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Pallanuoto

Ricordo di Francesco Grillone

Grillone, addio spirito inquieto della pallanuoto

Martedì notte ci ha lasciati prematuramente “Grillo”, giornalista visceralmente innamorato della pallanuoto, generoso fondatore di iniziative editoriali e di solidarietà, organizzatore di eventi.

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Lo ricordiamo con Luciano Angelini, grande giornalista, papà di Alberto, ex capitano del Settebello e poi apprezzato allenatore (Rari Nantes Savona ma anche CT della Nazionale giovanile di pallanuoto e della Nazionale Universitaria).

“Non so se esista un’oasi riservata agli amanti della pallanuoto. Mi piace pensare di sì. E che sia a forma di piscina e che a bordo vasca, tra l’odore del cloro, le controfughe, le grandi giocate, Francesco Grillone, “Grillo” per gli amici, abbia riabbracciato Sandro Castellano, il “suo” (e non solo suo) indimenticabile maestro, e Alfredo Provenziali, inconfondibile e indimenticata voce della Rai a fianco di mitici Enrico Ameri, Sandro Ciotti e Roberto Bortoluzzi nella coinvolgente epopea di Tutto il calcio minuto per minuto.

“Grillo” se n’è andato a fine maggio, a pochi giorni dal suo settantesimo compleanno. Ha lottato fino all’ultimo contro una malattia crudele, infida e straziante, circondato dall’affetto della moglie e della figlia Camilla, luce dei suoi occhi, di cui andava orgoglioso.

Una vita intensa, la sua. Professione bancario, spirito battagliero anche dietro gli sportelli, sindacalista combattivo, palestra e tessitura di rapporti negli uffici stampa, incursioni nelle radio private e sulla carta stampata, collaborazioni con numerose testate giornalistiche con improbabili nom de plume, travolgente passione per la pallanuoto, non sempre corrisposta, don Chisciotte solitario ma non per questo arrendevole. Un avversario scomodo per chi, secondo lui, si mostrava più incline ad andare in soccorso del vincitore, per dirla alla Flaiano, che alla crescita della pallanuoto. La Fin sul suo sito gli ha reso l’onore delle armi con un lungo e articolato ricordo in cui si vede in filigrana amicizia e rispetto di chi gli ha lavorato a fianco.

A “Grillo” poco o nulla importava di presidenti e amministratori delegati dal Banco di Lodi al Banco di Chiavari. Lui tirava dritto con le sue idee, con le sue sfide impossibili, con i suoi progetti (realizzati) e di cui andava fiero: esuberante organizzatore dei grandi appuntamenti estivi dei tornei in mare; pronto a raccogliere l’eredità di Waterpoloitaly dal fondatore Pier Lorenzo Stagno, indimenticato giornalista sportivo de Il Secolo XIX; capace di irrompere sul web con Waterpoloitaly, sito controcorrente tra i più frequentati; attento e sensibile al sociale con la creazione di Waterpolo Columbus Ability Team, la prima società di pallanuoto per disabili in Liguria, di cui finché a potuto è stato ideatore, anima e presidente.

A “Grillo” nessuno ha mai regalato niente. Tutto quello che ha fatto, talvolta con troppa esuberanza, per dirla con un eufemismo, se l’è cercato e guadagnato. A bordo vasca ha raccolto simpatie tra le società, trovato amici sinceri tra colleghi d’avventura, meritato rispetto. Sulle montagne russe del suo percorso ha detto e scritto quello che altri non hanno avuto il coraggio di esternare. Uno spirito inquieto. Ci mancherà.”

  

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