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È stata senz’altro la giornata finora più fitta e intensa di emozioni, la quarta, ai Mondiali junior FINA a Singapore. Una giornata che ha visto nuovamente salire sul podio l’Italia, dopo “il digiuno” di ieri. Ancora una volta il mezzofondo femminile piazza un’azzurrina tra le migliori tre al mondo. Stavolta si tratta di un graditissimo ritorno a livelli alti: quello di Linda Caponi (in copertina), già argento e bronzo – rispettivamente su 800 e 1500 stile libero– nell’edizione 2013. La 16enne aggiunge al suo palmares importantissimo anche il bronzo sui 400 metri. Ma la festa italiana non finisce qua. Perché dopo il podio della toscana, il venerdì speciale per i ragazzi del c.t. Walter Bolognani prosegue con un altro terzo posto, arrivato dal giovane sprinter più forte d’Italia e tra i più forti al mondo: Giovanni Izzo. Il bolognese è terzo al mondo nei 50 stile libero. Per lui si tratta della seconda medaglia (sempre di bronzo) nella manifestazione, dopo l’altrettanto bel podio arrivato con la staffetta 4x100 sl maschile.
Sono state otto le finali per le medaglie nella quarta giornata di gare all’OCBC Aquatic Centre di Singapore. Con cinque gli italiani impegnati nelle finalissime che hanno assegnato i titoli odierni, e soltanto un piccolo neo: l’assenza della 4x200 stile libero maschile, eliminata anticipatamente in batteria. Tra gli altri finalisti di questo più che positivo venerdì per i colori italiani, ben si sono comportati Giulia Verona – settima nei 100 rana -, Ilaria Cusinato – sfortunata e ai piedi del podio dei 200 misti nonostante il grandioso 2’13’’04, la migliore prestazione in tessuto mai nuotata da un’italiana sulla distanza – e Nicolò Martinenghi, quinto nei 200 rana maschili con il nuovo primato nazionale “Ragazzi”.
Nella foto qua sotto il podio dei 400 stile libero femminili. Da sinistra, la statunitense Sierra Schmidt, l'australiana Tamsin Cook e l'italiana Linda Caponi. Photo A.Masini/Deepbluemedia/Insidefoto
Ottimo e prestigioso il colpo da bronzo della bravissima e altrettanto veloce Linda Caponi, qualificatasi in finale nei 400 stile libero con il settimo miglior tempo, che ha poi migliorato nettamente sé stessa e il 4’14’’45 nuotato nei preliminari. La Caponi costruisce il suo piccolo capolavoro cambiando nettamente marcia in finale, chiusa con il suo nuovo primato personale – abbattuto di 2,80 secondi - in 4’07’’73 e s’inserisce come settima italiana più veloce all-time sulla distanza. Il suo crono rappresenta anche il nuovo primato nazionale Cadette precedente apparteneva a Federica Pellegrini con 4'08"91, che lo sveva nuotato il 27 marzo 2006. L’allieva di Giovanni Pistelli al TNT Empoli trova una gara regolare e veloce fino ai 300 metri, in cui rimane a contatto ravvicinato con la fuggitiva Tamsin Cook (Australia) e con il duo americano composto dalla campionessa sugli 800 metri Sierra Schmidt e Hannah Cox. Linda risale ai 300 metri ai danni della Cox e attacca le prime dalla corsia laterale numero uno. La Cook mantiene il vantaggio, mentre le statunitensi subiscono l’attacco deciso da parte della giovane toscana classe 1998. Vince l’australiana con il nuovo record dei Campionati (4’06’’17), ma la Caponi va vicinissima al colpaccio con un’ultima vasca da 30’’68 (la più veloce tra le finaliste), causando la reazione d’orgoglio della Schmidt, capace di difendere con le unghie l’argento. Out nelle batterie, invece, la seconda italiana al via sulla distanza: Simona Quadarella. La vicecampionessa del mondo sugli 800 metri nuota in 4’17’’10, 13esimo crono complessivo. Ma promette spettacolo nei 1500 di domani.
Lo show della velocità, andato in scena con la finale dei 50 stile libero maschili, va all’australiano Kyle Chamlers che vince il suo primo titolo a Singapore nuotando la finale in 22’’19. Il talentuoso australiano, favorito numero uno per il successo non dà spazio ai rivali – Michael Andrew su tutti - per la vittoria. Proprio l’altro fenomeno annunciato della manifestazione, l’americano Andrew non può far altro che accontentarsi dell’argento, chiudendo in 22’’36. Ma dietro gli alieni del nuoto giovanile c’è un azzurro i versione fulmine come Giovanni Izzo. Il bolognese tesserato per l’Imolanuoto (nella foto sotto di A.Masini /Deepbluemedia /Insidefoto), già vicecampione europeo di categoria a Baku, aggiunge alla sua collezione sulla distanza anche un importantissimo bronzo. 22’’55 il suo tempo, vicinissimo al suo primato personale di 22’’51 nuotato in Azerbaigian a giugno.
Più amari per l’Italia i 200 misti femminili, in cui Ilaria Cusinato ha cullato il sogno della sua prima medaglia mondiale ma non è riuscita a cogliere il podio nonostante abbia ridotto sensibilmente il suo primato nazionale Junior e Cadette e ottenuto la miglior performance in tessuto di un’azzurra, scalzando addirittura Alessia Filippi. La veneta allieva di Davide Pontarin scappa assieme alla primatista mondiale Viktoria Zeynep Gunes ed è seconda ai 50 metri nuotati a farfalla in 28’’77. Si mantiene seconda dopo il dorso (33’’78), stavolta alle spalle della specialista canadese Mary-Sophie Harvey davanti a lei per appena un decimo a metà. La rana rilancia ovviamente la Gunes, ma l’azzurra resiste in seconda posizione. Le sarà fatale la frazione a stile libero, nuotata in 31’’86. Vince la Gunes in 2’11’’03, ovvero col record mondiale di categoria limato di 43 centesimi dalla fenomenale ragazza nata in Ucraina che ha scelto la nazionalità turca dopo la crisi e la guerra nel suo Paese natìo. Ilaria si supera (2’13’’04), combatte come una leonessa ma chiude al quarto posto a 30 centesimi soltanto dal bronzo della britannica Georgia Coates e a 67 dalla Harvey (argento). La Coates risale prepotentemente nell’ultima vasca a stile libero nuotata in 30’’43. In mattinata era stata eliminata Sara Franceschi. La 16enne livornese nuota in 2’15’’97 in batteria ed è undicesima. Per qualificarsi alla successiva finale avrebbe dovuto nuotare almeno 2’15’’10 nuotato dalla statunitense Brooke Forde.
Dopo il 2’13’’89 in batteria si è migliorato ancora il baby ranista del Nuoto Club Brebbia Nicolò Martinenghi. Il varesino si ripete e progredisce il suo crono nella finale dei 200 rana maschili chiusa al quinto posto in 2’13’’05 con il nuovo record italiano della categoria Ragazzi (abbassato il 2’13’’74 nuotato lo scorso 8 agosto a Roma). La vittoria va, grazie al notevole tempo di 2’10’’19, al solito Anton Chupkov. Il ranista finalista ai Mondiali dei “grandi” a Kazan, bissa così il successo già ottenuto nei 100 metri e coglie la prestigiosa doppietta. L’argento lo conquista l’australiano Matthew Wilson (2’11’’23) davanti al giapponese Ippei Miyamoto (2’11’’59).
Capitolo a parte per la protagonista assoluta di giornata, di cui abbiamo parlato prima, nella sfortunata gara di Ilaria Cusinato. Già, perché la Turchia è salita in cima, ancora e sempre, con Viktoria Zeynep Gunes (sotto, nella foto di Andrea Masini / Deepbluemedia / Insidefoto), giunta al terzo oro individuale a Singapore. Oggi trionfa anche nei 100 rana è netta la sua affermazione con un ottimo tempo: 1’06’’77. La 17enne vince agevolmente mettendo in vasca la sua classe superiore rispetto alle pur agguerrite rivali. Salgono sul podio anche la svedese Sophie Hansson e la britannica Katie Matts. Occupano le stesse identiche posizioni della gara sui 50 metri. Giulia Verona è settima in 1’09’’12. L’azzurrina passa a metà gara in 33 secondi netti, non trovando una vasca di ritorno abbastanza efficace (36’’12) per risalire verso le posizioni da podio. La vicecampionessa europea sulla distanza nuota tuttavia il suo secondo miglior crono in carriera e si prepara nel migliore dei modi in vista dei 200 metri, sua distanza preferita.
Protagonista ancora lei, Minna Atherton. La dorsista 14enne è inarrestabile e trova addirittura un doppio record del mondo Juniores nei 50 dorso. Stavolta, dopo il primato raggiunto nei giorni scorsi nei 100 metri, aggiunge, in poche ore, prima il 28’’00 in batteria e poi si migliora ulteriormente con il 27’’92 nella semifinale dei 50 metri. Sembra proprio ci sia in serbo un probabilissimo tris di ori per la più forte rappresentante dell’Australia in questi Campionati Mondiali 2015. Niente da fare per le due azzurrine impegnate in mattinata nelle batterie sulla distanza. Martina Rossi nuota in 30’’24 ed è 24esima nella graduatoria di qualificazione. Giulia Ramatelli, invece, ferma il crono a 30’’76 – primato personale migliorato di 16 centesimi -, tempo che tuttavia l’ha piazzata 35esima. Entrambe
Nelle altre finali di giornata matura un'altra prestazione che vale oro con primato, stavolta per Rikako Ikee. La giapponese conquista la finale dei 50 farfalla in 26’’28 – record della manifestazione abbassato di 2 centesimi -. La canadese Penny Oleksiak sale ancora sul podio dopo il secondo posto nei 100 sl e trova un nuovo argento in 26’’45. Terza è la russa Mariia Kameneva, staccata di 2 centesimi dalla nordamericana.
Nelle batterie dei 50 farfalla maschili era impegnato Giacomo Carini, specializzato nelle distanze lunghe – ieri è giunto settimo nella finale dei 100 e punta molto sui prossimi 200 metri -, viene eliminato in batteria dopo aver nuotato in 25’’36. Per il medagliato alle Olimpiadi Giovanili del 2014 si tratta del 34esimo tempo.
Spettacolo Michael Andrew nella finale dei 50 dorso chiusa in 25’’13. Il baby prodigio d’America trova il nuovo record della manifestazione, migliorando di un centesimo il suo stesso crono ottenuto ieri. Per lui arriva la seconda medaglia d’oro. Sul podio salgono anche Javier Acevedo (Canada) e Mohamed Sami (Egitto). Quest’ultimo conquista la prima medaglia maschile per il suo Paese nella storia dei Mondiali giovanili. In precedenza vi era riuscita soltanto la delfinista Farida Hisham Osman che aveva vinto i 50 nel 2011.
Gli Stati Uniti chiudono poi con un ultimo show da record la giornata conquistando l’oro con l’unica gara di squadra nel programma odierno. Per i giovani americani Shoults, Rooney, Grieshop e House arriva la prestigiosa e di altissima qualità affermazione nella 4x200 stile libero maschile. Il quartetto nordamericano vince e domina la gara sin dall’inizio con il tempo di 7’13’’76, nuovo record del mondo Juniores. Alle loro spalle si piazza l’Australia – nazione dominatrice della giornata, tuttavia, con ben tre ori sugli otto assegnati -, in 7’17’’76. Il bronzo va alla Russia (7’19’’45). Delude la 4x200 azzurrina, seconda tra le escluse dopo le batterie del mattino. Filippo Megli (1’51’’44), Matteo Cinquino (1’51’’55), Lorenzo Glessi (1’52’’74) e Alessandro Miressi (1’52’’05) nuotano con un crono complessivo 7’27’’78, chiudendo al sesto posto la loro batteria che in graduatoria finale li ha piazzati in decima posizione a 98 centesimi dalla Cina, ultima tra le qualificate.
Clicca qui per consultare i risultati completi della quarta giornata e il programma completo della manifestazione. Per seguire in diretta streaming le gare clicca su questo link: www.eurovisionsports.tv/fina/swimming/index
Tutte le foto sono di A.Masini/Deepbluemedia/Insidefoto