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Nella seconda giornata l’inno britannico risuona per tre volte, su sei finali. Ma, oltre ai tre vincitori - Chris Walker-Hebborn nei 200 dorso, Adam Peaty nei 100 rana, e la staffetta mista mixed, altri quattro figli di Albione salgono sul podio: Ross Murdoch (100 rana, per l’uno-due con Adam Peaty) e Elizabeth Simmonds (200 dorso) per l’argento; Benjamin Proud e Francesca Halsall per il bronzo, entrambi nei 50 farfalla. Oggi niente medaglie per l‘Italia ma cinque piazzamenti in finale.
50 farfalla uomini. Incredibile, e inedita, doppia parità per le medaglie: due d’oro e due di bronzo. Nessun argento, perché i secondi classificati sono, in realtà, terzi classificati, avendone due davanti. Per il gradino più alto del podio toccano alla pari il francese Florent Manaudou e, a sorpresa, il bielorusso Yauhen Tsurkin, in 23 secondi netti (foto di copertina). I due sono pressoché coetanei: avranno 24 anni rispettivamente il 12 novembre e il 9 dicembre. Si prendono il bronzo, in 23.21, l’ucraino Andrii Govorov e il britannico Benjamin Proud: il primo si allena in Italia con Andrea Di Nino, il secondo è compagno di squadra di Ruta Meilutyte al Plimouth Swimming Club, e nuota sotto la guida di John Rudd. Piero Codia è sesto in 23.37. Peccato, perché il suo personale è proprio 23.21. Sotto la fiche ufficiale del curioso ordine d'arrivo.
Final - 18:07 |
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POS |
LANE |
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NOC |
SURNAME AND NAME |
R.T. |
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TIME |
|
GAP |
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1 |
5 |
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FRA |
MANAUDOU Florent (12 NOV 1990) |
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0.62 |
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23.00 |
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1 |
8 |
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BLR |
TSURKIN Yauhen (09 DEC 1990) |
|
0.62 |
|
23.00 |
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||||
3 |
4 |
|
UKR |
GOVOROV Andriy (10 APR 1992) |
|
0.60 |
|
23.21 |
|
0.21 |
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3 |
7 |
|
GBR |
PROUD Benjamin (21 SEP 1994) |
|
0.60 |
|
23.21 |
|
0.21 |
|
|||
5 |
2 |
|
ESP |
MUNOZ PEREZ Rafael (03 MAR 1988) |
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0.64 |
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23.24 |
|
0.24 |
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6 |
6 |
|
ITA |
CODIA Piero (22 OCT 1989) |
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0.65 |
|
23.37 |
|
0.37 |
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7 |
1 |
|
GBR |
BARRETT Adam (30 JUL 1992) |
|
0.68 |
|
23.40 |
|
0.40 |
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8 |
3 |
|
GER |
DEIBLER Steffen (10 JUL 1987) |
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0.66 |
|
23.64 |
|
0.64 |
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100 dorso uomini. Il britannico Chris Walker-Hebborn, 53.32, ha la meglio sul francese Jeremy Stravius, 53.64. Terzo il tedesco Jan-Philip Gania, 54.15. Per noi un altro sesto posto, in 54.57, con Luca Mencarini (19 anni), purtroppo penalizzato da qualche virata da migliorare.
50 farfalla donne. Esito senza storia. La vittoria non è mai in dubbio e non può sfuggire a Sarah Sjostrom, recente primatista mondiale con 24.43. La 21enne svedese conquista il titolo in 24.98. L’argento e il bronzo vanno rispettivamente alla danese Jeanette Ottesen, 25.34, e alla britannica Francesca Halsall, 25.39. Con 25.78 (personale migliorato di 6 centesimi) Silvia Di Pietro si piazza quinta, 3 centesimi appena dietro la veterana olandese Inge Dekker (che ieri ha compiuto 29 anni) ma 32 centesimi davanti ad un’altra super veterana, la svedese Therese Alshammar, tornata in vasca dopo la maternità, e che il 26 agosto avrà 37 anni.
100 rana uomini. Uno-due britannico in questa gara con l’inglese Adam Peaty, oro in 58.96, e lo scozzese Ross Murdoch, argento in 59.43 (foto sotto). Terzo il lituano Giedrus Titenis, 59.61, e soltanto quarto l’ungherese Daniel Gyurta, 59.88. Indubbiamente in britannici stanno facendo incetta di medaglie a questi campionati. Per quanto ci riguarda, per questa gara, non ci resta che rimpiangere l’assenza di Fabio Scozzoli.
200 dorso donne. Un’altra britannica sul podio. E’ l’inglese Elizabeth Simmonds, 23 anni, di Bath, che dopo aver accarezzato il sogno d’oro, deve accontentarsi dell’argento, in 2:09.66. La precede, per 29 centesimi, la non giovanissima spagnola, di origini brasiliane, Duane Da Rocha (26 anni, foto sotto), 2:09.37. Il podio è completato dalla giovanissima (compirà 16 anni il 29 agosto) e talentuosa russa Daria K. Ustinova che nuota in prima corsia e prende il bronzo col tempo di 2:09.79. Carlotta Zofkova, in ottava corsia, si disunisce presto, baruffa con l’acqua, ed è ottava in 2:13.49.
4x100 mista mixed. Dalla mattina alla sera cambia tutto. Nelle batterie la formazione azzurra aveva segnato il miglior tempo, questa sera è soltanto quinta, ben presto fuori dalla lotta delle medaglie. Vince ancora la Gran Bretagna, in 3:44.02 (primato mondiale per la cronaca – ma noi continuiamo a non ritenere seri questi primati, viziati a un imperdonabile peccato originale, e discutibile, dal punto di vista sportivo, questa gara). Seconda l’Olanda, 3:45.93, e terza la Russia, 3:47.34. Come detto, l’Italia è quinta, in 3:48.23, preceduta anche dalla Germania, 3:47.61. Questa la formazione britannica: Christoph Walker-Hebborn, Adam Peaty, Jemma Lowe, Francesca Halsall. E questo il quartetto italiano: Luca Mencarini, Mattia Pesce, Elena Di Liddo, Federica Pellegrini.
Semifinali
100 stile libero donne. Femke Heemskerk è la più veloce e, in assenza della connazionale Ranomi Kromowidjojo, ipoteca il titolo con 53.66. Alle sue spalle tre scandinave si contenderanno le altre medaglie: le svedesi Michelle Coleman, secondo tempo con 54.15, e Sarah Sjostrom, quarto tempo in 54.31, e la danese Pernille Blume, terzo crono con 54.26. Il quinto crono è dell’immancabile magiara Katinka Hosszu, con 54.48.
100 rana donne. Arianna Castiglioni, 17 anni festeggiati a Ferragosto, nonostante una partenza imperfetta (difetto comune a molti italiani), si migliora ancora a 1:07.31. Grazie al suo impressionante rush finale realizza il secondo tempo di qualificazione. Soltanto la danese Rikke Moller Pedersen, 26 anni, fa meglio, con 1:06.34: difficilmente l’oro le sfuggirà.
200 misti uomini. L’ungherese Laszlo Cseh, 29 anni, è sulla buona strada per vincere la sua quinta medaglia d’oro europea in questa specialità. Infatti è suo il miglior tempo di qualificazione per la finale con 1:58.00. Soltanto il tedesco Philip Heintz, che ha realizzato il secondo tempo più veloce, con 1:58.17, parrebbe in grado di insidiare il successo del magiaro. In finale ci sarà anche Federico Turrini, con il sesto tempo del ranking delle semifinali, 1:59.80.
200 stile libero uomini. Nella prima semifinale nuotano Filippo Magnini alla corsia due e Andrea Mitchell D’Arrigo alla cinque. Toccano nell’ordine separati da un solo centesimo: 1:47.93 Magnini, 1:47.94 D’Arrigo, rispettivamente quarto e quinto della semifinale. Quella piccolissima differenza apre a Magnini le porte della finale, con l’ottavo tempo. D’Arrigo è, invece, la prima riserva. Il miglior tempo è del tedesco Paul Biedermann, con 1:46.69, esattamente il tempo con cui 25 anni fa, il giorno di Ferragosto del 1989, ai Campionati Europei di Bonn, il nostro Giorgio Lamberti vinse la medaglia d’oro e stabilì il record del mondo. Ottima impressione hanno destato il serbo Velimir Stjepanovic, già vincitore dei 400 metri, secondo tempo in 1:49.79, e l’ungherese Dominik Kozma, terzo tempo in 1:46.89.
Le fotografie sono di Deepbluemedia.Photoshelter.com