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L’ottava, e ultima, giornata dei 18i Campionati del Mondo FINA, al Nambu University Municipal Aquatics Center di Gwangju, è caratterizzata dalla presenza italiana in tre finali, con Benedetta Pilato e Martina Carraro nei 50m rana, Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza nei 1500m stile libero, e la staffetta 4x100 mista femminile, entrata in finale con il terzo tempo. Il bottino è di 2 medaglie - argento della Pilato e bronzo di Paltrinieri -, e quarto posto col record italiano, della staffetta 4x100m mista femminile, con Federica Pellegrini che, all’ultimo atto della sua lunghissima carriera mondiale, lunga 16 anni, in ultima frazione nuota il suo tempo più veloce sulla distanza, 52.53.
L’Italia vince una medaglia insperata nei 50m rana con Benedetta Pilato, 14 anni, un’incredibile medaglia d’argento (in copertina), in 30 secondi netti, a 2 centesimi dal suo recente primato italiano, un’unghia dietro la statunitense Lilly King, primatista mondiale e oro in 29.84 (sotto, stupita, si congratula con la Pilato), che avrebbe battuto se ci fosse stato un altro mezzo metro; bronzo alla russa Yuliya Efimova, in 30.15. Molto bene anche Martina Carraro, quinta in 30.49.
Benedetta Pilato, allenata a Taranto da Vito D'Onghia per la Fimco Sport, incredula e in lacrime, a fine gara dice: "Sono sconvolta, non ci posso credere. Sapevo di potermela giocare e sono felicissima del risultato. Sono stata anche in testa, ma sapevo che sarebbe stato difficile conservare la posizione. In realtà pensavo di essere arrivata terza. Poi ho visto che ero seconda. Alla fine non ho capito nulla, per un attimo ho avuto la sensazione di sentirmi male, infatti King mi ha abbracciato e mi ha detto: è tutto ok?".
Capelli metà castani e metà biondi, trattamento risrevatole perché matricola della squadra, sul podio ha realizzato di aver compiuto un'impresa: "Tremavo tutta per l'emozione. Questo argento pesa tanto, bello stare sul podio con atlete che hanno così tanta esperienza più di me. Spero sia solo l'inizio perché ho tanta voglia di andare avanti”.
Nei 1500m stile libero Gregorio Paltrinieri cede lo scettro. Il carpigiano, oro negli 800, è medaglia di bronzo nei 1500 (sotto con la medaglia), la gara che ha dominato negli ultimi anni. Il bicampione del mondo uscente chiude in 14:38.75 alle spalle del campione d'Europa e della 10 chilometri mondiale, il tedesco Florian Wellbrock (foto sotto le dichiarazioni di Paltrinieri), che s'impone in 14:36.54, e al vice campione europeo, l'ucraino Mykhailo Romanchuk, argento in 14:37.63. Sesto l'altro azzurro Domenico Acerenza con 14:57.05, in linea col primato personale.
Abbiamo assistito alla finale più equilibrata e combattuta della storia di questa gara, una finale altamente spettacolare, indimenticabile, nonostante la sconfitta di Gregorio Paltrinieri, che da grande campione, nonostante il logorio delle tante gare disputate a Gwangju, ha lottato come un leone, con bello stile, fino all’ultimo metro, e ha ceduto solo alla maggiore freschezza e alla maggiore velocità finale dei due avversari.
Con sincerità e lucidità Paltrinieri analizza così la gara: "C'è poco da dire, sono stati più forti di me e hanno fatto una gran gara. Io ero cotto, sfinito: ho fatto tante gare e questo si è sentito. Non riuscivo a nuotare come l'altro giorno, ho cercato di resistere ma non andando via è difficile vincere queste gare. Peccato, sono arrivato a corto di forma. Ho provato in tutti i modi ad andare via ma non ce l'ho fatta, la forma c'era. Purtroppo ero particolarmente stanco. E' comunque un bronzo, esco da una striscia di vittorie sempre nei 1500. All'Olimpiade sarà diverso ci sarà prima la vasca e poi il mare e le gare poi saranno più concentrate".
Di pregio il quarto posto dell’Italia nella staffetta 4x100m mista femminile (sotto), con gli ultimi 100 metri affidati, come detto, a Federica Pellegrini che in 52.53 chiude al quarto posto col record italiano di 3:56.50. Bene anche le prime tre frazioniste: Margherita Panziera 59.77, Martina Carraro 1:06.87, Elena Di Liddo 57.33.
Sul podio, fuori portate per le azzurre, salgono gli Stati Uniti, campioni olimpici e mondiali, che vincono l’oro col record del mondo di 3:50.40, con la diciassettenne Regan Smith che nella prima frazione, i 100m dorso, incanta realizzando un sorprendente e straordinario record del mondo con 57.57 (27.74). Il record precedente era della connazionale Kathleen Baker con 58.00 (27.90), dal 28 luglio 2018. Notevoli anche le altre tre frazioni: Lilly King 1:04.81, Kelsi Dahlia 56.18, Simone Manuel 51.86 (foto sotto).
L'Australia si conferma medaglia d’argento in 3:53.42 (Atherton 59.06, Hansen 1:06.68, McKeon 56.32, Cate Campbell 51.96). Il Canada conferma il bronzo vinto due anni fa ex aequo con la Cina, in 3:53.58 (masse 59.12, Pickrem 1:06.42, MacNeil 55.56, Olesiak 52.48).
Vince la finale della 4x100m mista maschile, molto combattuta, la Gran Bretagna con 3:28.10, record europeo (sotto, da sinistra: Guy, Peaty, Greenbank e Scott). Stati Uniti al secondo posto in 3:28.45 e Russia al terzo con 3:28.81. Il merito della vittoria della Gran Bretagna è del solito Adam Peaty, 57.20 a rana, e soprattutto di Duncan Scott, 46.14 nell’ultima devastante frazione a stile libero, con cui ha surclassato Nathan Adrian (USA), 47.60, e Vladimir Morozov, 47.02. Non trascendentali gli altri due frazionisti britannici, il dorsista Luke Greenbank, 7° in 53.95, e James Guy, 50.81 a farfalla. Per gli Stati Uniti hanno nuotato le prime tre frazioni Ryan Murphy 52.25, Caeleb Dressel 49.28 (in linea col record del mondo da lui realizzato nei 100 farfalla individuali), Andrew Wilson 58.65 a rana.
Le altre finali
Nei 50m dorso sorprendente oro per l’incredulo sudafricano Zane Waddell che vince in 24.43 precedendo i russi Evgeny Rylov, 24.49, e Kliment Kolesnikov, 24.51; questi era il favorito ma è scivolato in partenza e ha tentato una formidabile rimonta, rimasta incompleta a causa della breve distanza.
Nei 50m stile libero femminili successo e titolo iridato per la statunitense Simone Manuel che con 24.05 batte la svedese Sarah Sjostrom, primatista mondiale con 23.67 (da Budapest 2017) ma oggi autrice di 25.07, e l'australiana Cate Campbell, 25.11 (sotto il podio). Fuori dal podio per un centesimo la campionessa olimpica, la danese Pernille Blume (25.12).
Il giapponese Daiya Seto vince l'oro nei 400m misti con 4:08.95 davanti allo statunitense Jay Litherland e al neozelandese Lewis Clareburt. Un successo scontato quello del nipponico dopo che il favorito , l’americano Chase Kalisz, campione uscente, era stato inopinatamente eliminato in batteria come pure il bronzo di Budapest 2017, l’ungherese David Verraszto.
Nei 400m misti donne successo dell'ungherese Katinka Hosszu (sotto) che, con 4:30.39, si conferma regina dei misti, dopo avere vinto i 200 metri; argento alla cinese Shiwen Ye, con 4:32.07 (è la prima volta che riesce a salire su un podio importante dopo avere vinto l’oro olimpico, col record del mondo, a Londra 2012), e bronzo alla giapponese Yui Ohashi, in 4:32.33. Per la Hosszu, 30enne Lady di Ferro, è il quinto titolo mondiale in questa specialità (il primo a Shanghai 2011), un’impresa unica e storica (che potrebbe essere stata realizzata anche dalla Sjostrom se non avesse perso i 100 farfalla dalla canadese Margaret MacNeil). Il doppio successo ai Mondiali nei 200 e 400 misti è stato conseguito altre sei volte prima d’ora: Tracy Caulkins (1978), Petra Schneider (1982), Lin Li (1991), Yana Klochkova (2003) e Katie Hoff (2005, 2007).
Dressel e Sjostrom nuotatori dei Campionati (foto sotto)
Dressel (USA) e Sarah Sjostrom (SWE) sono premiati come i migliori nuotatori dei campionati. Il premio alla migliore squadra è assegnato, come al solito, agli Stati Uniti. Caeleb Dressel è il primo nuotatore capace di vincere otto medaglie in un solo campionato mondiale. Il suo più grande momento della settimana è stato quando ha battuto il record mondiale dei 100m farfalla in semifinale, il sesto giorno, abbassando il record di Michael Phelps vecchio di 10 anni. Dressel ha anche battuto i record americani nei 50 e 100 stile libero e nei 50 farfalla e ha contribuito al record mondiale della staffetta 4 × 100 mista mixed. Queste le sue medaglie a Gwangju: 6 medaglie d’oro: 50 e 100 stile libero, 50 e 100 farfalla, 4 × 100 stile libero, 4x100 stile libero mixed; 2 medaglie d’argento: staffetta 4x100 mista, staffetta 4x100 mista mixed.
Sarah Sjostrom ha vinto cinque medaglie: una d'oro - nei 50 farfalla (terza vittoria mondiale consecutiva in questa gara) -, 2 d’argento – 100m farfalla e 50m stile libero -, e 2 di bronzo nei 100 e 200 stile libero. È la prima nuotatrice ad avere vinto cinque medaglie in gare individuali in un singolo campionato mondiale. Anche l’australiana Ariarne Titmus ha vinto cinque medaglie, 4 individuali e una, d'oro, con la staffetta 4 × 200 stile libero.
Le 8 medaglie dell’Italia (3 ori, 2 argenti, 3 bronzi)
L’Italia chiude i campionati di maggiore successo della sua storia con 8 medaglie - 3 ori, 2 argenti, 3 bronzi – e il quinto posto nel medagliere. Ben 5 di queste medaglie sono state vinte nel mezzofondo: 2 ciascuna da Simona Quadarella e Gregorio Paltrinieri e una da Gabriele Detti.
1a giornata: Gabriele Detti bronzo 400 stile libero in 3:43.23 R.I.
3a giornata: Simona Quadarella oro 1500 stile libero in 15:40.89 R.I.
3a giornata: Martina Carraro bronzo nei 100m rana in
4a giornata: Gregorio Paltrinieri oro negli 800m stile libero in 7:39.27 R.E.
4° giornata: Federica Pellegrini oro nei 200m stile libero in 1:54.22
7a giornata: Simona Quadarella argento negli 800m stile libero in 8:14.99 R.I.
8a giornata: Gregorio Paltrinieri bronzo nei 1500m stile libero in 14:38.65
8a giornata: Benedetta Pilato argento in 30.00
Risultati completi: http://www.omegatiming.com/2019/18th-fina-world-championships-sw-live-results
Foto di Giorgio Scala – Andrea Staccioli – Andrea Masini/Deepbluemedia-Insidefoto