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Un oro, un argento e due bronzi. L’Italia del nuoto chiude gli Europei in vasca corta di Herning con il tanto agognato metallo prezioso in medagliere. Può vantare di essere la seconda nazione per numero di medaglie, ma è la decima nel computo generale: frutto di un oro, cinque argenti e sei bronzi il totale azzurro. E "colpa" di alcuni guizzi mancati. Ma da chi poteva arrivare il lampo di classe (e d’oro) se non da Federica Pellegrini, “salvatrice della patria” in extremis. Anche se il livello generale ha mostrato tanti progressi, soprattutto dai più giovani.
La campionessa veneziana non ha deluso nei 200 stile libero, vinti dopo quattro anni di astinenza in vasca corta. Fede interrompe così l’attesa di vittorie che si è conclusa al quarto giorno di Europei. Francamente troppi per una delle maggiori potenze natatorie italiane.
Oltre alla certezza Pellegrini, si conferma Marco Orsi. Con in tasca cinque medaglie europee, il velocista bolognese è anche stato trascinatore della staffetta 4x50 stile libero d’argento (con Dotto, Bocchia e Magnini), capace di raccogliere un grande argento. Gli azzurri capitolano solo davanti a una Russia troppo forte. Ma nel quartetto azzurro c’è anche un ritrovato Filippo Magnini, ottimo terzo nei 200 stile libero. Da campioni abituati ai podi, a esordienti delle premiazioni, la giornata italiana ha visto anche Stefano Pizzamiglio trovare un’importante medaglia di bronzo nei 100 misti
I 200 stile libero in vasca corta tornano ad essere il Dominion della Pellegrini. Arrivata col quarto tempo d’ingresso in finale, Fede stravolge le gerarchie con la sua classe. Veronika Popova prova a giocare d’anticipo e fa 150 metri ad intensità da record del mondo. Ma dopo l’ultima virata, la veneta assesta la sua accelerazione vincente. Una progressione irresistibile, sia per l’intelligente ma dispendiosa tattica della russa sia per il rientro pur volenteroso della francese Bonnet. Non basta per bloccare la marcia della campionessa italiana vincitrice con il tempo importante di 1’52’’80.
Federica, soddisfatta all’arrivo, sottolinea il ritorno alla vittoria con un gran tempo: «Non pensavo di scendere sotto l’1’53’’. Da Istanbul 2009, dopo la morte di Alberto Castagnetti, che non vincevo una gara europea in vasca corta. Sono felice anche di essere tornata la numero uno in Europa. Adesso ci sarà tanto lavoro da fare in vista degli Europei estivi di Berlino. L’oro fa effetto per una serie di motivi: in corta non è mai stato facile ed è una conferma su quello che si sta facendo finora dopo i cambiamenti avuti, tra tecnici e di umore oggi avevo un po’ d’insicurezze, ma le ho superate».
Il secondo metallo più prezioso di giornata, lo regala una staffetta che non ha quasi mai tradito negli ultimi tempi: la 4x50 stile libero (Dotto, Bocchia, Magnini e Orsi). Ancora una volta, però, la Russia è inarrivabile sin dalla partenza e i ragazzi italiani si devono accodare dopo aver lottato per l’argento col sorprendente Belgio. Queste le dichiarazioni degli azzurri. Luca Dotto: «Soddisfatto e inlinea con quanto nuotato ieri. Ho pasticciato in virata. Peccato, perché potevo seguire più da vicino il russo. Faccio i complimenti a tutti i ragazzi. Sapevamo che la Russia fosse superiore, ma ci abbiamo provato. Federico Bocchia: chiudere con una medaglia era la mia massima aspirazione per questo campionato». Pippo Magnini: «Ho chiuso in 21’’1 dopo un 200 stile… non male: ma questa è una staffetta che gasa». Protagonista Marco Orsi, ancora sul podio alla quinta medaglia: mancava la ciliegina con l’oro. Ma la staffetta veloce d’argento ci voleva».
Nei 100 misti è imprendibile un altro duo russo, confermatosi in forma fenomenale. Ma l’azzurro splende con Stefano Pizzamiglio, alla prima medaglia europea in carriera. Arrivato col miglior tempo d’ingresso, il milanese si deve accomodare sul terzo gradino del podio con una grande medaglia di bronzo. Grande perché Morozov e Fesikov (oro e argento) sono apparsi davvero di un altro pianeta: «L’importante era riuscire a prenderla e ce l’ho fatta. Non ho fatto una grande prestazione dal punto di vista cronometrico - spiega Pizzamiglio - ma importava davvero mettere la mano davanti per una medaglia. Prima che supera momenti difficili e sacrifici. Questa medaglia mi dà consapevolezza e fiducia per andare avanti. Dedico alla mia famiglia che mi è sempre stata vicino anche dopo il trasferimento a Bologna».
Nei 200 stile libero torna un Pippo Magnini regale grazie a una grande medaglia di bronzo. “Re Magno” lascia spazio ai russi e in modo particolare a un Danila Izotov davvero “esagerato”. Per il podio, Magnini tira fuori tutto il suo agonismo negli ultimi 50 metri dopo 100 di grande livello e regolari. Davanti i russi si spartiscono la gloria e l’ungherese Kozma è costretto a subire il ritorno del pesarese: al tocco sarà podio ex aequo a 1'43''34. «Sapevo della forma dei russi dopo il 400 di Lobintsev e i 100 di Izotov. E dovevo fare la gara sull’ungherese e quando 43’’3 è un tempo stupendo: 2 anni fa avevo fatto 43’’1, ma con meno gare. Direi che questo fisico regge!». Andrea Mitchell D’Arrigo, realizza il suo personale prendendo un buon ottavo posto: 1’44’’60.
Ilaria Bianchi chiude un Europeo senza acuti. La bolognese era una delle punte di diamante della spedizione italiana, ma non ha mai ingranato nella vasca di Herning. Aveva l’opportunità di misurarsi nella finale dei 100 farfalla non sfigura per metà gara, salvo poi cedere nel finale: chiude sesta a 57’’19. «Il mio Europeo non è mai partito – ha commentato - un anno fa, in questo periodo, ho nuotato un secondo in meno. Sono mancata nel secondo 50. Perché nel primo ho ripetuto quelle prestazioni».
La finale dei 100 rana presenta un ennesimo capitolo della sfida infinita tra Efimova e Meilutyte. Il duello stellare vede la giovane lituana prendersi la rivincita dopo i due ko nei 50 e 100: le separeranno soli 4 centesimi. Ma dietro al podio, c’è sempre una Lisa Fissneider in forma lussuosa al sesto primato italiano in quattro giorni. La bolzanina trova un ottimo 1’05’’28 e tocca al sesto posto. Migliorato di 29 centesimi il limite centrato il giorno prima in semifinale. «Ho concluso in bellezza- ha detto soddisfatta - oggi ho nuotato davvero tranquilla e divertita. Sapevo di essere in forma e cercheremo ancora di migliorare e lo faremo. La testa c’era in questi Campionati e sono orgogliosa e fiera di me»
Piero Codia centra il nuovo record italiano dolce-amaro nello spareggio (perso) dei 50 farfalla, dove si è misurato col polacco Czerniak. Il suo 23’’15 migliora il primato di Marco Belotti (23’’21 nel 2009) e i suoi personali dopo la batteria (23’’26), senza però permettergli di accedere alla finale. Il triestino è soddisfatto comunque, pur con un pizzico di rammarico: «Contento per il record, peccato per averlo fatto nello spareggio: sarebbe stato meglio in finale». Non bene Matteo Rivolta che esce anticipatamente col 17esimo, e deludente (23’’62) tempo di semifinale.
Erika Ferraioli partecipa a una prestigiosa finale dei 100 stile libero che chiude all’ultimo posto in 24’’54. Ma è da segnalare il 24’’48 ottenuto in semifinale, che l’ha vista avvicinare il record italiano (24"37 di Cristina Chiuso datato 2005). La romana abbassa sensibilmente il suo personale “vecchio” di due anni (24"72 nel 2011). Fuori in semifinale Silvia Di Pietro, 15esimo tempo con 24’’84.
Nella finale dei 200 rana, grazie al suo 2’07’’31, Claudio Fossi conquista il nono posto in una gara dal livello altissimo. Merito del dominatore della distanza Daniel Gyurta, che sbaraglia la concorrenza accelerando nella seconda metà di gara, fino a sfiorare il suo stesso record mondiale gommato (distante solo 5 centesimi). L’azzurro, all’esordio in un Europeo in azzurro, non può che essere felice: «Dovevo fare molta esperienza ed è stato così. Sono soddisfatto».
Anche uno degli altri e numerosi toscani del gruppo, Niccolò Bonacchi, finisce il suo Europeo con una finale. Nei 100 dorso chiude all’ottavo posto in 51’’69. Il dorsista migliora anche il suo personale di 8 centesimi, cercando di ottenere un passaggio molto veloce in 24’’53 e sfruttando il vantaggio cronometrico.
Le finali, i podi e i piazzamenti degli italiani impegnati nell'ultima giornata di gare:
400 misti donne
200 rana uomini
200 stile libero donne
1. Federica PELLEGRINI 1’52’’80
2. Charlotte BONNET (Fra) 1.53.26
3. Veronika POPOVA (Rus) 1.53.62
8. AliceMIZZAU 1’55’96
100 misti uomini
100 farfalla donne
1. Sarah SJÖSTRÖEM (Sve) 55’’78
2. Jemma Lowe(Gbr) 56’’32
3. Jeanette OTTESEN (Sve) 56’’42
6. Ilaria BIANCHI 57’’19
200 stile libero uomini
100 rana donne
200 dorso donne
50 farfalla uomini
50 stile libero donne
4x50 stile libero uomini
4x50 mista donne