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Seconda giornata di gare e seconda soddisfazione da podio per gli azzurrini impegnati nella quinta edizione dei Mondiali Junior a Singapore. Stavolta la pattuglia selezionata dal tecnico Walter Bolognani festeggia una medaglia d’argento grazie a Simona Quadarella (in copertina, foto di Andrea Masini / Deepbluemedia / Insidefoto), seconda negli 800 stile libero. La romana, autrice del suo nuovo primato personale - abbassato di quasi 5 secondi -, si deve arrendere soltanto alla forte americana Sierra Schmidt. Così, dopo il bronzo della 4x100 sl maschile, si muove ancora il medagliere dei migliori Under 18 dello Stivale. La giornata degli italiani ha anche regalato un sesto posto alla 4x100 mista mista e il settimo per Nicolò Martinenghi nei 100 rana. Mentre si guadagna l’accesso alla finale di domani dei 100 farfalla, lo specialista Giacomo Carini.
Era grande l’attesa riposta negli 800 stile libero femminili, gara in cui, nella serie veloce del pomeriggio, il duo azzurro Quadarella-Caponi si presentava rispettivamente con il secondo e il quarto crono d’iscrizione. La 16enne Simona Quadarella, romana dell’Aniene allenata da Christian Minotti, difficilmente sbaglia quando la posta in pali è alta. Il suo palmares a livello giovanile parla da solo: bicampionessa europea – 800 e 1500 – a Dordrecht 2014 e oro olimpico un anno fa a Nanchino nella distanza del programma a cinque cerchi. Stavolta non sale in cima al podio perché le sbarra la strada all’oro un’interessantissima e veloce americana: Sierra Schmidt. In ogni caso, il talento del mezzofondo al femminile classe 1998 lotta per la vittoria e sale sempre sul podio conquistandosi un’ottima medaglia d’argento. La Quadarella se l’è dovuta vedere con le due statunitensi Schmidt e Gabrielle Kopenski. Le due nordamericane scappano nei primi 300 metri con un buon ritmo. L’azzurrina riprende la prima a metà gara e si lancia all’inseguimento della leader, distante oltre due secondi da lei. Nonostante la progressione finale dell’italiana, Schmidt riesce a contenere e resistere aggiudicandosi il titolo con 8’27’’55, tempo che le vale il nuovo record della manifestazione. Simona nuota con personalità e intelligenza e si prende un meritato argento in 8’29’’79, miglior tempo mai nuotato da lei sulle 16 vasche. La toscana Linda Caponi- bronzo in carica - è quarta in 8’35’’21, anche lei sfrutta una seconda parte di gara in crescendo, ma è abbastanza distante dalla medaglia di bronzo conquistata dalla britannica Holly Hibbott.
I 100 farfalla maschili sono positivi per l’Italia e assicurano l’unico finalista certo per la giornata di domani, giovedì 27 agosto. Merito del piacentino Giacomo Carini che va avanti nella gara su due vasche, sua seconda distanza preferita dopo i 200. Al mattino nuota in 54’’29, poi in semifinale si migliora nettamente e chiude in 53’’68 (passaggio in 24’’96), tempo che gli vale l’ottavo e ultimo posto utile per la finale di domani. Davanti a tutti – per ora – c’è il campione europeo a Baku 2015 Daniil Pakhomov capace di nuotare in 52’’40, crono che gli vale il nuovo record dei campionati.
Si chiude al settimo posto la prima finale di livello mondiale per il 16enne Nicolò Martinenghi. Il ragazzo allenato da Marco Pedoja al Nuoto Club Brebbia era infatti l’unico finalista nelle gare individuali del mercoledì. Vince il russo e favorito numero uno alla vigilia, Anton Chupkov in 1’00’’19, tempo superiore di 7 centesimi rispetto al suo record mondiale giovanile nuotato in batteria ieri mattina. Il lombardo – il secondo atleta più giovane in vasca, lui che è classe 1999 – ha chiuso in settima posizione in 1’02’’08 peggiorando di 18 centesimi il suo miglior crono nuotato nella rassegna mondiale di Singapore, nelle batterie di ieri.
Piccola delusione per la 4x100 mista medley italiana, staffetta donne-uomini dal buon potenziale che non trova però una gara fortunata con tutti i suoi componenti e si ferma al sesto posto. Entrata con Rossi, Martinenghi, Petronio e Bori in finale col quarto tempo d’ingresso, ovvero 3’54’’04, peggiora la performance cronometrica mattutina di 10 centesimi. In finale è lotta aperta tra Stati Uniti e Russia per la vittoria del titolo: la spuntano i russi con la loro solidissima squadra (Irina Prikhodko, Anton Chupkov, Daniil Pakhomov e Arina Openysheva) in 3’45’’85 (migliorato il primato mondiale Juniores), mentre gli Usa cedono – saranno terzi - nelle ultime due frazioni cedendo l’argento all’Australia dello scatenato Kyle Chamlers (47’’68 nell’ultima frazione a stile libero). Gli azzurrini aprono con una buona frazione femminile a dorso di Martina Rossi (chiude all’ottavo posto in 1’03’’04), risalgono parzialmente con la rana del fresco finalista individuale Nicolò Martinenghi (frazione più lenta rispetto alla batteria, da 1’01’’65), ma non risalgono a sufficienza dopo la buona farfalla di Aurora Petronio (59’’84). Risale senza però trovare il cambio di marcia decisivo il desenzanese Alessandro Bori in chiusura – unico maschio insieme a Chamlers schierato nel crawl - di staffetta terminato in 49’’61. La sua frazione farà guadagnare due posizioni ai danni di Brasile e Cina.
Nelle altre gare della seconda giornata all’Aquatic Centre sono arrivate emozioni da record e qualche delusione per i colori azzurrini. Su tutti, il più sfortunato è Lorenzo Glessi. Il friulano sfiora la qualifica alla finale pomeridiana dei 200 misti. Nuota in 2’02’’93 ed è nono nella graduatoria dietro all’ottavo, il russo Nikolai Sokolov, che lo beffa per 26 centesimi. L’oro mondiale dei 200 misti vale il 2’00’’15 realizzato da Clyde Lewis regala l’ennesimo titolo ai giovani Dolphins australiani, squadra che si candida seriamente in vetta al medagliere finale dell’intera manifestazione iridata. L’ungherese Daniel Sos è secondo davanti all’americano Sean Grieshop.
La finale dei 200 farfalla donne regala l’oro alla cinese Siqi Wang in 2’08’’24 davanti all’australiana Tamsin Cook e alla statunitense di bronzo Hannah Kukurugya, in testa sino a tre quarti di gara. Le due azzurrine al via erano state entrambe eliminate in batteria. Martina Rosa (2’14’’41) e la ve campionessa europea a Baku Elisa Scarpa Vidal (2’15’’64) si classificano rispettivamente 12esima e 13esima nella graduatoria delle 37 atlete al via.
Nelle batterie dei 100 stile libero femminili non ce l’ha fatta la romana Rachele Ceracchi. La 17enne dell’Aniene chiude in 21esima posizione dopo aver nuotato in 56’’98. La qualificazione per le semifinali del pomeriggio era fissata a 56’’64, tempo limite per rientrare tra le migliori sedici della gara regina.
I 100 dorso maschili vanno al romeno Robert Glinta (foto sotto, di Andrea masini/Deepbluemedia.eu), che vince in 54.30, record dei campionati (è il secondo dop0o quello realizzato ieri in 54.56). Argento a Michael Taylor (Canada), seguito dal portacolori della Gran Bretagna Luke Greenbank. Glinta regala il primo oro maschile ai Mondiali giovanili per la Romania. In precedenza, la sola Ionela Cozma, ma nel lontano 2006, aveva vinto medaglie – ben tre – e titolo – negli 800 sl – per la sua nazione in un Campionato iridato giovanile.
I 200 stile libero maschili a Maxime Rooney, già messosi in evidenza con la 4x100 stile libero d’argento degli Stati Uniti. Il giovane portacolori a stelle e strisce vince in 1’47’’78, comandando con autorità durante tutte e quattro le vasche. Alle sue spalle si piazza il connazionale Grant Shoults – già oro ieri nei 400 misti – in 1’48’’42, mentre il bronzo se lo aggiudica il russo Ernest Maksumov, staccato di 90 centesimi dal nuovo campione del mondo Junior. Eliminati nelle batterie mattutine i due azzurrini. Il migliore, Filippo Megli, ha nuotato la sua prova in 1’51’’02 uscendo di scena per meno di mezzo secondo dall’ultimo tra i qualificati. Si piazza al ventesimo posto (1’51’’87) il piemontese Alessandro Miressi.
Show prevedibile d’oro per Viktoria Zeynep Gunes nella finalissima dei 50 rana donne. Il talento ucraino che gareggia da un anno per la Turchia vince in 30’’78 davanti alla svedese Sophie Hansson (31’’18) e alla britannica Katie Matts (31’’66).
L’altro spettacolo arriva dall’australiana Minna Atherton. La baby nata nel 2000 stravince la finalissima dei 100 dorso femminili in 59’’58 ed entra nella top 10 assoluta delle migliori performer mondiali nel 2015. E migliora il precedente record mondiale da lei stessa stabilito nelle batterie di ieri (59’’83). Netto il divario con le altre concorrenti: la statunitense Claire Adams si ferma a 61 centesimi dalla dominatrice, mentre la neozelandese Bobbi Gichard chiude a 84 centesimi dalla vetta.
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