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E così, dopo 10 anni Federica Pellegrini chiude il suo cerchio mondiale con una nuova splendida medaglia d’argento. Lei è eterna, le altre non lo sono: è questa la differenza tra colei che è riuscita a salire sul podio iridato per la sesta volta consecutiva a 27 anni, compiuti proprio oggi. Ma lei è sempre lì, eterna, incrollabile, contro tutte le critiche e le scommesse fatte in questi ultimi anni zeppi di cambiamenti. Federica ci prova a vincere, è nel suo DNA unico, ma non riesce a battere soltanto “l’aliena” americana Katie Ledecky, sbarcata direttamente da un pianeta parallelo del mezzofondo – già oro su 400 e 1500 sl a Kazan - per mettere la mano davanti a tutte, anche nei 200 stile libero. La variabile impazzita Ledecky si scontra contro la certezza del nuoto mondiale al femminile con la cuffia azzurra. La 18enne americana vince in 1’55’’16, costruendo la sua vittoria nella seconda e nella terza vasca. Federica forza il passaggio ai 100 – 56’’45 per inseguire la lepre Heemskerk e chiude con un ottimo 1’55’’32 dell’azzurra, terzo suo miglior crono all-time in tessuto. Dietro di loro si piazza la campionessa del 2013, Missy Franklin, a 17 centesimi dalla “Divina” e a 33 dall’oro. Dietro, a più di un secondo, le altre, comparse o poco più in una gara fantastica.
Federica gongola, si commuove e fa commuovere, ma difficilmente sbaglia – maledette le Olimpiadi 2012 – perche la 27enne festeggia il suo compleanno al top. Non può fare altrimenti. Felice e in lacrime, la vicecampionessa dei 200 stile libero a Kazan, commenta così la sua sesta impresa ai Mondiali: “Mi dicevano che non potevo farcela, che i 200 erano troppo difficili e che avrei dovuto nuotare i 400 metri. È stata a difficile lottare e riprendere una medaglia dopo 10 anni nei 200 stile. Ma bellissimo. La forza l’ho trovata nel lavoro, nel vedere che i tempi fatti in allenamento non li facevo da anni e poi i 200 mi continuano sempre a piacere. Tutte eravamo sullo stesso mezzo secondo di tempo così mi sono concentrata sulla mia gara ed è andata bene”.
Photo A.Masini/Deepbluemedia/Insidefoto