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Nuoto

Torino, 17 giugno 2015: Swimming Cup - Trofeo BPM 2015 - Seconda serata

Swimming Cup – Trofeo BPM 2015: chiusura di qualità a Torino con un super Rivolta. Pellegrini, doppio successo

Terminata la nona edizione della Swimming Cup, il trofeo che per la terza volta si è svolto sull'asse delle città di Milano e Torino in due serate. Proprio nell'ultima sessione di gare è arrivata la prestazione più interessante dell'intera manifestazione: merito di Matteo Rivolta, velocissimo nei suoi 100 farfalla vinti in 51''92. Un buon viatico per i prossimi Mondiali. Bene anche Federica Pellegrini, vittoriosa in versione dorsista (sui 200) e velocista (nell'australiana sui 50 sl).

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Bagno di folla per i campioni del nuoto, al Palazzo del Nuoto di Torino, Capitale Europea dello Sport 2015. Nella città sabauda si è conclusa così la nona edizione della Swimming Cup – Trofeo BPM, competizione portata avanti da ormai nove edizioni sotto la direzione tecnica di Luca Sacchi. E divenuta un classico del nuoto d’estate. Per molti dei protagonisti visti all’opera ieri – all’Aspria Harbour Club di Milano – e oggi – nell’impianto principale indoor del capoluogo piemontese -, si è trattato di uno degli ultimi test in attesa dei grandi appuntamenti internazionali dell’anno: Mondiali di Kazan (Russia) – 2-9 agosto – e Universiadi in Corea dal 3 al14 luglio.

Tra i sicuri “iridati” è arrivata la conferma importante di un nuotatore che proprio all’ultimo Mondiale disputato – due anni fa a Barcellona - toccò il suo apice col record italiano. Si tratta di Matteo Rivolta (in copertina, foto di Andrea Masini /Deepbluemedia /Insidefoto), autore nei suoi 100 farfalla della prestazione di maggior valore della seconda e ultima serata del meeting. Il delfinista milanese tesserato per Fiamme Oro e Team Insubrika si dimostra sulla giusta via per Kazan nuotando la distanza (di cui è primatista italiano) in 51"92 (passaggio ai 50 metri in 24"23). Un tempo che migliora il suo primato stagionale colto a Riccione agli Assoluti Primaverili (52’’05) e soprattutto lo fa balzare all’undicesimo posto nel ranking mondiale stagionale. Inoltre il 24enne allenato da Gianni Leoni giunge a soli 28 centesimi dal suo record italiano stabilito proprio in finale iridata nel 2013. Precede nettamente all’arrivo il bielorusso Pavel Sankovich (52’’96) e Simone Geni (54’’12). «Sono contento della prestazione, anche se non ero così veloce nella nuotata. Perché sono consapevole di aver fatto degli errori questa sera – ha detto l’azzurro visibilmente felice per la sua prestazione-, ma questo tempo mi dà la consapevolezza di poter fare ancora meglio. Ho passato un periodo negativo, ma la luce non si è mai spenta, anche se nell’ultimo difficile anno lavoravo tanto e i risultati non arrivavano. La strada è giusta».

Subito dopo tocca alla regina del Trofeo Federica Pellegrini, mettere la mano davanti a tutte nei 200 dorso. La veneta s’impone – ieri aveva già vinto i 100 stile libero – nei 200 dorso, distanza che però non la vedrà tra le protagoniste ai prossimi Mondiali. 2’11’’55 il suo tempo, che la conferma comunque al vertice della specialità in Italia. Dietro di lei si piazzano l’ungherese Zsuzsanna Jakabos (2’13’’19) e l’altra italiana Carlotta Zofkova (2’17’’75). «Sono contenta di questo tempo – ha detto la 26enne ricercatissima come sempre dai fan - perché cercavo un riscontro anche a dorso dopo il raduno in altura e le tante gare disputate a stile libero da quando siamo tornati dal collegiale». La Pellegrini, però, non interrompe lo spettacolo torinese e bissa il successo anche nella gara a eliminazione “australiana” dei 50 stile libero, che ha chiuso il programma femminile della manifestazione. Fede vince l’ultimo turno dopo quattro prove a eliminazione – su otto partenti – in finale con un’altra veneta: Aglaia Pezzato. Chiusura in 25’’76 contro il 26’’12 dell’altra finalista.

Sono arrivate due le vittorie “estere” in un Trofeo caratterizzato dalla prestigiosa presenza di parte degli atleti del gruppo di lavoro guidato dal tecnico italiano Andrea Di Nino - l’A.D.N. Swim Project con base a Caserta – e di alcuni rappresentanti della Nazionale ungherese. Nel primo caso il giapponese Shinri Shioura vince i 100 stile libero in 50’’01. Il nuovo arrivato in casa ADN supera Filippo Magnini e l’ucraino Andriy Govorovnel testa a testa finale (50’’14 e 50’’19 i tempi dei due altri occupanti del podio).  Questo il commento dell'italiano secondo classificato: «La gara è stata molto divertente. E visto che ero l’unico italiano in vasca – ha detto il 33enne bicampione mondiale sulla distanza regina -, penso sia stata anche quella di maggior qualità. E a me piace sempre gareggiare ad alti livelli. Poi questa mattina ho dovuto allenarmi e poi ho fatto un po’ di palestra e nel secondo 50 ero un po’ stanco. Per i Mondiali inizieremo presto i lavori specifici per il 100 e piano piano inizierò a velocizzarmi per entrare in condizione ideale. Anche perché dopo il periodo in altura mi sento abbastanza pesante, ma adesso ci sarà tutto il tempo per lavorare. Prima di Kazan gareggerò nel weekend al meeting "Rossini" a Pesaro e poi all’Open di Francia di Vichy, a luglio».

L’altra (o meglio le altre) vittorie straniere arrivano dal magiaro Gabor Balog, capace di far sua la gara dei 100 dorso in 55’’28. Dietro di lui giungono l’ex primatista italiano sulla distanza Mirco Di Tora (57’’13) che vince il duello per l’argento con Manuel Cofrani (57’’75). Sempre Balog ha poi vinto anche la lotta nell’australiana sui 50 metri. Battuto in finale il giovane duecentista Luca Mencarini (anticipato di 45 centesimi grazie al 26’’04 del magiaro).

Sensazioni positive ma rivedibili in vista delle prossime cruciali gare che potrebbero regalargli una convocazione che ancora non c’è per il ranista più titolato in Italia nell’ultimo decennio. Ovvero Fabio Scozzoli, che stavolta riesce a regolare la concorrenza nell’australiana dei 50 metri rana. Il forlivese che si allena a Graz (Austria) ha la meglio nella gara a eliminazione più emozionante della serata. Merito del baby teenager rampante Nicolò Martinenghi, che chiude la finalissima a due per la vittoria in 29’’11, dietro di soli tre centesimi al più esperto e plurititolato collega. «Sono in miglioramento - ha detto Scozzoli - e questo è l’importante. Vuol dire che il lavoro pian piano si sta assimilando ed è un buon segno per cercare un buon finale di stagione».

Al maschile c’è stato ancora spazio Gregorio Paltrinieri per uno dei campioni più ricercati dal festante pubblico del Palanuoto. L’iridato in vasca da 25 sui 1500 metri ha trovato un positivo test in previsione dei Mondiali, vincendo i 400 stile libero in 3’52’’97. Secondo Gabriele Detti, al rientro in gara dopo i difficilissimi mesi passati ai box per via di un’infezione alle vie urinarie che ne ha precluso la partecipazione a Kazan 2015. Il livornese nuota in 3’53’’62 ed è secondo davanti a Damiano Lestingi per un solo centesimo di differenza.

Nelle restanti gare al femminile, Ilaria Scarcella – fresca della convocazione per le prossime Universiadi – si prende una rivincita sui 50 rana, in cui anticipa la campionessa italiana in carica Arianna Castiglioni: la ligure vince in 31’’90 contro i 32’’14 della lombarda. E così “vendica” il secondo posto – a parti invertite nei 100 metri di ieri. Gli inediti 800 metri stile libero progressivi – otto turni di 100 metri ripetuti gradualmente abbassando progressivamente i tempi delle pause da un turno all’altro – ha vinto un’altra ligure: Erica Musso. Decisivo il suo 58’’01, migliore del 59’’97 ottenuto da Chiara Masini Luccetti e dell’1’01’’92 d Martina Caramignoli. Niente gara per Stefania Pirozzi, inserita in start list, ma “colpita” dall’inflessibilità dei giudici di gara che non le hanno permesso di prendere parte alla contesa. Motivo? Non aveva con sé il cartellino al momento della chiamata.

Clicca qui per consultare il sito ufficiale della Swimming Cup 2015.

 

Di seguito tutti i podi della seconda e ultima giornata di gare:

100 farfalla maschili

1. Matteo RIVOLTA 51’’92
2. Pavel SANKOVICH (Blr) 52’’96
3. Simone GENI 54’’12

200 dorso femminili

1. Federica PELLEGRINI 2’11’’55

2. Zsuzsanna JAKABOS (Ung) 2’13’’19
3. Carlotta ZOFKOVA 2’17’’75

100 dorso maschili
1. Gabor BALOG (Ung) 55’’28
2. Mirco DI TORA 57’’13
3. Manuel COFRANI 57’’75

400 stile libero maschili
1. Gregorio PALTRINIERI 3’52’’97
2. Gabriele DETTI 3’53’’’62
3. Damiano LESTINGI 3’53’’63

50 rana femminili
1. Ilaria SCARCELLA 31’’90
2. Arianna CASTIGLIONI 32’’14
3. Giulia DE ASCENTIS 32’’90

8x100 stile libero
1. Erica MUSSO 58’’01
2. Chiara MASINI LUCCETTI 59’’97
3. Martina CARAMIGNOLI 1’01’’92

100 stile libero maschili
1. Shinri SHIOURA (Jpn) 50’’01
2. Filippo MAGNINI 50’’14
3. Andrey GOVOROV 50’’19

50 dorso australiana maschile
1. Gabor BALOG (Ung) 26’’04
2. Luca MENCARINI 26’’49

50 stile libero australiana femminile
1. Federica PELLEGRINI 25’’76
2. Aglaia PEZZATO 26’’12

50 rana australiana maschile
1. Fabio SCOZZOLI 29’’08
2. Nicolò MARTINENGHI 29’’11

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