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Ancora un successo per l’Italia del nuoto del fondo. Nella FINA Marathon Series sui 10 km, arriva l’ennesima zampata vincente della fondista più in forma in quest’annata: Rachele Bruni. La toscana dell’Esercito, unica italiana al via a Setubal (Portogallo) allunga così in classifica generale a cinque tappe dalla conclusione del circuito stagionale.
Dal Portogallo è arrivato un messaggio importantissimo in vista dei Mondiali di Kazan. Rachele Bruni si conferma la donna del 2015 nel nuoto di fondo. Per lei parlano i numeri. Perché a poco meno di un mese dall’inizio della kermesse iridata in Russia, la toscana trova l’ennesima vittoria internazionale nella sua annata fin qui esaltante. La 24enne del Centro Sportivo Esercito allenata da Fabrizio Antonelli mette il terzo sigillo nella FINA Marathon Series: il circuito mondiale delle acque libere sui 10 km.
La Bruni si così riscattata ieri a Setubal (Portogallo), vincendo per la terza volta in stagione – dopo i primi posti a Viedma e ad Abu Dhabi – nella sesta tappa della manifestazione organizzata dalla Federnuoto mondiale. Un pronto riscatto dopo il quarto posto, a pochi secondi dalla vincitrice Ana Marcela Cunha e pochi centesimi dal podio, ottenuto una settimana prima in Ungheria. Stavolta Rachele ha regolato la concorrenza con una decisiva azione a 600 metri dal traguardo posto sul circuito di gara al Parque Urbano Albarquel, nelle acque dell’Oceano Atlantico. Dopo poco più di 8mila metri lo strappo decisivo della Bruni: la segue soltanto la giapponese Yumi Kida, che è costretta a cedere il passo sotto il forcing dell’azzurra che vanta in palmares un argento europeo sui 10 km datato 2011. Rachele Bruni vince la sua prova in 2h05’24’’45 distanziando la nipponica di 9 secondi e 70 centesimi. Terza la 21enne ungherese Anna Olasz, argento europeo in carica sui 25 km.
Con questo successo, però, l’italiana poggia un altro mattone importantissimo nella classifica generale delle Marathon Series, che la vedeva già abbondantemente in testa. Incamerando altri 20 punti, allunga ancora: 76 punti contro i 54 della magiara Olasz, risalita in seconda posizione nella graduatoria generale.
Al maschile – nessun italiano al via – ha vinto lo statunitense Charles Peterson in 1h54’23’’60 davanti al tedesco Christian Reichert (1h54’47’’10) e al secondo portacolori degli Usa Alexander Meyer, staccato però di 27 secondi dal vincitore.
Photo Giorgio Scala / Deepbluemedia