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Nuoto

Verona, Lunedì 14 Ottobre 2019 – Il decennale della morte di Alberto Castagnetti

CASTAGNETTI, 10 ANNI DOPO – I suoi campioni, la FIN e tanti amici stretti alle figlie nel ricordo di Alberto

Federica Pellegrini, Massimiliano Rosolino, Giorgio Lamberti, Emiliano Brembilla, Cesare Butini e tanti altri uniti nell'abbraccio ideale.

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Questo pomeriggio, nella basilica di San Zeno, è stata celebrata dall’Abate Gianni Ballarini, lo stesso che dieci anni fa aveva officiato il funerale, una messa nel decennale della morte di Alberto Castagnetti, sotto la cui guida il nuoto italiano iniziò a cogliere con continuità allori a livello internazionale.

Alberto fu, commissario tecnico della Nazionale dall’autunno del 1987 fino al 12 ottobre 2009, quando morì prematuramente, a 66 anni (era nato il 3 febbraio 1943), a casa sua, di sera, a causa di un malore, circa un mese dopo un intervento chirurgico al cuore (un’operazione di routine, così almeno lui raccontava).

Alla cerimonia commemorativa, oltre a Federica Pellegrini, arrivata con i genitori Roberto e Cinzia, si sono stretti vicino alle figlie Veronica e Virginia,   molti campioni, di oggi e di ieri: Massimiliano Rosolino, Giorgio Lamberti, Emiliano Brembilla, Luca Pizzini, Carlotta Zofkova, Roberta Felotti, Emanuele Armellini; inoltre Matteo Giunta, l’allenatore della Pellegrini, responsabile tecnico del Centro Federale di Verona, intitolato proprio ad Alberto (vedi copertina).

La Federnuoto era rappresentata ai massimi livelli, nazionali e regionali. Da Roma sono arrivati il segretario generale Antonello Panza, il coordinatore delle squadre nazionali Marco Bonifazi, il CT Cesare Butini, la responsabile delle relazioni esterne Laura Del Sette e Rita Barelli, moglie del presidente della FIN, impossibilitato a presenziare per impegni istituzionali. Da Venezia sono giunti il presidente del Comitato Veneto Edoardo Cognonato, e lo storico segretario del Comitato Enzo De Sio.

Presenti anche numerosi amici che con Alberto avevano condiviso momenti sereni e di svago, sui campi di tennis, a tavola o in qualche rara vacanza.

Tutti insieme per testimoniare come l’eredità lasciata da Alberto, umana e tecnica, sia stata raccolta e messa a frutto, non solo dai presenti, ma, come ha sottolineato nel suo intervento il CT Cesare Butini, dall’intera  comunità del nuoto italiano

Dal canto suo la Pellegrini ha sottolineato: "Sono passati dieci anni e sembra ieri. Di solito, con il passare degli anni il ricordo si affievolisce ma per me il pensiero non è ancora così leggero e ricordo ancora spesso Castagnetti. Per questo ho voluto postare su Instagram quel video inedito dove si vede Alberto che scherza e racconta una barzelletta. Lui era così, severo, burbero, ma capace di scherzare e di essere ironico. Sicuramente, ha concluso Federica, Alberto Castagnetti ha impostato la squadra nazionale con fondamenta molto solide; godiamo ancora del suo lavoro, io per prima”.

Massimiliano Rosolino ha detto: “C’è ancora una grande scia di Castagnetti. Lo dico con un grande sorriso, bisogna ricordare così le persone che hanno dato tanto allo sport e hanno vissuto di sport. Oggi nel Centro federale dedicato a Castagnetti ho nuotato nella vasca dove abbiamo lavorato assieme a lui dal 2007 al 2009, prima che venisse a mancare, e mi sembrava di sentire ancora la sua voce. Un grande motivatore e una persona estremamente carismatica.

Breve ma commovente l’intervento di Giannangelo Castagnetti, fratello maggiore di Alberto, presente assieme alla sorella Maria Grazia, entrambi nuotatori di livello nazionale negli anni cinquanta. Così Giannangelo: “Alberto è ancora qui fra noi, e vi ringrazia per essere intervenuti così numerosi a ricordarlo”.

Anche Emanuele Armellini, nuotatore veronese guidato da Alberto alla vittoria del titolo italiano dei 200 farfalla, ha portato una significativa testimonianza.

 

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