Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
Altre medaglie per le acque libere ai Mondiali di Kazan. Ma vince anche la confusione nella prova del Team Event, quinta gara del fondo in questi Campionati. La formula complicata – 30 secondi di differenza tra le partenze dei vari team - e qualche inconveniente di troppo con i cronometraggi rendono problematica o quantomeno troppo incerta la classificazione della gara disputata da due uomini e una donna su 5 km. Vince, confermandosi in cima al mondo nella specialità, la Germania. I tedeschi, nonostante l’assenza a Kazan per ritiro di Thomas Lurz, uno dei fondisti più forti della storia, si prendono – o meglio si riprendono - l’oro nella gara a squadre. La composizione del resto del podio è chiara solo dopo diversi e interminabili minuti dalla conclusione– a causa il vuoto generato dal tempo mancante del Brasile e di un’Italia bronzo virtuale – si riesce a capire qualcosa di certo. Il verdetto reciterà il secondo posto ex aequo per la forte l’Olanda e per il Brasile. Quarto il terzetto italiano (in copertina nella foto di A.Masini /Deepbluemedia /Insidefoto), che per diversi minuti subisce la beffa di rimanere su un podio “virtuale” fino all’ufficializzazione del tempo del terzetto brasiliano, ultima nazionale tra le favorite giunta all’arrivo perché partita come penultima della start list. Passano però troppi minuti per l’ufficialità perché il cronometraggio automatico salta. E gli azzurri rimangono in bilico per alcuni concitati e incerti minuti. Fino alla delusione finale.
C’è tanto rammarico in un Team Event nuotato con la temperatura tra 21 e 22 gradi dell’acqua nel fiume Kazanka, l’ideale per le acque libere. Tra le 22 squadre al via e Italia con Simone Ercoli, Federico Vanelli e Rachele Bruni. E il terzetto azzurro 19esima squadra a partire. Dunque non vanno lontani da un podio, nonostante una partenza non velocissima, che li aveva visti transitare oltre la zona podio a metà gara. Le qualità degli italiani e soprattutto della Bruni nel nuotare in scia agli uomini, arrivano e si mostrano nell’ultimo dei due giri. Gli azzurri recuperano fino alla quarta posizione, con la beffa di sentirsi sul podio per troppi minuti. 55’49’’4 il loro tempo finale, a 18,2 secondi dalle due squadre che si aggiudicheranno l’argento. Olanda – Marcel Schouten, Ferry Weertman e Sharon van Rouwendaal - e Brasile – Diogo Villarinho, Allan Do Carmo e Ana Marcela Cunha – si fermano a 55’31’’2.
Il podio del Team Event. Oro alla Germania e doppio argento per Olanda e Brasile. Photo A.Masini/Deepbluemedia/Insidefoto
Tutto facile per i tedeschi campioni in carica. Christian Reichert, Rob Muffels e Isabelle Harle vincono in 55’14’’4 dopo aver preso il ritmo e gli automatismi giusti sin dalle prime fasi. L’Italia nuovamente si conferma sfortunata così come avvenuto nelle precedenti due edizioni iridate. Anzi, quarta a Shanghai 2011 e quinta due anni dopo a Barcellona. La maledizione rimane soprattutto per Rachele Bruni, sempre presente nelle ultime edizioni e già medaglia di legno – con beffa sempre dalla brasiliana Cunha – nella gara individuale sui 10 km.
Alle spalle degli italiani si piazzano diverse squadre quotate. Quarti sono gli Stati Uniti del campione mondiale sui 10 km Wilimovsky, quinta l’Australia davanti all’Ungheria. Mentre delude la Francia dell’iridata – sui 10 km - Aurélie Muller, che si ferma all’undicesima piazza a oltre un minuto dal terzetto italiano.
Il nuoto di fondo si avvia verso la conclusione del suo programma. Rimangono da disputare le due gare individuali sui 25 km. Dopodomani scenderanno in acqua – rispettivamente dalle 7:00 e dalle 7:15 italiane – gli uomini e le donne impegnate nella gara più massacrante del programma. Per l’Italia sono iscritti Matteo Furlan, Simone Ruffini e le donne Alice Franco e Ilaria Raimondi. L’ultima occasione per cercare il riscatto dopo questa delusione di squadra.