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L’ultima giornata dei Campionati mondiali, in svolgimento ad Abu Dhabi, si apre con un lampo di luce azzurra irradia l'Ethiad Arena. Nella gara regina il padrone è un gigante piemontese, Alessandro Miressi (sotto) fa all-in ed è il campione del mondo dei 100 stile libero. Il 23enne torinese, vola con il record italiano in 45''57, con un passaggio ai 50 in 21''91 e una seconda parte clamorosa in 23''66, che toglie un centesimo al 45''58 che in semifinale aveva già migliorato il record italiano di 45''84 nuotato lo scorso 7 novembre a Kazan per l'argento europeo. Sul podio gli fanno compagnia lo statunitense Ryan Held, secondo in 45''63, e il canadese Joshua Liendo Edwards, terzo in 45"82. Alessandro Miressi aggiorna la storia del nuoto italiano, vincendo il primo oro iridato nei 100 stile libero in vasca corta. Non c'era riuscito neanche il bicampione iridato e trieuropeo Filippo Magnini. L'azzurro diventa il settimo campione del mondo della storia italiana con Fabio Scozzoli (100 rana) e Ilaria Bianchi (100 farfalla) nel 2012, Gregorio Paltrinieri (1500) nel 2014, Federica Pellegrini (200 sl) nel 2016, Alberto Razzetti (200 farfalla) e Matteo Rivolta (100 farfalla) ad Abu Dhabi. L'Italia non aveva mai portato tre atleti uomini alla medaglia d'oro nella stessa edizione del mondiale.
Un ispirato Lorenzo Mora (50''34), un instancabile Nicolò Martinenghi (55''94), un gasato Matteo Rivolta (48''43) e un Alessandro Miressi in versione super eroe (45''05) vincono la staffetta 4x100 mista (in copertina) in 3'19''76, cancellando il 3'23''51 siglato dalla stessa formazione, con Thomas Ceccon al posto di Mora, nel settembre scorso. Annienta la concorrenza: gli Stati Uniti, campioni del mondo uscenti, sono d'argento in 3'20''50, e la Russia, primatista del mondo, è di bronzo in 3'20''65.
Solido di testa e ormai proiettato in una nuova dimensione. Nicolò Martinenghi (sopra con le medaglie) si conferma garista da novanta e, dopo il titolo di vice campione iridato nei 100, si prende l'argento anche nei 50 rana. Il 21enne primatista italiano di Varese (25''37), nuota in 25''55 ad appena due centesimi, un battito di ciglia, dallo statunitense Nick Fink, d'oro in 25''53. Terzo è il brasiliano Joao Gomes Junior in 25''80. La battuta d'arresto non scalfisce il campione che rimane assoluto. Sesto posto con il record italiano per la 4x100 mista femminile nella finale che chiude la rassegna iridata negli Emirati Arabi. Silvia Scalia (57''56), Martina Carraro (1'04''98), Elena Di Liddo (55''93) e Silvia Di Pietro (52''56) nuotano in 3'51''03 e ritoccano il 3'51''38 siglato da Margherita Panziera, Carraro, Scalia e Federica Pellegrini ai Mondiali di Hangzhou 2018. L'oro con il record europeo è della Svezia (sotto in azione) in 3'46''20, l'argento del Canada in 3'47''36 e il bronzo della Cina in 3'47''41.
Gregorio Paltrinieri chiude al quarto posto la finale dei 1500 stile libero vinta da uno stratosferico Florian Wellbrock (sotto con la medaglia) con il record del mondo di 14'06''88 che migliora il 14'08''06 con cui proprio SuperGreg si impose agli Europei di Netanya 2015. Sul podio anche il tunisino Ahmed Hafanoui argento con il primato africano in 14'10''94 e l'ucraino Mykhailo Romanchuk bronzo in 14'11''47. Il ventisettenne carpigiano, chiude lontano dai suoi standard in 14'21''00, seguito dal compagno d'allenamenti Domenico Acerenza che si piazza al quinto posto con il primato personale in 14'24''31.
Zero rimpianti e ancora tanto coraggio per Lorenzo Mora che è quarto nei 200 dorso. Il ventitreenne carpigiano, chiude con uno strepitoso record italiano in 1'49''27 che cancella l'1'49''73 che l'istrionico romagnolo stampò lo scorso novembre in Russia quando divenne vice campione europeo; trenta centesimi in più del gradino più basso del podio occupato dal tedesco Christian Diener in 1'48''97. Dalla corsia otto sorprende tutti il polacco Radoslaw Kawecki (sotto) che vince in 1'48''68; secondo è lo statunitense Shaine Casas in 1'48''81.
Una bravissima Francesca Fangio, alla prima finale iridata della sua carriera, si piazza quinta nei 200 rana. La 26enne di Livorno, tocca in 2'19''77 che vale la terza prestazione personale di sempre, non troppo lontana dal personal best (2'19''69) e quindi dal record italiano di Martina Carraro di 2'19''68. L'oro è della statunitense Emily Escobedo in 2'17''85, l'argento della russa Evgeniia Chikunova in 2'17''88 e il bronzo della britannica Molly Renshaw in 2'17''96. Dietro le grandi nei 100 farfalla c'è Elena Di Liddo. La 30enne primatista italiana (56''06) di Bisceglie, tocca in 56''34. Il titolo è della canadese e campionessa olimpica e mondiale Margaret Macneil in 55''04 che precede di sei centesimi la svedese Louise Hansson seconda in 55''10. Il bronzo, con il record del mondo junior, è della statunitense Claire Curzan in 55''39.
All'ultimo tentativo la fuoriclasse svedese Sarah Sjostrom (sopra) mette al collo una medaglia d'oro anche ai Mondiali di Abu Dhabi. La 28enne di Ronninge e vincirice di tutto si impone nei 50 stile libero in 23''08, davanti ad un'altra evergreen, l'olandese Ranomi Kromowidjojo, seconda in 23''31. Terza la polacca Katarzyna Wasick in 23''40. Chiude ottava una sfinita Silvia Di Pietro. La 30enne di Roma e primatista italiana (23''85), non va oltre il 23''98 col sorriso.
Nella staffetta 4x50 stile libero vincono gli Stati Uniti (sopra) in 1'34"22, seconda la Svezia in 1'34"54 e bronzo l’Olanda in 1'34"89.
Foto di Giorgio Scala/Andrea Masini