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Nuoto

Roma, Lunedì 11 Maggio 2020 – Notizia clamorosa

PALTRINIERI cambia allenatore e sede di allenamento

Dopo nove anni di successi – un titolo olimpico, tre mondiali e cinque europei - il venticinquenne nuotatore di Carpi rompe il sodalizio tecnico con Stefano Morini e si affida a Fabrizio Antonelli, allenatore di Rachele Bruni e Arianna Bridi. Obiettivo tre medaglie d’oro a Tokyo 2020. Lo segue nella nuova avventura Domenico Acerenza.

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PALTRINIERI

La notizia bomba della settimana appena conclusa è quella di Gregorio Paltrinieri che dopo nove anni trascorsi al Centro Federale di Ostia, dal 2011, sotto la guida di Stefano Morini lascia l’esperto tecnico che l’ha condotto a vincere tutto e si affida ad un tecnico più giovane, Fabrizio Antonelli, che ha già vinto tanto nel nuoto di fondo.

Fuori dalla cerchia stretta dei suoi amici forse nessuno si aspettava questa svolta clamorosa, senza dubbio favorita anche dallo stop forzato dal coronavirus, che anche all’estero ha indotto anche altri nuotatori di élite a ripensare il proprio futuro.

Per il venticinquenne atleta di Carpi, campione olimpico e multi campione mondiale ed europeo, si tratta di una scelta di vita che l’interessato giustifica con l’obiettivo di vincere tre medaglie alle Olimpiadi di Tokyo 2020, riprogrammate per l’estate del 2021.

Un obiettivo che per avere realistiche possibilità di essere realizzato deve essere perseguito con dedizione totale e sostenuto da una motivazione assoluta.

Da sempre si sa che la motivazione è la chiave del successo, e da decenni si dibatte nei convegni tecnici / “clinics” di tutto il mondo come mantenere alto il livello motivazionale.

Dunque, non c’è da stupirsi se dopo nove di sodalizio vincente, qualche aspetto di usura del rapporto sia affiorato, certamente accompagnato dall’usura per una routine e per un ambiente, quello del Centro Federale di Ostia, che al campione di tutto non offre più gli stimoli per poter affrontare ogni giornata e ogni sessione di allenamento con lo spirito, anche di sacrificio, necessario.

In questi casi il talento dell’atleta, che in quasi un decennio ha messo in bacheca un palmarès eccezionale, e le qualità dell’allenatore, riconosciute universalmente e specificamente sancite dall’attribuzione del premio “Allenatore dell’Anno” per quattro volte, sono fuori discussione. La parola chiave è motivazione.

MORINI-PALTRINIERI

Qui sotto la notizia pubblicata lunedì 11 maggio sul sito federale www.federnuoto.it.

La virata più coraggiosa della carriera. Gregorio Paltrinieri sfonda gli argini di timori e riserve e sposta al centro del progetto tecnico anche la 10 chilometri di nuoto in acque libere, finora mai prevalente su 800 e 1500 in cui ha vinto il titolo olimpico, tre volte mondiale e cinque volte europeo in vasca lunga. 
Inseguire l'ambizioso traguardo ai Giochi di Tokyo - spostati un anno più in là - induce evidenti scelte: ponderate, meditate e sostenute da lucidità, determinazione e responsabilità. 
Ecco, dunque, che si rende necessario un cambio dettato esclusivamente da logiche tecniche; naturale passaggio nell'ambito di un percorso di crescita compiuto da un ragazzo di 16 anni e belle speranze arrivato al centro federale di Ostia e diventato un uomo di 25 anni ed altrettante medaglie internazionali tra olimpiadi, mondiali ed europei.
Dopo nove stagioni di successi, condivise con il coach federale Stefano Morini e compagni di vita e allenamenti come Gabriele Detti, Paltrinieri sente la necessità di cambiare guida tecnica.
La decisione - presa in accordo con federazione e società (Fiamme Oro e Coopernuoto) - non mina in alcun modo lo speciale rapporto costruito negli anni con Morini, che ovviamente continuerà a dirigere il centro federale di Ostia e i suoi campioni con particolare attenzione al mezzo fondo.
Paltrinieri - che durante il lockdown ha continuato a vivere nella sua abitazione di Ostia nuotando in mare appena è stato possibile - tiene a sottolineare la stima che lo lega a Morini, peraltro "allenatore dell'anno" dal 2014 al 2017 e finalista nelle ultime due edizioni grazie ai prestigiosi risultati ottenuti insieme. "Senza il Moro non sarei mai diventato un campione - asserisce commosso il nuotatore di Carpi, tra i protagonisti del nuoto di ogni tempo –. Non vorresti mai che certe storie finissero; Morini è stato molto più di un semplice allenatore. Sono arrivato al centro federale con sogni, speranze e obiettivi che abbiamo centrato, praticamente tutti. Ero un ragazzino e sono un uomo. Basti pensare che quando sono arrivato dividevo la stanza con Detti, eravamo degli adolescenti. Nel frattempo ci siamo diplomati, siamo cresciuti medaglia dopo medaglia. Abbiamo conquistato la stanza singola e adesso vivo in una mia casa, a pochi metri dal centro con la mia compagna, Letizia. Morini è il migliore allenatore che potesse formarmi, crescermi, seguirmi nella vita come a bordo vasca. Il nostro rapporto va ben oltre la piscina, è uno di famiglia. Anche per questo motivo ritengo giusto compiere questa scelta. E' come se un figlio comunicasse alla famiglia che va a vivere fuori casa, con tutte le responsabilità che ne conseguono. E' un ulteriore momento di crescita. Nel contempo provo anche eccitazione perché mi immergo totalmente in un altro tipo di progetto, con enormi stimoli e pari ambizioni. Sento la necessità di confrontarmi con un tecnico che sia maggiormente specializzato nel nuoto di fondo. Disciplina che amo da quando sono ragazzino e in cui credo fortemente. Pertanto ho individuato insieme allo staff tecnico-dirigenziale della federazione Fabrizio Antonelli".

ANTONELLI-BRUNI
La base di allenamento di Paltrinieri resterà Roma; il centro federale non sarà più la sede di lavoro abituale. "Lascio il centro federale, però sono sicuro di trovare sempre una stanza all'occorrenza - continua Paltrinieri - Sarà difficile varcare quel cancello con la sensazione di non tornarci l'indomani per l'allenamento, anche solo per fare colazione e salutare gli amici. Desidero ringraziare il presidente Paolo Barelli che mi è sempre stato vicino da quando ha offerto a me, ed altri promettenti atleti, questa opportunità fantastica puntando sui centri federali per l'alto livello; lo staff tecnico-fisioterapico che mi ha seguito negli anni; il direttore Pino Castellucci e tutti i collaboratori del centro federale di Ostia che mi hanno coccolato e aiutato".
Il nuovo progetto tecnico sarà a breve approfondito dalla Federazione Italiana Nuoto con Antonelli, che ha manifestato una disponibilità di massima, e coinvolgerà anche Domenico Acerenza (sotto, a destra, con Paltrinieri, Bruni e Gabrielleschi) con cui Paltrinieri ha conquistato nella 5 chilometri a squadre l'argento mondiale nell'area portuale dell'Expo Ocean Park di Yeosu il 18 luglio scorso, dove ha anche ottenuto il pass olimpico piazzandosi al sesto posto nella gara individuale. La staffetta era completata da Giulia Gabbrielleschi e dall’argento olimpico e plurimedagliata internazionale, Rachele Bruni, seguita dal tecnico federale Antonelli insieme ad Arianna Bridi.
"Lascio il centro di Ostia per seguire un nuovo percorso - evidenzia Mimmo Acerenza, 25enne di Potenza, tesserato per Fiamme Oro e Circolo Canottieri Napoli - Ringrazio il Moro per il lavoro svolto in quest'anno e mezzo che mi ha accresciuto come atleta e a livello esperenziale. Adesso mi piacerebbe provare con maggiore convinzione il percorso nel nuoto di fondo e il progetto che sta maturando è l'ideale per me in questo momento".

PALTRINIERI-BRUNI-GABRIELLESCHI-ACERENZA
"Non nascondo il dispiacere per questa scelta - commenta Morini, 64enne livornese (sotto con Paltrinieri e Barelli)-. Pur comprendendo le ragioni, avrei preferito completare il ciclo olimpico; portare Paltrinieri sino a Tokyo curando il lavoro in corsia e quello in acque libere in sinergia allo staff tecnico della nazionale di fondo. Gli obiettivi erano chiari: difendere l’oro olimpico conquistato nei 1500 a Rio de Janeiro, provare a vincere quello degli 800 di cui è campione del mondo ed essere il più competitivo possibile nella 10 chilometri. Però Gregorio ha bisogno di un contributo diverso, che preveda maggiore spazio e incidenza del fondo nei programmi di allenamento e gare. Ovviamente resterò sempre a disposizione per eventuali necessità. Come ha detto, il nostro rapporto va oltre quello tra allenatore e atleta e la sua scelta non pregiudica il nostro legame tecnico ed affettivo. Spero che trovi ciò che cerca. Gregorio è un campione in allenamento, in gara e nella vita. Abbiamo vissuto insieme nove anni di grandi trionfi che continuano ad emozionarmi; proseguiremo a scriverne altri distanti, ma uniti. Slogan che in questo periodo ci sta proprio bene".

morini-barelli-paltrinieri

Foto deepbluemedia.eu

 

 

 

 

 

 

 

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