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L’inseguimento e l’attesa sono finiti. L’Italjunior, al quinto giorno di gare iridate, può finalmente festeggiare il suo oro mondiale juniores a Singapore. La gioia è mista alla fatica perché arriva da un 1500 stile libero storico per Simona Quadarella (in copertina foto di A.Masini/Deepbluemedia/Insidefoto), nuova campionessa mondiale sulla distanza. Arriva così la medaglia dal metallo più ambito nell’edizione 2015 dei Campionati Mondiali di nuoto, che aggiorna il medagliere azzurro a quota cinque podi – un oro, un argento e tre bronzi – e a 15 ori nella storia dei Mondiali dei “piccoli” giunti alla loro quinta edizione nello spettacolare e fortunato impianto dell’OCBC Aquatic Centre a Singapore.
Ma è anche la prima volta di un’azzurrina iridata nella distanza più lunga del programma. Naturale conseguenza per una scatenata e competitiva, non solo a livello giovanile, Quadarella. La 16enne dell’Aniene trova il titolo sfiorato soltanto negli 800 metri di mercoledì e completa un tris da sogno nelle competizioni giovanili. Nel giro di due stagioni, infatti, ha chiuso alla perfezione un exploit impeccabile: da oggi può vantare in palmares due titoli europei, uno olimpico (sugli 800) e quello mondiale di oggi. Inoltre maturità e competitività della mezzofondista romana si palesano con il quinto miglior tempo all-time – meglio di lei ha fatto solo Alessia Filippi - nuotato da un’atleta italiana: 16’05’’61, un crono che le regala anche il record italiano Cadette – precedente di Irene De Biasi con 16'26''29, datato 2008 - che l’avrebbe vista accedere senza difficoltà anche alla finalissima dei Mondiali a Kazan dei big di tre settimane fa.
L’Italia del c.t. Walter Bolognani qualifica anche tre suoi alfieri – tutti maschi – per le finali di domenica, giornata conclusiva della rassegna: si tratta di Alessandro Miressi e Alessandro Bori (100 sl) e di Nicolò Martinenghi (50 rana). Insomma, si prospetta una gran finale per i colori azzurri.
Dunque Simona Quadarella compie il suo capolavoro d’oro, aggiungendo così anche un titolo mondiale al suo prestigiosissimo palmares internazionale a livello giovanile, da vero e proprio Grande Slam. Nella serie veloce sulla distanza, la 16enne ingaggia la lotta a tre con l’australiana Tamsin Cook e la statunitense Sierra Schmidt, che l’aveva battuta negli 800 nella lotta al titolo. Soprattutto quest’ultima oppone una strenua resistenza al ritmo sostenuto nei primi 600 metri dall’allieva di Christian Minotti. Il ritmo della Quadarella costringe la Cook a staccarsi in maniera netta a circa metà gara e il passaggio agli 800 dell’azzurrina è di ottima qualità (8’34’’93). A quel punto è lotta aperta a due con la Schmidt, proprio come tre giorni fa. Le due rivali sono appaiate con l’italiana a fare il ritmo con decisione, conscia della pericolosità nel finale della nordamericana. Accelera ai 1000 metri e il distacco sulla Schmidt si dilata oltre il secondo grazie al passo deciso mai sotto i 32’’6 a vasca. Ai 1300m la Schmidt alza definitivamente bandiera bianca e le ultime quattro vasche sono una cavalcata vincente – chiusa da un ultimo 50 da 31’’43 per la prima campionessa mondiale azzurra nell’edizione 2015 dei Campionati iridati per gli Under 18. Una prestazione di rilievo internazionale chiusa in 16’05’’61, tempo che le vale in un colpo solo il nono crono mondiale assoluto nel 2015, record della manifestazione, primato personale – abbattuto di quasi 21 secondi! - e la issa come seconda azzurra all-time più veloce sulla distanza con la seconda prestazione mai nuotata da un’italiana in tessuto: fa anche meglio di 34 centesimi rispetto a Martina Caramignoli e al tempo che le valse il bronzo europeo a Berlino un anno fa. Insomma, la giornata perfetta di Simona è da incorniciare. La Schmidt si arrende a lei fermandosi all’argento in 16’12’’84, mentre sul terzo gradino del podio sale la seconda statunitense, Gabrielle Kopenski capace di beffare nel finale la Cook (solo quarta all’arrivo). La seconda azzurrina impegnata sulla distanza, Linda Caponi, fresca vincitrice della medaglia di bronzo nei 400 sl di ieri, è sesta in 16’34’’06.
L’Italia fa il pieno di soddisfazioni anche nelle semifinali dei 100 stile libero maschili. Dopo la mancata qualificazione nella finale dei 50, si riscatta Alessandro Bori (batteria da 50’’10) con un passaggio velocissimo da 24 secondi netti in semifinale e chiusura in 49’’70, sfiorando il suo record personale mancato appena per 5 centesimi. Da segnalare il 48’’87 del brasiliano Pedro Spajari (record della manifestazione), primo crono d’ingresso per la gran finale di domani. Fa meglio di Bori il vicecampione europeo sulla distanza a Baku, Alessandro Miressi. Il torinese allenato da Antonio Satta nuota in 49’’63. Quest’ultimo vola in finale col quinto crono d’ingresso, mentre Bori con il settimo.
In finale, la sua terza a livello individuale, vola anche Nicolò Martinenghi. Il 16enne varesino allenato da Marco Pedoja – ieri aveva ritoccato il suo primato nazionale Ragazzi nei 200 metri rana – coglie la sua ennesima finale mondiale all’esordio in una competizione di questo altissimo livello. Dopo il velocissimo 28’’22 nuotato in batteria, ottiene un altrettanto buono 28’’37 in semifinale. Accede con il quarto crono complessivo valido per la finale, dietro i più esperti e “anziani” Sidlauskas, Obrovac e Chupkov, tutti racchiusi in poco più di 20 centesimi. La sua candidatura per un posto sul podio non sembra affatto platonica.
Semifinale sfortunata per gli azzurrini è stata quella dei 100 farfalla donne. La Nazionale non potrà contare in finale su Aurora Petronio, torinese classe 1998, che nuota in 59’’89 peggiorando di due centesimi quanto nuotato nelle batterie al mattino. Le sarebbe bastato eguagliare il tempo dei preliminari per qualificarsi con l’ottavo e ultimo crono nuotato dalla cinese Jingzhuo Wang. Invece è la prima esclusa dalla finalissima per le medaglie. Ilaria Cusinato trova 1’00’’37 che le vale il primato personale – precedente 1’00’’44 – ma che la piazza in 13esima posizione complessiva. Un po’ di amarezza soprattutto per la prova della Petronio, che avrebbe potuto dire la sua nell’ultimo atto di domani.
Nelle altre finali odierne - cinque in totale - arrivano il primo titolo e la prima medaglia a Singapore 2015 per l’Ucraina e per Andrii Khloptsov, bravo a respingere l’assalto del favorito della vigilia Michael Andrew nell’unica vasca sui 50 metri a farfalla. L’ucraino vince in 23’’64, precedendo di due decimi l’americano e di 25 centesimi il campione dei 100 metri Daniil Pakhomov (Russia).
Primo successo anche per una delle protagoniste dell’edizione 2013 e dei Giochi Olimpici giovanili del 2014 nella sua distanza prediletta dei 50 dorso: Gabrielle Fa’Amausili. La neozelandese entra prepotentemente sul proscenio con uno strepitoso 27’’81 in finale e nega il tris a Minna Atherton, finora – doppio oro su 100 e 200 metri - vera dominatrice del crawl alla rovescia. La Fa’Amausili fa di più: trova l’oro con il nuovo record del mondo giovanile – strappandolo alla rivale diretta che aveva nuotato ieri in semifinale 27’’92 – e la beffa per due centesimi al tocco della piastra. Il bronzo, ma a quasi mezzo secondo dal veloce duo oceanico, va alla canadese Danielle Hanus.
L’ultimo titolo individuale del sabato, quello dei 400 misti maschili (nessun italiano iscritto al via), se lo aggiudica lo statunitense Sean Grieshop, capace di vincere il braccio di ferro negli ultimi 100 metri a stile libero sul brasiliano Brandonn Almeida. 4’15’’67 il suo tempo “d’oro” contro il 4’17’’06 del sudamericano. Quest’ultimo è stato al comando fino ai 350 metri ma ha dovuto capitolare dopo l’ultima virata eccellente di Grieshop. Virata che gli ha permesso di guadagnare i centesimi decisivi per cogliere l'oro.
Il botto finale arriva con la finalissima della staffetta 4x100 stile libero femminile, con tanto di nuovo record mondiale. Gara senza l’Italia, non iscritta alla specialità veloce a squadre. Trionfa l’Australia (Shayna Jack, Minna Atherton, Gemma Cooney e Lucy Elizabeth McJannett) spuntandola nell’ultima vasca in un finale mozzafiato e di altissimi livelli, chiusa dalle vincitrici in 3’39’’87. Abbattuto il precedente primato Juniores, detenuto dagli Stati Uniti con 3'40’’14. L'argento va alla Russia, ad appena 4 centesimi dall'oro, seguita dal Canada.
Tra gli altri atleti italiani impegnati nella mattinata di batterie, Rachele Ceracchi è stata eliminata anzitempo dai 50 stile libero femminili. La 17enne in forza al Circolo Canottieri Aniene rimane fuori dalle 16 semifinaliste per appena due centesimi. Il suo 26’’36 la piazza al 17esimo posto nella graduatoria complessiva, prima delle escluse per il turno successivo. Dopo le semifinali del pomeriggio si mette in evidenza il duo russo composto da Daria S Ustinova (25’’22) e Mariia Kameneva (25’’44), pronte a dare spettacolo in finale.
Clicca qui per consultare i risultati completi della quinta giornata di gare e il programma della manifestazione. Per seguire in diretta streaming (finali dalle ore 12 italiane) la sessione di finali clicca su questo link: www.eurovisionsports.tv/fina/swimming/index. Domani, domenica 30 agosto, si assegneranno gli ultimi 11 titoli mondiali per l’edizione 2015.
Tutte le foto sono di A.Masini/Deepbluemedia/Insidefoto