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Nuoto

Olimpiadi 2008 – Scandalo/Finali al mattino

Gli Americani sapevano…

Con oltre un anno di anticipo rispetto al resto del mondo gli americani erano stati informati che le finali si sarebbero disputate al mattino. Un vantaggio indubbio e indebito.

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USA Swimming executive director Chuck Wielgus speaks during a news conference at the U.S. Olympic swimming trials, Sunday, June 24, 2012, in Omaha, Neb. The trials start on Monday. (AP Photo/Charlie Neibergall)

Fair play e rispetto delle regole. C’è chi, persone e organizzazioni, della materia ne ha fatto una ragione di vita. La realtà è, purtroppo, spesso diversa. L’ultimo scandalo nel nuoto è emerso con certezza soltanto adesso (fino ad ora c’erano ipotesi e sospetti): con oltre un anno di anticipo rispetto al resto del mondo gli americani erano stati informati che le finali si sarebbero disputate al mattino. Un vantaggio indubbio e indebito per Michael Phelps, coach Bob Bowman, e compagni.Michael Phelps farewell with his coach Bob Bowman Michael Phelps e Bob Bowman si congedano alla fine delle Olimpiadi 2012.

Foto di G.Scala/Deepbluemedia.eu/Insidefoto 


L’ammissione è stata fatta di recente niente meno che da Chuck Wielgus, direttore esecutivo (CEO) della federazione statunitense (foto in alto).

La richiesta di far disputare le finali al mattino, inconsueta e non risparmiata dalle polemiche anche all’epoca, era venuta dalla NBC, network ufficiale delle Olimpiadi di Pechino 2008, che, forte dei tanti soldi pagati per i diritti televisivi, l’aveva avanzata motivandola con esigenze di audience negli Stati Uniti.

Fin qui tutto lecito. Ma il sospetto che gli americani avessero saputo prima degli altri ora è diventato realtà.

Il giornalista Craig Lord, che per primo si occupò della vicenda, lo racconta nei dettagli sul suo sito www.swimvortex.com . Lord attribuisce al CIO (Comitato internazionale olimpico), alla FINA e alla stessa federazione nuoto americana, le responsabilità di questo brutto pasticcio; egli ricorda pure che gli americani (con l’Head Coach di allora Mark Schubert in prima linea) riuscirono a far approvare in quattro e quattr’otto dalla FINA, di fatto criticata per la sua compiacenza allo strapotere statunitense, il costume gommato Speedo LZ Razor, ottenendone anche qui grandi e indubbi vantaggi.

 

 

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