Tecnica del Nuoto.
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Batterie articolate su tre gare individuali e una staffetta oggi.
100M STILE LIBERO maschili
Tutti anglofoni i primi cinque del ranking delle batterie, tutti della nuova guardia, sotto i venti anni, i primi tre. Il più veloce è l’australiano Kyle Chalmers (18 anni), figlio di un giocatore di football australiano e dotato di grandi piedi (48). Nuota in settima batteria, in terza corsia.
E’ ultimo alla virata dei 50 metri, poi si scatena e va a vincere in 47.90, un centesimo davanti all’americano Caeleb Dressel (20 anni, 47.91), il quale, al contrario, aveva nuotato davanti per tutta la gara, e si sente beffato. Terzo il britannico Duncan Scott (19 anni), con 48.01.
Gli australiani confermano le loro pretese di podio in questa gara anche con il titolato Cameron Mc Evoy (22 anni). Il longilineo sprinter realizza il quarto tempo con 48.12. Seguono due ventunenni: il canadese – di palesi origini siciliane – Santo Condorelli, con 48.22, e Jeff Schooling, di Singapore ma di scuola americana, con 48.27.
Il campione olimpico uscente, il colosso americano Nathan Adrian (28 anni) entre in semifinale per il rotto della cuffia, con il sedicesimo tempo, 48.58.
Luca Dotto (26 anni - in copertina) è decimo con 48.47 (secondo in batteria dietro McEvoy). Filippo Magnini, 34 anni, due volte campione del mondo, nuota in quinta batteria dove è sesto con 49.40 (37° nel ranking).
200M FARFALLA femminili
Rinuncia, saggiamente ma all’ultimo momento (lasciando la corsia vuota), Katinka Hosszu. Per la tripla d’oro la magiara mira ai 200 misti. Via libera, dunque, per le sue avversarie, in particolare per la 26enne spagnola Mireia Belmonte che realizza il miglior crono delle batterie con 2:06.64. Appena 3 centesimi sopra due americane, non giovanissime, ex aequo: Natalie Adams (25) e Hali Flickinger (22), con 2:06.67. Poi l’ungherese Liliana Szilagy (20), 2:06.99 e l’australiana Madeline Groves (21) con 2:07.02.
Alessia Polieri (22) va in semifinale con il 15° tempo, 2:08.95. Resta fuori, con 2:09.40, Stefania Pirozzi (23 anni, 17a).
200M RANA maschili
Il russo Anton Chupkov, 19 anni, che nuota nell’ultima batteria in corsia 3, è il capofila del ranking delle batterie: con 2:07.93 precede nettamente tutti gli altri. Il secondo tempo di qualificazione è del giapponese Yasuhiro Koseki, con 2:08.61. Nei primi otto anche il britannico Andrew Willis 2:08.92, l’altro russo Ilya Khomenko 2:08.94, il tedesco Marco Koch, campione del mondo, 2:08.98, il kazako Dimitriy Balandin 2:09.63, l’americano Kevin Cordes 2:09.30, il giapponese Ippei Watanabe 2:09.36.
Entra in semifinale, con il 16° tempo, anche Luca Pizzini (sotto), 5° nella quinta batteria in 2:11.26. Se vorrà entrare in finale, Pizzini dovrà sicuramente migliorare il primato personale di 2:10.39 con cui vinse la medaglia di bronzo agli Europei di Londra 2016.
In questa batteria cade un’altra testa reale, quella dell’ungherese Daniel Gyurta, campione olimpico uscente e vice campione del mondo, qui solo 17° in 2:11.28, 2 centesimi in più rispetto a Pizzini. Gyurta, che aveva vinto la sua prima medaglia olimpica, d’argento, ad Atene 2004, a soli 15 anni, si aggiunge alla lista, ormai numerosa, di quelli che non sono riusciti a difendere il titolo di campione olimpico guadagnato a Londra 2012 .
STAFFETTA 4X200 STILE LIBERO maschile
L’Italia realizza il 9° tempo, 7:09.20, ed è fuori dalla finale per soli 4 centesimi (esclusa dall’Olanda con 7:09.16). I tempi più veloci: Gran Bretagna 7:06.31, Stati Uniti 7:06.74, Russia, 7:06.81.
Così il quartetto italiano: Mitchell D’Arrigo 1:47.65, Alex Di Giorgio 1:47.74, Luca Belotti 1:47.01 e Gabriele Detti 1:46.80.
Oltre a Dotto, Pizzini e Polieri vedremo in azione nella finale dei 200 stile libero femminili Federica Pellegrini. L’attesa è tutta per lei.
Le foto sono di Andrea Staccioli/Deepbluemedia-Inside