidabile seconda a 6 centesimi dalla vincitrice è la giamaicana Alia Atkinson– già bronzo sui 100 – brava a regalarsi la seconda – così come per la sua nazione - medaglia mondiale in vasca lunga. La russa Yuliya Efimova contiene i danni ed è terza in 30’’13. Mentre la Meilutyte è incredibilmente sbattuta fuori dal podio (quarta in 30’’14) nonostante si stata l’unica capace di scendere per due volte sotto i 30 secondi tra semifinale e batterie. Clamoroso il successo della Johansson, forse la campionessa mondiale più a sorpresa a Kazan 2015.

I 400 misti maschili vanno a Daiya Seto, capace di riconfermarsi e di regalare il primo oro al Giappone in versione maschile. Già in testa dopo la frazione a delfino, scatta davanti a tutti con grande aggressività (100 metri in 56’’10). Il nipponico subisce il sorpasso inevitabile dal dorsista americano Tyler Clary. Ma dopo la fine della seconda frazione incrementa a rana. Nella terza parte ritornano sotto anche i rivali Verraszto e Kalisz a poco più di un secondo di distanza ai 300 metri. Ma lo stile libero non cambia i valori per il primo posto. E Seto raddoppia l’oro sulla distanza già conquistato nel 2013, chiudendo in 4’08’’50, primo crono del 2015. David Verraszto è argento, in 4’09’’90. Lo statunitense Chase Kalisz bronzo in 4’10’’05 davanti al connazionale Tyler Clary.

La velocità pura dei 50 stile libero al femminile ha vissuto una finale di livello spaziale e incerta. Oltre alle due sorelle Campbell – Cate primo crono d’ingresso e Bronte quarto – e a Sarah Sjostrom, c’era in pole position la campionessa olimpica e mondiale Ranomi Kromowidjojo. L’oranje è costretta a cedere lo scettro alla sorella minore della velocità australiana, ma non senza lottare strenuamente. Ma è la 21enne Bronte Campbell (sotto mentre esulta con a fianco la Kromowwidjojo, seconda, foto di Andrea Staccioli Deepbluemedia/ Insidefotoche cala il bis – 50 e 100 sl – con un recupero sulla Kromowidjojo concretizzatosi attorno ai 35 metri di gara. Trionfa dopo 24’’12 grazie alla sua estrema fluidità rispetto alla frequenza altissima dell’olandese, argento in 24’’22. La Sjostrom, al quarto podio individuale a Kazan – due ori e un argento prima di oggi – vince il bronzo dopo 24’’31. Soltanto quarta Cate Campbell , argento a Barcellona 2013 e uscita oscurata dalla stellina di Bronte, fino a Kazan mai vincente in famiglia nelle finali, sia nazionali che internazionali.

CAMPBELL Bronte AUS Gold Medal, KROMOWIDJOJO Ranomi NED Silver Women's 50m Freestyle

 

Nella gara dei 400 misti al femminile trionfa Katinka Hosszu. L’ungherese centra la doppietta nelle gare nuotate sui quattro stili dopo il successo nei 200 metri, a cui va aggiunto il bronzo nei 200 dorso. L’Iron Lady torna tale dopo le ultime giornate avare di soddisfazioni – e un inizio spettacolare con record del mondo nella distanza più breve – e trionfa in 4’30’’39 e il miglior crono dell’anno. Sul podio si piazzano, nell’ordine, l’americana Maya Di Rado seguita dalla baby – classe 1997 - canadese Emily Overholt. Entrambe non erano mai salite su un podio iridato.

La 4x100 stile libero maschile sembra un affare tra Stati Uniti e Australia. Ma a metà gara s’inserisce il crack-Gran Bretagna grazie a un entusiasmante frazione a rana di Adam Peaty che scompagina tutto con un super 57’’74 lanciato. Passano in testa gli Usa dopo la frazione a delfino di Shields e non perdono il comando. Sembrerebbe consumarsi una facile vittoria in parata made in Usa e per lo stileliberista americano Nathan Adrian , ma quest’ultimo deve fare i conti con il rientro rabbioso di Cameron McEvoy. Vincono gli americani in 3’29’’93 contro il 3’30’’08 degli aussie. Terzi i campioni in carica della Francia, che bruciano nel finale la Gran Bretagna.

La 4x100 mista femminile premia la Cina, alla terza storica vittoria in una staffetta mista, a distanza di sei anni dall’ultimo titolo ottenuto a Roma 2009. Fu Yuanhui, Shi Jinglin, Lu Ying e Shen Duo vincono l’oro dopo 3’54’’41 e un braccio di ferro vinto all’ultima vasca su Louise Hansson ultima staffettista – a stile libero - della Svezia. Le scandinave centrano il loro primo podio di squadra a un Mondiale aggiudicandosi l’argento in 3’55’’24 (nuovo record europeo). Terzo posto per l’Australia di una scatenata Bronte Campbell in chiusura – 51’’78 - che lascia fuori dal podio gli Stati Uniti per la seconda volta nella storia dopo Roma 2009.

I migliori atleti della 16esima edizione del Campionato Mondiale di nuoto sono il cinese Sun Yang (oro nei 400 e 800 stile libero e argento nei 200), presentatosi alla premiazione poco a poco più di un’ora dalla mancata partecipazione alla finale dei 1500 stile libero e la statunitense Katie Ledecky. Per quest’ultima Kazan 2015 ha regalato cinque titoli – 200, 400, 800 e 1500 metri e con la staffetta 4x200 stile libero, con tre record del mondo infranti.

(L to R) SUN Yang CHN Best Swimmer Male; LEDECKY Katie USA Best Female SwimmerSun Yang e Katie Ledecky ricevono il premio dalla FINA come miglior atleta maschile e femminile dei Mondiali 2015. Photo G.Scala/Deepbluemedia/Insidefoto

 

Così si chiudono i Mondiali 2015. Gli Stati Uniti – grazie soprattutto a una superba Ledecky - vincono il medagliere del nuoto in piscina con otto ori, dieci argenti e cinque bronzi. Alle loro spalle si piazzano l’Australia (7-3-6 nel computo dei podi) e la Cina (5-1-7). L’Italia risale grazie all’oro di Paltrinieri in chiusura e torna ad essere una delle prime forze del nuoto mondiale con un oro, tre argenti e un bronzo. Gli azzurri chiudono al nono posto.

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