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Sfuma la finale di Margherita Panziera, (sotto) prima delle escluse nei 200 dorso. La 25enne di Montebelluna è l'unica a rappresentare l'Italia. Nella prima parte di gara ritrova progressivamente la sua nuotata, nella fase conclusiva perde qualche bracciata. E' quinta nella sua semifinale con 2:09.54 e nona nel ranking generale. L'ottavo tempo, l'ultimo utile per l'ingresso in finale, è il 2:08.76 della cinese Peng Xuwei. La più veloce è l'australiana Emily Seebohm con 2:07.09, tallonata ad un centesimo dalla statunitense Phoebe Bacon (2:07.10). Eliminazione inattesa per la primatista italiana, che il 31 marzo a Riccione era stata capace di nuotare 2:05.56.
La sudafricana Tatjana Schoenmaker (in copertina e sotto all'arrivo complimentata dalle colleghe) è pazzesca nei 200 rana che stravince con il record del mondo di 2:18.95, prima donna a scendere sotto i 2'19", che mette in fila le statunitensi Lilly King, argento, (2:19.92) e Annie Lazor, terza (2:20.84). Le due americane sono le prime ad abbracciarla in vasca, insieme alla connazionale Kaylene Corbett che chiude quinta (2:22.06). La 24enne sudafricana di Pretoria, vice campionessa del mondo dei 200 e argento olimpico nei 100, merita la standing ovation che le riserva tutta la piscina.
Il russo Evgeny Rylov (sotto) si aggiudica i 200 dorso con il record olimpico di 1:53.27, argento l’americano Ryan Murphy in 1:54.15, bronzo il britannico Luke Greenback in 1:54.72.
Stessa impresa del russo, la compie l'australiana Emma McKeon (sotto sul podio) nei 100 stile libero che si aggiudica in 51.96, record alle olimpiadi e primo sigillo importante della sua carriera a livello mondiale. La McKeon, che aveva un personale di 52.13, batte l'atleta di Hong Kong Siobhan Bernadette Haughey che stabilisce comunque il record asiatico con 52.27 e la connazionale Cate Campbell, terza, che deteneva il record australiano (52.03) e tocca in 52.52; la svedese Sarah Sjoestroem è quinta in 52.68.
Nei 200 misti, il cinese Wang Shun vince (sotto con la medaglia) in 1:55.00 che rappresenta pure il record asiatico. Pugno sull'acqua dopo il tocco, seduto sulla corsia e braccia al cielo leggendo il tabellone. Argento il britannico Duncan Scott in 1:55.28, bronzo lo svizzero Jeremy Desplanches in 1:56.17. Lo statunitense Michael Andrew scivola addirittura quinto (1:57.31). L'ungherese Laszlo Cseh, 35 anni, alla sua quinta olimpiade, chiude al settimo posto con 1:57.68.
SEMIFINALI: Anche le due semifinali dei 100 farfalla sono state spettacolari con l'ungherese Kristof Milak che nella prima stabilisce il record olimpico in 50"31 e lo statunitense Caeleb Dressel che nella successiva lo migliora in 49"71.
BATTERIE: Lorenzo Zazzeri, vice campione olimpico con la staffetta veloce, che si qualifica per la semifinale dei 50 stile libero con il nono tempo, nuota in 21.86, eguagliando il primato personale. Il più veloce è lo statunitense e bicampione mondiale Caeleb Dressel, oro nei 100 e con la 4x100 stile libero, in 21.32, che precede il francese Florent Manadou, argento olimpico in carica, in 21.65. Lontano dai migliori Santo Yukio Condorelli in 22.14.
Gregorio Paltrinieri, che a distanza di due giorni dall'argento negli 800, torna in acqua e si qualifca per la finale dei 1500 in programma nella giornata conclusiva, con apparente e benaugurante facilità. Il campione olimpico, bimondiale e trieuropeo, nuota il quarto tempo in 14:49.17; davanti a lui ci sono rispettivamente il bronzo e l'oro negli 800, l'ucraino e campione europeo Mykhailo Romanchuk (14:45.99) e lo statunitense Robert Finke (14:47.20) e il tedesco Floria Wellbrock, oro iridato a Gwangju 2019, terzo crono in 14:48.63; nono e primo degli esclusi Domenico Acerenza con 14:53.84, per entrare in finale doveva nuotare sotto il 14:52.66 del russo Kiril Martynchev.
Un'emozione clamorosa la regalano Margherita Panziera (1:00.55), Arianna Castiglioni (1:05.26), Elena Di Liddo (56.74) e Federica Pellegrini (53.24) che portano la 4x100 mista in finale con il record italiano in 3:55.79, che vale il quarto tempo complessivo, migliorando il 3:56.30 nuotato dallo stesso quartetto per il bronzo europeo a Budapest 2021. Davanti a tutti il Canada, bronzo iridato in Corea nel 2019, in 3:55.17, un centesimo meglio degli Stati Uniti, oro olimpico a Rio. Fanno sognare anche Thomas Ceccon (53.20), Nicolò Martinenghi (57.94), Federico Burdisso (51.46) e Alessandro Miressi (47.42) che in 3:30.02 fanno volare in finale con il miglior tempo la 4x100 mista. Dietro a loro c'è la Gran Bretagna, oro europeo in Ungheria, con il secondo tempo in 3:31.47 e la Russia, bronzo mondiale in carica, con 3:31.66. Quattro alfieri azzurri che insieme, per anni, hanno composto la staffetta per la nazionale giovanile e che lo scorso maggio sono arrivati al bronzo europeo a Budapest e adesso al sogno olimpico.
Photo Giorgio Scala / Deepbluemedia / Insidefoto