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Nuoto

Netanya (Israele), 2-6 dicembre 2015 – 18esima edizione dei Campionati Europei in vasca corta – 1^ giornata (Finali)

Netanya 2015: i jet azzurri sono d’argento. Sabbioni e Detti, colpo doppio di bronzo. Rivolta ancora da record

È positivo il bilancio del primo giorno di finali per l’Italia agli Europei in vasca corta di Netanya. La 4x50 sl maschile (Bocchia, Orsi, Guttuso, Magnini) conquista l’argento dietro la Russia. Bene Simone Sabbioni e Gabriele Detti, che centrano il bronzo su 200 dorso e 400 stile libero, con tanto di record italiani. Ci prende gusto anche Matteo Rivolta, primo crono d’ingresso per la finale dei 100 farfalla e primato migliorato.

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ITALY Silver Medal

L’Italnuoto cala subito un importante tris di podi ai Campionati Europei in vasca corta, entrati oggi nel vivo in Israele. Non sono arrivati titoli per la selezione azzurra impegnata nel primo pomeriggio di finali alla National Olympic Swimming Pool di Netanya, ma bensì un argento e due medaglie di bronzo dal peso specifico e simbolico molto importanti. Da una parte la conferma della velocità maschile, che con la 4x50 stile libero formata da Bocchia, Orsi, Guttuso e Magnini (nella foto in copertina di Giorgio Scala/ Deepbluemedia/ Insidefoto) si è confermata sul podio continentale. Dall’altra i due terzi posti con due talenti giovani e con un futuro da scrivere davanti a loro: Simone Sabbioni e Gabriele Detti, rispettivamente bronzo sui 200 dorso e nei 400 stile libero realizzando i nuovi record italiani. A proposito di primati infranti, Matteo Rivolta ha ulteriormente abbassato il limite nei 100 farfalla a 49’’55 e si presenterà nella finale di domani col primo crono d’ingresso.

Partiamo proprio dalla chiusura del primo pomeriggio di finali al complesso sportivo del Wingate Institute, quando arriva la soddisfazione più preziosa – perlomeno guardando il metallo conquistato - di giornata per la selezione azzurra convocata dal c.t. Cesare Butini. Merito di Federico Bocchia, Marco Orsi, Giuseppe Guttuso e l’eterno Filippo Magnini – giunto alla medaglia numero 19 nelle rassegne continentali in vasca da 25 - secondi nella gara che premia la 4x50 stile libero maschile della Russia subito imprendibile con il terribile baby Evgeny Sedov che apre con una frazione splendida da 20’’72. Poi i russi danno spazio alla regolarità degli altri staffettisti chiudendo con un buon margine in 1’23’’49. L’Italia si conferma d’argento alle spalle dei vincitori 2013 – il solo Konovalov era presente nella finale della scorsa edizione -, ottenendo un secondo posto importantissimo con tre quarti della staffetta argento a Herning 2013 (il 21enne esordiente Giuseppe Guttuso al posto di Luca Dotto, assente a Netanya). Il quartetto azzurro chiude in 1’24’’44, lanciato da una buona prova di Federico Bocchia (21’’56 ai 50 metri), che lascia la squadra al terzo posto dietro il Belgio. Poi la frazione di Marco Orsi è lo spartiacque verso l’argento. Il bolognese recupera su tutti grazie al suo ottimo 20’’46 e riporta gli azzurri alle spalle dei russi, già lanciati verso l’oro. Guttuso mantiene benissimo la posizione grazie a un notevole 21’’20 e lancia Filippo Magnini per la chiusura in 21’’22 che certifica l’argento italiano davanti alla Bielorussia. Da segnalare il  devastante parziale (20’’46) nuotato da Marco Orsi, il miglior atleta lanciato tra tutti i finalisti in vasca.

Simone Sabbioni, reduce dall’ottimo exploit mattutino nelle batterie, si è ritrovato a gareggiare contro gli specialisti puri dei 200 dorso e ha sorpreso per potenza, resistenza e abilità nelle virate: tutti elementi di forza che lo hanno condotto a una stupenda medaglia di bronzo. La finale vedeva sui blocchetti il favorito d’obbligo il polacco Radoslaw Kawecki, reduce da tre successi consecutivi agli Europei in vasca corta. Quest’ultimo non ha tradito le aspettative chiudendo in 1’48’’33 (ritoccando il primato della manifestazione di 18 centesimi, stabilito da lui a Chartres 2012). Alle sue spalle giunge Yakov Yan Toumarkin, che regala a Israele la prima gioia da medaglia alla prima occasione. Ma è il riccionese a sorprendere, tenendo dapprima la testa nei primi 25 metri e resistendo agli attacchi dopo gli inevitabili sorpassi di Kawecki e Toumarkin, chiudendo in zona podio dietro il polacco, che fa gara a sé (51’’98 a metà gara), e Toumarkin. Simone resiste e chiude in 1’50’’75, conquistando la sua prima medaglia individuale a livello internazionale tra i “grandi” e ritoccando sensibilmente il suo record italiano del mattino, di ben 46 centesimi.

Simone Sabbioni, bronzo nei 200 dorso

Il commento di Simone Sabbioni (sopra, nella foto di Giorgio Perottino/ Deepbluemedia/ Insidefoto): “200 metri nuotai così veloce non me li aspettavo. Ero già sorpreso di aver superato il turno di questa mattina e lo sono ancora di più per aver abbassato di nuovo il record italiano. Speriamo di andare sul podio nuovamente perché mi è piaciuto. Ho cercato di andare il più forte possibile, volevo partire molto veloce sin dall’inizio perché avere caratteristiche maggiori da centista mi avrebbero consentito di passare veloce e resistere. In vasca corta è stata una bella sfida”.

La seconda gioia di bronzo per gli azzurri è arrivata dalla finale dei 400 stile libero maschili. Gara che ha premiato il campione del mondo sulla distanza a Doha 2014, l’ungherese Peter Bernek, vero e proprio uomo di riferimento che non ha tradito per il discorso titolo agguantato senza problemi in 3’35’’46. Il magiaro qualificatosi col miglior tempo duella inizialmente con il 19enne polacco Wojciech Wojdak, che si spegnerà poi dopo metà gara naufragando al quinto posto, e conquista il suo primo titolo europeo in carriera dopo due argenti e un bronzo nel dorso. L’Italia vola sul podio grazie a uno splendido Gabriele Detti, terzo all’arrivo con una gara da record italiano, chiusa in 3’37’’22, che migliora di quasi 3 secondi il personale agguantato questa mattina. L’allievo di Stefano Morini ingaggia una battaglia per il podio con il tedesco Paul Biedermann che accelera negli ultimi 100 metri e lo infila. Per l’azzurro non c’è modo di difendersi dall’esperto tedesco, ma si protegge con le unghie dagli altri in una gara dall’ottimo livello complessivo. E grazie a un ottimo rush finale supera Wojdak e tiene alle sue spalle un altro teenager terribile, come il norvegese Henrik Christiansen, tenuto fuori dal podio da Detti per soli 4 centesimi.  Il 21enne livornese chiude definitivamente i conti con un 2015 difficile per infortuni – infezione alle vie urinarie – che gli hanno impedito di qualificarsi per Kazan 2015. In ogni caso, Detti trova il nuovo primato italiano strappato a un grande come Emiliano Brembilla, che a Istanbul 2009 nuotò in 3’57’’57. Detti inoltre, coglie la sua terza medaglia agli Europei in vasca corta, dopo l'argento nei 400 sl di Cahrtres 2012 e il bronzo nei 1500 ottenuto nel 2013.

DETTI Gabriele ITA Bronze Medal

Le impressioni di Gabriele Detti (sopra, foto di Giorgio Scala /Deepbluemedia/ Insidefoto) a fine gara, raccolte ai microfoni Rai: “Ero sfinito alla fine, ma siamo abituati a lavorare così tanto. Sono contento per il record italiano e per la medaglia. Ora sono guarito dai problemi fisici e stiamo lavorando bene. Ora ci dobbiamo concentrare per fare ancora meglio fino all’ultimo appuntamento dell’anno, quello più importante”.

Nei 400 misti i fari erano puntati tutti sulla Lady di ferro e dei record, Katinka Hosszu. L’obiettivo e la domanda che tutti si potevano porre era una sola: migliorerà il record del mondo (4’19’’46) dopo l’exploit incredibile del mattino? La plurititolata ungherese sembrava voler confermare le impressioni sin da subito, spingendo senza remore né riserve, rimanendo al di sotto dei passaggi-record precedente, facendo intravedere un leggero calo nella frazione a rana. Lo stile libero conclusivo certificava l’impressione ma ciò non le impedisce di involarsi verso l’oro – il primo nella sua carriera sui 400 metri “in corta” – in 4’19’’75, a 29 centesimi dal primato ottenuto poche ore prima. Le altre sono distanti anni-luce: dalla britannica Hannah Miley (argento in 4’26’’87) alla francese Lara Grangeon (bronzo in 4’27’’31).

Fuori dai giochi per il podio, le due italiane qualificatesi per la finale finiscono entrambe soddisfatte dalla loro gara. Non sfigura affatto Stefania Pirozzi partita bene con i 100 metri a farfalla (chiusi al quarto posto). Di rincorsa la gara di Luisa Trombetti, ultima alla prima virata, ma in risalita durante il resto della sua prova. La piemontese esordiente a un Europeo recupera dalla frazione a rana. Le azzurre non sfigurano affatto in una gara velocissima. Quinta giunge Stefania Pirozzi (4’31’’39 e personale migliorato di 1,73 secondi) e sesta Luisa Trombetti (4’31’’59 e best abbassato di 38 centesimi rispetto alla batteria del mattino).

C’era attesa per il confronto dei 50 rana maschili, in cui il primatista europeo Fabio Scozzoli che ha ritrovato un faccia a faccia con i migliori interpreti della rana, come il campione mondiale in vasca lunga Adam Peaty e il campione uscente Damir Dugonjic (Slovenia). In apertura della seconda sessione di gare, le semifinali dei 50 rana maschili, Fabio Scozzoli aveva primeggiato nella prima semifinale in 26’’41. Il padovano Andrea Toniato, invece, non è riuscito a migliorare il 26’’53 del mattino, nuotando in 26’’74. Crono che gli ha garantito l’accesso con l’ultimo tempo.

In un’equilibratissima la finale per le medaglie la spunta, per la seconda volta consecutiva, lo sloveno Damir Dugonjic, bravo e determinato nello sconfiggere lo spauracchio britannico – non a proprio agio nella vasca corta piena d’insidie chiamate virate - Peaty. Dugonjic, sempre a medaglia sulla distanza nelle ultime quattro edizioni, chiude vincendo in 26’’20, beffando il nuovo fenomeno mondiale della rana, per appena un centesimo al tocco. Sul podio salgono il russo Oleg Kostin e l’irlandese Alexander Murphy, bronzo ex aequo in 26’’35. Indietro i due azzurri, rispettivamente settimo e ottavo all’arrivo. Scozzoli (26’’46) rallenta leggermente rispetto alla semifinale, mentre Toniato fa meglio di un decimo, pur valendo decisamente un tempo inferiore.

Sulla stessa distanza al femminile, Martina Carraro aveva nuotato 30’’50 in semifinale, giungendo all’ultimo atto con il settimo tempo. Nulla da fare per la genovese Ilaria Scarcella – quinta nell’ordine d’arrivo della sua prova – che si consola ottenendo il record personale sulla distanza, con 30’’68. La 22enne di stanza a Roma, all’Aniene è 11esima a 10 centesimi dall’israeliana Amit Ivri, ultima tra le otto qualificate.

In finale, la genovese che si allena al Nuoto Club Azzurra 91 si difende nei primi 25 metri, ma un errore nella virata di metà gara non le permette di rimanere a contatto con le prime della classe. Martina chiude in 30’’52, tempo che le vale il settimo posto conclusivo. Il titolo va alla 20enne finlandese Jenna Laukkanen in 29’’71, che beffa al tocco della piastra la belga Fanny Lecluyse (29’’84) e la russa Natalia Ivaneeva (29’’99), quest’ultima al primo podio tra le big. La Laukkanen affianca la mistista invincibile nei primi anni 2000, Hanna - Maria Seppala. Fino a quest’oggi l’unica sua connazionale ad aver vinto un titolo europeo in vasca corta.

Lo spettacolo-bis arriva ancora una volta da Matteo Rivolta, dimostratosi inarrestabile nel suo autunno caldo, che sta proseguendo alla grande a Netanya. Il 24enne di Arconate vola per la seconda volta in poche ore nei “suoi” 100 farfalla. E vola in 49’’55 verso il nuovo record italiano, frutto di un passaggio stellare da 23’’12 ai 50 metri. La progressione è irresistibile e, complice la concorrenza agguerrita di Konovalov, chiude con uno strepitoso crono, che abbassa di 17 centesimi il record toccato in mattinata. Il milanese vince la propria batteria e si qualifica per la finale di domani con il primo crono d’ingresso, anticipando l’ungherese Laszlo Cseh, “fermo” a 50’’10. Terzo – grazie a un sorprendente e veloce 50’’19 – è l’azzurro Piero Codia, che demolisce il personale per 82 centesimi e si candida a un posto sul podio nella finale di domani che si preannuncia davvero interessante per i colori italiani.

Uniche note negative nel pomeriggio italiano arrivano dalle semifinali dei 100 dorso femminili. Elena Gemo, primatista italiana “in gommato” con 57’’35, non va oltre un deludente 59’’64, che peggiora di un decimo quanto nuotato in batteria dalla veneta: sarà 16esima e ultima nella graduatoria delle semifinaliste. L’altra italiana in semifinale, invece, la specialista di vasca lunga e 200 metri, Margherita Panziera, non riesce a trovare la difficile qualificazione. L’allieva di Gianluca Belfiore nuota in 59’’24 – 13esimo crono complessivo, a 79 centesimi dall’ultimo tempo utile per accedere alla finale, targato Jenny Mensing -, sfiorando per sei centesimi il suo personale. Guida la pattuglia delle finaliste Katinka Hosszu, che nuota facilmente in 56’’49, davanti per 64 centesimi a Simona Baumrtova (Repubblica Ceca).

Clicca qui per consultare i risultati ufficiali completi e il programma delle gare di Netanya 2015.

Tutti i podi e i piazzamenti degli italiani nelle finali odierne:

200 dorso maschili
1. Radoslaw KAWECKI (POL)      1’48’’33
2. Yakov Yan TOUMARKIN (ISR)               1’49’’84
3. Simone SABBIONI (ITA)          1’50’’75

400 misti femminili
1. Katinka HOSSZU (HUN)           4’19’’75
2. Hannah MILEY (GBR)                                4‘26‘‘87
3. Lara GRANGEON (FRA)            4’27’’31
5. Stefania PIROZZI (ITA)             4’31’’39
6. Luisa TROMBETTI (ITA)            4’31’’59

400 stile libero maschili
1. Peter BERNEK (HUN)                               3’35’’46
2. Paul BIEDERMANN (GER)       3’35’’96
3. Gabriele DETTI (ITA)                 3’37’’22

50 rana femminili
1. Jenna LAUKKANEN (FIN)        29’’71
2. Fanny LECLUYSE (BEL)              29’’84
3. Natalia IVANEEVA (RUS)         29’’99
7. Martina CARRARO (ITA)          30’’52

50 rana maschili
1. Damir DUGONIJC (SLO)           26’’20
2. Adam PEATY (GBR)                   26’’21
3. Oleg KOSTIN (RUS)                    26’’35
3. Alexander MURPHY (IRL)       26’’35
7. Fabio SCOZZOLI (ITA)                               26’’46
8. Andrea TONIATO (ITA)            26’’64

4x50 stile libero maschile
1. RUSSIA (Sedov, Arbuzov, Kliukin, Konovalov)                                              1’23’’49
2. ITALIA (Bocchia, Orsi, Guttuso, Magnini)                                        1’24’’44
3. BIELORUSSIIA (Tsurkin, Latkin, Staselovich, Machekin)            1’25’’01

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